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mercoledì 21 aprile 2021

Ricette di Abruzzo e Molise: la Cucina Abruzzese e Molisana di Bianca Minerdo

 

La montagna della civiltà pastorale, dei pascoli e delle transumanze, in cui dominano Le carni ovine, i formaggi, i salumi di maiali allevati allo stato brado; un mare generoso di specie ittiche, pescate ancora con la tecnica antichissima dei trabocchi; le fasce collinari dove l’olivicoltura dà origine a pregiati extravergini. Alla varietà del paesaggio abruzzese e molisano corrisponde una gastronomia altrettanto ricca, ma con tratti comuni (basti pensare alla presenza costante del peperoncino) che la rendono fortemente identitaria, espressione di un territorio rimasto più fedele di altri alle tradizioni alimentari. Questo libro raccoglie 120 ricette significative: dai brodetti alle scrippelle, dall’agnello al baccalà, dalle sagne allo scapece, dalle mazzarelle alle virtù.

 

 

Antiche mappe e carte geografiche d'Abruzzo di Ezio Mattiocco, Maurizio Pace

 

 Un corposo volume che illustra l'intera raccolta delle mappe e delle carte geografiche d'Abruzzo passate sotto i torchi delle stamperie di mezza Europa tra il XVI e il XVII secolo, circa settanta testimonianze raccolte da due appassionati collezionisti e studiosi di cartografia. Precedute da "Note sull'origine e sviluppo della cartografia attraverso i secoli" e da una presentazione generale delle "Mappe e carte geografiche generali e particolari dell'Abruzzo", le 70 tavole sono accompagnate da una approfondita scheda di presentazione. Prefazione di Franco Farinelli.

 

Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Le guide ai sapori e ai piaceri

 

 

"Adesso che il Parco compie quasi 100 anni le Guide di Repubblica lo vogliono celebrare offrendo un panorama di colori, di volti, di personaggi, di itinerari, di flora e fauna, di presidi battezzati dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, luoghi della transumanza e della pastorizia, faggete mozzafiato, luoghi di produzioni di eccellenza e di borghi incontaminati, luoghi della memoria più autentica del Paese e di testimonianze della storia e della cultura anche religiosa che hanno gelosamente conservato le loro profonde radici." (Giuseppe Cerasa, Direttore delle Guide di Repubblica)

101 cose da fare in Abruzzo almeno una volta nella vita (eNewton Manuali e Guide) di Luisa Gasbarri

 

 

Ci sono luoghi la cui bellezza è quasi paga di sé e l’energia vitale è capace di contagiarci con la sua insinuante malia. In Abruzzo la natura ti coinvolge. Ci sono le montagne, come la Maiella – la Montagna Madre, sacra alla dea Maia – o la Bella Addormentata, indimenticabile nel rosso aranciato dei tramonti. Ci sono i boschi dove si incontrano ancora orsi e lupi. C’è il mare, l’Adriatico cantato da d’Annunzio, e la poesia dei trabocchi sospesi su maree profumate d’Oriente. I laghi si fanno porte d’accesso su mondi che paiono magici; all’escursionismo, alle immersioni avventurose nella natura, si affianca il turismo dell’anima, il turismo del mistero, il turismo del cuore… Siamo nelle terre in cui l’ingegno umano è celebrato da capolavori artistici che hanno incantato nei secoli i viaggiatori, da prodezze architettoniche ma anche dalla varietà della cucina, delle ricette, dei magnifici vini. In Abruzzo si riscopre la fierezza delle misteriose civiltà che dominarono prima dei Romani. Mura megalitiche o castelli, borghi antichi o tratturi mediterranei: il passato riaffiora ovunque in storie di saraceni e paladini, donne speciali e miracoli inattesi, briganti e re in fuga… Mentre l’Abruzzo di oggi si scatena nella movida più trendy, tra Star Party e Street Party, festival del jazz, della danza e del cinema, aprendosi al futuro nella sua ferita ma irriducibile bellezza che i 101 suggerimenti di questo libro provano a catturare.
L’Abruzzo come non l'avete mai visto!
Ecco alcune delle 101 esperienze:

Cenare in un “trabocco” al chiaro di luna
Fare una visita notturna alla cattedrale del santo fantasma
Concedersi un ballo con “la pupa”
Esplorare gli Stonehenge d’Abruzzo
Partecipare a una festa del fuoco
Ritrovarsi sul set di Blade Runner
Purificarsi tra vapori luciferini
Seguire le orme dei briganti
Inseguire il Femminino sacro
Superare un top-runner
Salutare il ghiacciaio che svanisce
Afferrare al cuore l’erotismo
Raggiungere le miniere all’aperto dell’oro rosso

Luisa Gasbarri

saggista, sceneggiatrice, studiosa del pensiero gender e docente di creative writing, ha inaugurato nel 2005 il genere noir shocking con il romanzo L’istinto innaturale. Autrice di racconti apparsi in volume per diverse case editrici, ha curato lei stessa antologie di narrativa dedicate a scrittori contemporanei. Con la Newton Compton ha pubblicato con successo nel 2010 il manuale 101 cose da fare in Abruzzo almeno una volta nella vita. Dialoga costantemente con i lettori dalle pagine del mensile «La Dolce Vita», che ospita da anni la sua rubrica, Scritto sul Kuore.

 

Fate, pandafeche e mazzamurelli. Storie di miti, superstizioni e leggende d'Abruzzo a cura di David Ferrante

 

 

Nelle lunghe sere d'inverno intorno al focolare si ascoltava. Erano storie che provenivano dal passato, impastate di pietre di montagna e acqua gelida di fiume, trasportate dal vento. Il mago 'Viddie, lu lope menare, lu mazzamurille, la grotta dello Scapigliato, la dea Maja e suo figlio Ermes, il fantasma della Ritorna, le fate, lu bascialische, la fossa del Currìo di Giannandrea, lu scijjone, la scurnacchiera, la pandafeche, sono alcuni dei soggetti più noti dei racconti dei nostri avi. Attraverso la narrazione il popolo ha tramandato il proprio semplice sapere alle generazioni. In questo libro si prosegue la tradizione di quel racconto per ricordare i miti, le leggende e la cultura di una terra. Ogni scrittore si è seduto davanti al camino degli antenati per ascoltare ciò che hanno conservato per secoli, per poi riproporre al lettore una storia vissuta attraverso le parole da loro sussurrate e oramai lontane. Dodici autori hanno riletto queste storie affinché le loro parole continuino ad accarezzare le foglie di un antico bosco. Autori: Giovanni D'Alessandro, Laura Di Nicola, David Ferrante, Fabio Ferrante, Melania Fusconi, Silva Ganzitti, Annalisa Marcellini, Angelo Marenzana, Carlo Menzinger di Preussenthal, Annarita Petrino, Nicoletta Romanelli, Manuela Toto.

martedì 20 aprile 2021

Anfibi e rettili del Molise. Atlante e guida di Massimo Capula, Luciano Di Tizio, e al.

 

 

"Il lavoro ha avuto origine da un progetto, finanziato dalla Regione Molise, per la raccolta dei dati erpetologici nel territorio di competenza. Un impegno pluriennale, coordinato con efficacia dal WWF regionale con l'ausilio di esperti erpetologi, molti dei quali iscritti alla Societas Herpetologica Italica, sodalizio scientifico che vanta una attiva sezione Abruzzo-Molise, e con la preziosa collaborazione di numerosi volontari che hanno fornito dati già in loro possesso e hanno percorso il territorio alla ricerca di nuove segnalazioni. Il risultato è consistito nella costituzione di una cospicua banca dati, preziosa quando si tratta di programmare interventi nel territorio e nella logica della difesa del bene prezioso della biodiversità. Mancava il passo successivo: la pubblicazione di un Atlante che desse contezza della reale presenza delle varie specie di anfibi e rettili sino a oggi censiti nel territorio molisano. Mancava perché una simile impresa richiede anche un impegno economico che, in tempi non facili per la finanza pubblica, non è stato possibile ottenere dagli enti locali.."

lunedì 19 aprile 2021

«Cinese» e «Spagnola». Una tempesta di citochine e un virus (quasi) innocente! Le proteine killers di Vincenzo Dell'Aria

 

 

I coronavirus pandemici non differiscono fra loro in quanto a virulenza ma per una diversa vivacità nello stimolare l’apparato immunologico a produrre il loro arsenale bellico di citochine, le “proteine killers”. Se per il covid 19 si stabilisce il cortisone quale terapia elettiva e si abolisce quella impropria, deleteria e, purtroppo, protocollare eparinica, la mortalità potrebbe scendere nei limiti fisiopatologici di una normale pandemia. Allora l’attuale strategia anti virale andrebbe rivista dando al virus la tolleranza, che nei secoli ha sempre goduta nelle pandemie, affinché la fisiologica maturazione del pool anticorpale delle popolazioni lo possa meglio controllare ed alla fine eliminarlo. Ed è questo che sempre è avvenuto per il passato e, si spera, avverrà in futuro senza le mascherine, i tamponi e la segregazione.

Andare per Matera e la Basilicata di Di Caro Eliana

 

 

A lungo Basilicata ha voluto dire Cristo si è fermato a Eboli (1945). Una immagine forte e dolente, che non esaurisce però la ricchezza di quel mondo, salito all'attenzione internazionale prima con l'inserimento dei Sassi fra i siti Unesco nel 1993, poi con Matera capitale europea della cultura 2019. Ad accompagnarci nell'itinerario che si snoda tra vari centri lucani, alcune guide di eccezione: non solo Carlo Levi, visceralmente legato ad Aliano, ma anche Pier Paolo Pasolini, innamorato degli antichi rioni materani, Rocco Scotellaro, sindaco di Tricarico, poeta e scrittore, Giovanni Pascoli, che insegnò al liceo classico di Matera per due anni, la poetessa cinquecentesca Isabella Morra, straziata nella rocca di Valsinni, Albino Pierro e la sua Tursi, Leonardo Sinisgalli, mai dimentico di Montemurro. Su tutti, Orazio e la sua Venosa.

Porco e aglianico. Storie, riti e miti alimentari in Basilicata di Nino Calice

 

 

"Noi intendiamo partire da bisogni e da pulsioni primarie, come la fame, la sete, la salute, nella loro materialità naturale, nel loro vissuto, ma anche nelle risposte che stimolano, nell'organizzazione che ne delimita o ne discrimina soddisfazioni e/o insoddisfazioni. Quindi intendiamo studiare e, possibilmente, capire il loro nesso ineludibile con il potere e con i poteri, espliciti e/o sotteranei [...]" (dalla presentazione di Nino Calice).

Basilicata d'autore: Reportage narrativo e guida culturale del territorio di AA.VV. e Mimmo Sammartino

 

 

Questo libro è una guida d'autore, la narrazione dei luoghi, materiali o culturali, più significativi della Basilicata, raccontati dalla penna di intellettuali e personaggi celebri del territorio. Ne viene fuori una lettura antropologica e allo stesso tempo il documento di una conoscenza reale, approfondita. Non solo un itinerario di percorsi e mete lucani dunque, ma un vero e proprio reportage narrativo, in cui ogni autore guida in un luogo, un'atmosfera: Potenza e Matera naturalmente, ma anche il Vulture, il Pollino, le valli dell'Agri e del Basento, la salita sul monte sacro di Viggiano, le Dolomiti lucane..., fino al viaggio "Basilicata coast to coast". I PERCORSI: I calanchi: Tursi, Policoro, Valsinni, Aliano, Sant'Arcangelo, Craco; Venosa: un esempio di convivenza; Acerenza, la città dei vescovi; Matera, la città dei sassi; I carnevali: Tricarico, Lavello, Satriano; I luoghi dei poeti; I due mari: Metaponto e Maratea; I riti arborei: Accettura; Il Pollino; Percorsi federiciani: Melfi e Lagopesole; Piccole Dolomiti lucane; Potenza, la città verticale.

venerdì 9 aprile 2021

Targa Florio. Le Madonie e la gara più bella di Francesco Terracina (Laterza)

 

 

La Targa Florio è nata nel 1906 e si disputa tutt’ora. Gli anni gloriosi della competizione, che si svolge in Sicilia, sulle Madonie, hanno visto la partecipazione dei più importanti campioni di ogni epoca: da Varzi a Nuvolari, da Fangio a Siffert. Ideata da un giovanissimo Vincenzo Florio, rampollo della grande famiglia di armatori e industriali, la gara ha consentito che un’area agricola e ancora dominata da un’economia feudale venisse alla ribalta internazionale delle cronache sportive e mondane. Sullo sfondo di una grande sfida della velocità, il libro ci permette di apprezzare un luogo che dal mare alla montagna custodisce straordinarie bellezze e tradizioni, nonché – chi lo avrebbe mai detto – il più alto tasso di biodiversità in Europa.

giovedì 8 aprile 2021

The Hill We Climb. Parole di coraggio, speranza e futuro di Amanda Gorman (Garzanti)

 

 

Amanda Gorman's powerful and historic poem 'The Hill We Climb,' read at President Joe Biden's inauguration, is now available as a collectible gift edition.

'I was profoundly moved as I watched you read your poem 'The Hill We Climb' at last month's Inauguration. The power of your words blew me away' Michelle Obama, TIME

'Deeply rousing and uplifting' Vogue


On 20 January 2021, Amanda Gorman spoke a message of truth and hope to millions.

Aged twenty-two, she delivered a poetry reading at the inauguration of US President Joe Biden. Her poem, 'The Hill We Climb', addressed the country and reached across the world: a call for a brave future.

This special edition, which includes an enduring foreword by Oprah Winfrey, marks that poem and offers us courage, consolation and the inspiration to make change.

'Stunning' CNN
'Dynamic' NPR

'A moment of history in book form' Stylist

'When that young, vibrant, charismatic woman walked to the front of the platform in her bright yellow coat and that magnificent presence, I was thrilled' Hillary Clinton

'If the hardest part of an artist's job is to fully and honestly meet the moment, Amanda delivered a master class [at the inauguration]. She spoke truth to power and embodied clear-eyed hope to a weary nation. She revealed us to ourselves' Lin-Manuel Miranda, TIME

 

venerdì 2 aprile 2021

Pochi amano veramente. Aforismi e versi in prosa di Emily Dickinson - Silvio Raffo (De Piante Editore)

 

 

Una inedita raccolta di aforismi di Emily Dickinson, illuminano le profondità dell'animo umano e comunicano le gioie e i dolori dell'amore e della vita.

Maschi e murmaski di Chiara Bongiovanni (Feltrinelli)

 

 

Da Claudine et les chats, la libreria più anticonvenzionale di Parigi, nulla è mai scontato, a partire dal motto: "Leggere non serve a niente". È la filosofia di madame Albertine, proprietaria del negozio e grande sacerdotessa del tout-Paris alternativo da oltre sessant'anni, convinta che nessuna esperienza di lettura sia completa se non lascia spazio alla sperimentazione. Ed è l'ideale e l'incubo di Babette, giovane libraia animalista, affascinata dalle stravaganze della titolare ma intimorita dalla sua intraprendenza. Ogni terzo martedì del mese, alle cinque in punto, madame Albertine riceve la visita di un misterioso amico: Simon, soprannominato l'Orco per la sua aria scorbutica e accigliata. Freddo e distante, lui. Impulsiva e passionale, Babette. Sembra l'inizio di un romanzo ottocentesco, ma Simon è un biologo favorevole alla sperimentazione animale, mentre Babette vive con un porcospino nel cassetto della biancheria, raccoglie firme contro la vivisezione e complotta per scardinare i cancelli di un allevamento clandestino di murmaski (a proposito, cosa diavolo è un murmaski?). È solo il primo ostacolo di una accidentata corsa che, dalla libreria sul canale Saint-Martin, si snoda fino a un castello isolato dove, in una notte buia e tempestosa, risuonano urla disumane e si aggirano enigmatiche cameriere basche e bellissime scienziate turche. Tra feste in costume e svampite matriarche, Babette sperimenterà che anche i porcospini nel loro piccolo si incazzano, che Mr Darcy è sexy ma in certi casi Maigret è più affidabile, e che il vero amore, come la vera via di Kafka, "passa per una corda che non è tesa in alto, ma appena al di sopra del suolo. Sembra destinata a far inciampare più che a essere percorsa".

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