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lunedì 25 settembre 2017

Io e Paola Scialpi a Roma per la mostra collettiva di arte contemporanea Nothing but Art mostra a Palazzo Velli Expò



Nothing but Art a Palazzo Velli Expò. La mostra “Nothing but Art”, collettiva di arte contemporanea abbinata al premio d’arte internazionale “Nothing but Art”, offrirà la possibilità di presentare, nel meraviglioso e suggestivo spazio di Palazzo Velli, una rosa di artisti accuratamente selezionati che daranno vita ad un percorso unico di grande valore espressivo e di raffinata ricerca stilistica. Situato nel cuore pulsante di Roma, Palazzo Velli Expo è una realtà unica nel suo genere rappresentativa della realtà urbanistica del centro di Trastevere, meta di un pubblico internazionale e di un turismo culturalmente consapevole, luogo ideale di incontro di un percorso volto a far dialogare opere diverse per stile, pathos ed esperienza. Sono stati coinvolti artisti internazionali che vantano un solido curriculum artistico e che si uniscono idealmente per celebrare l’Arte come espressione di libertà assoluta e linguaggio universale capace di superare ogni barriera spazio-temporale.
Gli artisti di Nothing but Art
Artisti partecipanti: Anitya (Angela Cosenza), Laura Amato, Isabella Angelini, Stefania Asunis, Elio Atte, Ermanno Bartoli, Ilaria Berlingeri, Angela Bisconti, Diane Bonjour, Valeria Cagnoli (Valèrie), Francesco Calia, Marina Carboni, Pascal Carenza, Lucia Catania, Giulio Cavanna, Agnieszka Ceccarelli, Paola Ceci, Rae Yen-Jung Chen, Valentina Chisci, Alessandro Cignetti, Nicola Ciolfi, Barbara Conte, Daniela De Scorpio, Jonathan Di Furia, Laura Dominici, Stefano Donno, Antonio Esposito, Emiliano Esposto, Ciro Fabbozzi, Sabrina Faustini, Enrico Frusciante, Sabrina Grossi, Kiril Katsarov, Serena Leone, Sebastian Lopez Duran, Jeanine Lucci, Anna Maria Maciechowska, Ninah Mars, Claudia Matoos, Giulio Cesare Matusali, Franco Mauroni, Alessio Mazzarulli, Susanna Montagna, Barbara Monti, Sun Hee Moon, Guillermo Guillemi Moriconi, Francesca Ore, Giovanni Panzavolta, Paolo Pellegrino, Monica Pizzo, Maria Teresa Provenzano, Maria Puerto Fullana, Luciano Puzzo, Susanna Ripiccini, Piero Roca, Anna Santilli, Chicca Savino, Paola Scialpi, Roberto Servi, Anna Szelènyi, Anna Tonelli, Monica Turcu, Sabrina Veronese, Irena Iris Willard, Boyan Yanev, Cristiana Zamboni

venerdì 22 settembre 2017

Zedd, Liam Payne - Get Low (Street Video)

Niall Horan - Too Much To Ask (Official)

Top 10 Volcanoes That Are Ready To Blow

Top 10 Anime To Watch If You Hate Yourself

Top 10 Facts You Didn't Know About Star Trek Discovery

Top 10 Amazing Jackie Chan Fights

Tempo da elfi. Romanzo di boschi, lupi e altri misteri di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli (Giunti Editore)



L'indagine più difficile della carriera di Poiana. Perché potrebbe essere l'ultima, ma non solo: perché si troverà a sospettare degli amici più cari, perché dovrà ammettere che l'intuito femminile può essere imbattibile, perché per trovare la direzione giusta dovrà essere pronto a perdersi nel bosco... Le stagioni si avvicendano sempre uguali a Casedisopra, fra la tabaccheria della Nerina e le due caserme - dei Carabinieri e della Forestale - che invano vigilano sul bar-trattoria di Benito, dove anche quando la stagione della caccia è chiusa il maiale servito in tavola ha un curioso retrogusto di cinghiale... Eppure ultimamente qualcosa sta cambiando. In paese compaiono ragazzi e ragazze dagli abiti colorati, calzano sandali di cuoio intrecciati a mano e vendono i prodotti del bosco e della pastorizia:sono gli elfi, che vivono in piccole comunità isolate sulla montagna, senza elettricità, praticando il baratto e ospitando chiunque bussi alla loro porta senza porre domande. Forse potranno essere loro a prendersi cura del territorio appenninico, sempre più trascurato e spopolato, mentre sul corpo della Forestale incombe il destino di venir riassorbito nell'arma dei Carabinieri? Marco Gherardini, detto Poiana, ispettore della Forestale, non fa in tempo a immalinconirsi con questi pensieri che ecco, nell'aria risuonano due spari proprio quando nemmeno i cacciatori avrebbero licenza di esploderli. E di lì a poco, ai piedi di un dirupo viene trovato un cadavere: proprio un giovane elfo, si direbbe. Inizia per Poiana l'indagine più difficile della sua carriera. Perché potrebbe essere l'ultima, ma non solo: perché si troverà a sospettare degli amici più cari, perché dovrà ammettere che l'intuito femminile può essere imbattibile, perché per trovare la direzione giusta dovrà essere pronto a perdersi nel bosco...

'Origin' di Dan Brown, il booktrailer

giovedì 21 settembre 2017

Tom Walker - Heartland (Official Video)

Top 10 Mass Effect Missions

Top 10 Things That IT (2017) Did Differently

Delitto alla Scala di Franco Pulcini (Ponte alle Grazie)



Un'immersione nel più sovraeccitato narcisismo artistico, quello dell'opera lirica, dove le star non si placano mai. Un mondo popolato di astute primedonne, al cui confronto ogni altro artista è un figurante.
«Sul palcoscenico qualche personaggio viene sempre assassinato, e frequentando la Scala ho spesso pensato che il suo splendore antico era il luogo ideale per un delitto vero, in nome della grande musica, dei mitici direttori e cantanti, della frenesia di rancori e gelosie che la percorrono ovunque, tra palchi vellutati, uffici solenni, intrico di cupi corridoi, un tenebroso retro del palcoscenico, camerini decrescenti nel lusso secondo l'importanza dell'occupante. Il coltissimo Franco Pulcini, una biblioteca vivente della musica e della storia della Scala, ha scritto finalmente con ironica maestria il giallo che aspettavo, il misterioso e crudelissimo assassinio che solo la musica sublime e i suoi appassionati seguaci potevano immaginare.» - Natalia Aspesi
Milano, novembre di un futuro prossimo. Su un balcone del Teatro alla Scala viene assassinato il direttore d'orchestra che avrebbe dovuto dirigere la Prima, la mitica serata mondana del 7 dicembre. L'opera in programma è L'Arianna di Monteverdi, il cui manoscritto, dato a lungo per disperso, è stato ritrovato da poco. Il titolo gode di fama iettatoria e già nei tempi antichi aveva portato sciagure. Una nuova tragedia avvolge così la prima opera tragica della storia. Ma quest'Arianna è davvero l'originale del 1608? O il manoscritto è un banale falso che potrebbe essere smascherato dall'ascolto? Manca solo un mese all'inaugurazione, la situazione è drammatica, ma la macchina teatrale non si può fermare. Se non si salva lo spettacolo, l'onore della Scala è in gioco. Incaricato delle indagini è Abdul Cali, commissario arabo-siciliano, che non ha mai messo piede nel tempio della musica. Dovrà inventarsi i metodi per dipanare la matassa dove si annodano fosche passioni da palcoscenico, invidie, nervosismi, reticenze, interessi erotici ed economici. Un'immersione nel più sovraeccitato narcisismo artistico, quello dell'opera lirica, dove le star non si placano mai. Un mondo popolato di astute primedonne, al cui confronto ogni altro artista è un figurante. Insensibili al sangue versato alla vigilia della Prima, si nascondono fino all'ultimo all'ombra dell'ipocrita necessità dello show must go on.

mercoledì 20 settembre 2017

Morat - Eres Tú (Official Video)

Sia - Rainbow (From The 'My Little Pony: The Movie' Official Soundtrack)...

È STATO BREVE IL NOSTRO LUNGO VIAGGIO di Elena Mearini (Cairo). Dal 12 ottobre 2017



È una vita fatta di ordini che rispettano in molti, la mia. Non mi affatico più del necessario. rendo felici moglie e figlia. Gli affetti procedono appagati, le aziende avanzano dettando le leggi di un mercato che ubbidisce. chi dice il contrario, chi crede nel mistero dell’imprevisto, coltiva un’illusione. Più prevedibile di un picco in borsa, c’è solo il disastro, sul quale in tanti scommettono per vincere. Gli uomini che danno ordini lo sanno. Io lo so. Sono una confezione perfetta. Da fuori mi si potrebbe scambiare per un prodotto virtuale, un orgoglio della più avanzata tecnologia. le spalle larghe, il corpo asciutto, la geometria elegante di una barba appena accennata e l’atletica leggera dei capelli che saltano in alto e in lungo quando muovo la testa. Se la mattina incontrassi il mio doppio al bar sotto casa, mi stupirei nell’osservarlo ordinare un caffè, mangiare uno di quei cornetti alla marmellata, sfogliare il giornale. sorridere, addirittura, al barista. lasciare due spiccioli sul piattino. Penserei piuttosto che un tipo così ha bisogno di proteine sintetiche e carboidrati in pillola per attivare al meglio le proprie funzioni vitali. Per tutti sono un guru dell’industria chimica, in meno di vent’anni ho rifornito i più importanti stabilimenti di additivi per il cemento, sono entrato nelle case di chiunque. Fluidificanti, acceleranti, antischiuma, battericidi in ognuna, dentro ogni muro, c’è il mio marchio. Qualcosa di me affonda nella vita domestica delle persone, trema all’urto di liti e riconciliazioni, sconfitte e riscatti. Per mia moglie sono incrollabile, ai suoi occhi io non tremo. Mi ama ed è convinta che tutti mi amino. Mia figlia racconta di me ai compagni di scuola, e le insegnanti giocano con i loro pensieri: sono l’uomo che non deve chiedere mai perché ha tutto ciò che vuole, il protagonista di uno spot, e loro affinano l’olfatto prima di ogni eventuale riunione col sottoscritto. Un passo in avanti di troppo, un gesto nervoso della mano. Almeno due volte l’anno, ai colloqui a scuola vado io. non potrei, non posso mai, ma ho promesso. Due volte l’anno mi offro agli stessi sorrisi, stessi rossori, quella febbre negli occhi stanchi e per un attimo di nuovo vivi. C’è qualcosa nella mia esistenza, dicono. Forse il dono di astri congiunti e felici. oppure, più probabilmente, il castigo di una stella isolata e offesa. Perché allo specchio lo sguardo è malfermo, non più centrato, come se il nodo che fissa l’occhio al volto si allentasse di colpo danneggiando la confezione. L’equilibrio viene a mancare, e la perfezione di cui gli altri parlano è semplicemente l’istante che precede il crollo, quello stato di distensione massima raggiunto dai lineamenti, poco prima che il viso si deformi in pianto. Del corpo che mi sostiene, percepisco soltanto il punto di rottura. Cesare Forti, cinquant’anni, dalla vita ha solo il meglio. Ha sposato Margherita, che è splendida, elegante, sempre capace di parole che gli altri vogliono sentire. Insieme hanno una bambina, Maya, la loro principessa. Nel suo lavoro Cesare è considerato un guru, attorno ha una corte di persone che in lui ritrovano l’uomo ideale, incrollabile. Ma questa confezione perfetta nasconde un punto di rottura. Cesare non è chi appare, lui è altro dalla compiutezza, altro dalla forza. Con una scrittura potente, stratificata e metaforica, Elena Mearini “scarnifica” il suo protagonista, e lo accompagna in un vertiginoso viaggio introspettivo, costringendolo a uscire allo scoperto, e a fare i conti con sé stesso.

Elena Mearini è nata nel 1978 e vive a Milano. Si occupa di narrativa e poesia, conduce laboratori di scrittura in comunità e centri di riabilitazione psichiatrica. Nel 2009 esce "360 gradi di rabbia", Premio Giovani lettori Memorial Gaia di Mani Proietti (Excelsior 1881), nel 2011 pubblica per Perdisa Pop "Undicesimo comandamento", finalista al “Premio Maria Teresa di Lascia”. Seguono il terzo romanzo "A testa in giù" (Morellini Editore), vincitore “Premio Gerundo,” e le raccolte di poesie "Dilemma di una bottiglia" (Edizioni Forme Libere) e "Per silenzio e voce" (Marco Saya Editore). Per Cairo nel 2016 ha pubblicato "Bianca da morire", segnalato dalla giuria del Premio Campiello, mentre è del 2017 la raccolta poetica "Strategia dell’addio" (LiberAria).

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martedì 19 settembre 2017

LecceCronaca.it

LecceCronaca.it

I Quaderni del Bardo Edizioni – di Stefano Donno

I Quaderni del Bardo Edizioni – di Stefano Donno

Avicii - Lonely Together ft. Rita Ora

Avicii - Lonely Together ft. Rita Ora (Official Music Video)

One More Light (Official Video) - Linkin Park

Another Top 10 Celebrity Good Girls Gone Bad

Top 10 Video Game Villains With Tragic Backstories

A Disabilandia si tromba di Marina Cuollo (Sperling & Kupfer)

«Siamo tutti creature meravigliose... ma ci sono persone che sanno brillare di luce propria, perché hanno il coraggio di vivere con dignità e spesso con ironia la propria condizione... resistendo molte volte a sguardi senza vita.» Ron
«Sono una microdonna, alta un metro e una mentina, che ha bisogno di mostrarsi sempre un po' incazzata con il mondo per dire la sua. Ma in fondo sono come una crème brûlée: quando rompi la crosta, sotto c'è il morbido. Ho trentasei anni, e quando sono nata nessuno ci avrebbe scommesso mille lire che ci sarei arrivata. Sono venuta al mondo con una sindrome genetica molto rara: la Melnick Needles, che non è una marca di siringhe ma un'osteodisplasia scheletrica che conta un centinaio di casi in tutto il mondo. Uso la sedia a rotelle e di notte dormo abbracciata a un ventilatore polmonare, ma rompo ancora le scatole in giro. Capirai, dunque, che quando mi presento a qualcuno il taglio di capelli non è la prima cosa che si nota.» Dalla sedia a rotelle, il suo punto di osservazione «privilegiato», Marina vede e ascolta cose sulla disabilità impossibili da immaginare per idiozia e insensibilità. Con una straordinaria ironia racconta situazioni, comportamenti, battute del normodotato medio quando si relaziona con il disabile per strada, al lavoro, negli uffici pubblici, al ristorante. Convinta che ridere di qualcosa di brutto aiuti a liberarsi da stereotipi e ipocrisie, Marina strappa tutte le etichette che spesso incolliamo su ciò che ci spaventa o che non conosciamo, e spazza via con la sua penna cinica ed esilarante tabù e preconcetti.

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Tower of god. Vol. 13 di Siu

 PUBBLICITA' / ADVERTISING Si dice che chi riesca ad arrivare in cima alla torre possa vedere esaudito qualunque desiderio. Rachel è una...