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domenica 4 marzo 2012

LUISA BERGAMINI


“Luisa Bergamini, nata a Camposanto (Mo), diplomatasi presso l’Istituto Magistrale ha compiuto successivamente studi presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Vive e lavora a Bologna, via Cracovia n. 25, Bologna, tel. 051.467380, con studio in via Rivani n. 14. In trent’anni di attività artistica il suo lavoro, rivolto alla fine degli anni 70 al nudo femminile, espresso nella forma più libera, si è orientato, nei primi anni 80, verso la ricerca sulla Pittura Informale. L’analisi del “ Contenitore” è sempre stato il denominatore comune della sua opera, essendo l’artista affascinata e coinvolta nel considerare questo oggetto come un crogiolo contenente il magma delle umane emozioni. Questo suo “ Informale “ veniva esposto nelle Gallerie “ L’Ariete” di Bologna nel 1984 e “ Studio Cavalieri “ di Bologna nel 1987 e, sempre nell’anno 1987, nel Pal. Comunale di Novellara, “ Sala delle Colonne “ di Nonantola e “ Palazzo Massari “ di Ferrara, con testi critici di F. Solmi, L. Cavallari, C. Cerritelli. Iniziava così, attraverso fuoriuscite di materiali indistinti e contorti, la presenza di questo contenitore, più o meno leggibile, che emanava rigurgiti di memorie, tensioni, lacerazioni del vissuto umano. Questo contenitore, dopo il 1987,si trasformava in una forma ovoidale, a simboleggiare il massimo dei contenitori che si possano reperire: generatore di vita l’uovo, infatti, poteva sviluppare una creatura che, nel suo DNA , si portava dietro tutta la storia propria e di chi l’aveva preceduta. A questo periodo ha fatto seguito un Informale Materico che risentiva certamente del fascino di Burri, perseguendo sempre l’intento della visitazione interiore : l’esplorazione avveniva ora nelle viscere umane, contemporaneamente alle viscere della terra. Colori terrosi, sanguigni, grigi di cementi, carte incollate e compresse, stratificazioni e lacerazioni, in perfetta fusione, ancora intesi come “ contenuti “. Con scritti di R.Forni e V.Dehò, le esposizioni di questo periodo avvenivano al “ Prato dei Miracoli “ Pisa;” Palazzo Datini “ Prato ; “ Palazzo SS. Salvatore di S. Giovanni in P.Con “ Letture d’ Architettura “ presentata da G.Bonomi per “ L’Idioma “ Di Ascoli Piceno nel 1994, e la mostra presso la “ Sala Fienile “ di Castel S.Pietro con testo di V.Cohen, la visitazione magmatica aveva assunto la connotazione di purezza e linearità offerta dalla ideazione del “ modello “ elemento prima di legno, poi candido e puro di carta, con impressi tagli sartoriali, a volte sfogliabile come un libro, a volte inserito in teche. L’idea del “ modello “ suggeriva l’alleggerimento dalla ferita di proporsi sempre nuovi nel quotidiano, ricorrendo perciò a schemi più rassicuranti (il modello, quindi )per adeguarsi a questi e non scontrarsi con una realtà impegnativa ed ingombrante. Sottratte alla profanazione, candide e intonse, inserite in queste scatole atte a proteggerle quasi dalla vista e dal tatto del fruitore, per spingerlo piuttosto ad entrare egli stesso nella teca, per coinvolgersi in un gioco di sacralizzazione, ecco allora la mostra “ Pelle d’opera” da Severiarte di Bologna nel 1995, con testi critici di M. Manara,N. Menetti, Pozzati, poi “ Carte in scatola “ a “ Verifica 8+1"di Mestre, con testo critico di R. Pasini. In questo momento nascono, con gli stessi tagli, i “ Libri d’Artista “ esposti e collocati in svariati Archivi e Mostre. In seguito le teche, divenute cassetti veri, allestiti con varie profondità di aperture alla parete, fotografati, poi scontornati in dimensione reale, vengono esposti come fotografie, ricreando l’effetto iniziale , con l’ombreggiatura realizzata sulla parete stessa di esposizione. Questi cassetti, aperti, socchiusi o chiusi, mantengono intatta la loro dose di memorie, contenitori di sogni e aspirazioni, celate o espresse ( chiusura o apertura ) Oggetto di osservazione critica da parte di E.Di Mauro, L.Cavallari, T.Trini queste opere sono state esposte negli ultimi anni da “ A.Battaglia” Milano, “ Archivi del 900 “ Milano, “ Museo Bargellini” Pieve di Cento, Galleria Comunale di Arte Contemporanea - Castel San Pietro Terme - (Bo) Nell’anno 2005 entra a far parte del Gruppo Artisti Iperspazialisti - Viaggiatori del Futuro.” (l’opera riprodotta è di Luisa Bergamini)




Il Santo Graal





E' una delle parole che più attraggono l'attenzione dei lettori di ogni età: in secoli di storia il Graal sembra non aver perso nulla della sua antica potenza. Anzi. Oggi come non mai è al centro di romanzi, saggi di ogni tipo, film e fumetti. Ma cos'è veramente il Graal? Le sue tracce storiche, come le teorie, si perdono nel tempo e nella fantasia. Il termine "graal" inizialmente, in francese antico, deriva probabilmente dal latino medievale "gradalis" e significa calice, vaso, scodella o anche catino. Secondo la tradizione, il Graal è la coppa che Gesù Cristo ha usato nell'ultima cena, la stessa che ha poi raccolto il suo sangue dopo la crocifissione.Proprio il contatto con il sangue di Gesù, gli avrebbe trasmesso dei grandi poteri così come sarebbe accaduto alla lancia di Longino ed alla Sacra Sindone.Prima di diventare un mito cristiano, quello del Graal è stato, anche se in forme diverse, un mito celtico. In Europa si raccontava di vasi, caldaie e coppe dal grande potere, come il Calderone dei Dagda, la "coppa della vita" della civiltà celtica.Ma dove si troverebbe veramente il Graal? Fa veramente parte del misterioso tesoro dei Cavalieri Templari? Secondo il racconto di un pellegrino inglese del VII secolo, sarebbe custodito in Terra Santa, in una cappella vicino Gerusalemme.Un altro nascondiglio del Graal potrebbe essere il Castello di Gisors, in Francia, dove l'avrebbero portato i Templari, custodi della preziosa reliquia dalla fine del XII secolo, da quando l'avrebbero ricevuto dalla "setta degli assassini", gli adoratori di Bafometto, che per alcuni non era altro che il Graal. Tre scrittori popolari inglesi, Henry Lincoln, Richard Leigh e Michael Baigent nel loro "The Holi Blood and the Holy Grail" del 1982, hanno ipotizzato un'ulteriore versione. Secondo loro, infatti, i Graal non sarebbe un oggetto materiale, ma la linea di sangue dei discendenti di Gesù Cristo. In sintesi, affermano che Gesù avrebbe lasciato la Palestina con Maria Maddalena e che da lei avrebbe avuto dei figli, dai quali avrebbe poi avuto origine, in Francia, la dinastia reale dei Merovingi. Il Graal, quindi, sarebbe stata la stessa Maddalena, vero "contenitore" del sangue di Cristo. Un "sang real", sangue reale, che continuerebbe a scorrere anche oggi nelle vene dei misteriosi discendenti di Gesù, sotto protezione del fantomatico Priorato di Sion.

sabato 3 marzo 2012

Oggi mangio da … n. 171: Ristorante Trattoria del nuovo macello


“Trattoria del nuovo macello, il nome di battesimo e' di 75 anni fa con riferimento alla collocazione tra il Macello e l'Ortomercato (rimasto tale gia' dai tempi dei nonni Traversone, il locale, infatti, e' di famiglia di due soci della nuova brigata di gestione). Come si entra si e' avvolti in un'atmosfera accogliente, colori caldi alle pareti, arredamenti semplice, ma di tono, dove sembra di respirare aria di casa. La cucina e' rimasta fedele ai sapori di un tempo, ma nello stesso momento e' creativa e s'impegna ad abbinare prodotti di qualita' in modo nuovo e leggero. La trattoria e' condotta da tre soci, due dei quali sono chef (Giovanni, Marco,), un duo affiatato che insieme ogni due mesi, rispettando il naturale andamento dei prodotti, pensano, creano e mettono in opera nuovi piatti, mentre in sala Paola vi accogliera' mettendovi a vostro agio. A mezzogiorno e' possibile effettuare una colazione di lavoro a 18 Euro (antipasto, primo, dolce) alla sera si cena alla carta dall'antipasto al dolce con circa 40 Euro. Vi Aspettiamo ”


Il libro del giorno: Area 51- La Verità, senza Censura di Annie Jacobsen (Piemme)


Area 51- La Verità, senza Censura



Un'indagine avvincente e meticolosa sul luogo più discusso e concupito da ricercatori, curiosi, fan del cospirazionismo e cronisti: l'Area 51, nel deserto del Nevada, cuore di mille intrighi e segreti, in cui si intrecciano storia, politica, spionaggio, test nucleari, esperimenti militari inconfessabili, e perfino gli Ufo. Basandosi non su illazioni ma su colloqui con piloti, scienziati, ingegneri e agenti in pensione che hanno lavorato per anni nell'Area - e che nonostante il vincolo di segretezza hanno accettato di parlare -, il libro fa luce su decenni di misteri e rivela verità assolutamente inedite, a volte davvero sconvolgenti. A partire dalla spiegazione del celebre incidente di Roswell del 1947, il crash di un oggetto volante non identificato con i suoi stranissimi e inquietanti passeggeri, che ha alimentato innumerevoli ricostruzioni e altrettante leggende.".

AFRO MONK


“Afro Monk is an alter ego I’ve created. My real name is John-Michael aka JM. Born and raised in Miami, FL. I’m a music lover. I’ve been collecting music since I was in 6th grade when I spent a large part of my time in private AOL chat room designing artwork for AOL Progz. Underground piracy wasn’t a norm at the time and was something I embraced. I’m a child of the online era that has destroyed the music industry. Until now I have never purchased music. Not till now have I found my sound. Music was something I always collected just to have and now it has become a large passion of mine. I’ve always hidden my gems but now it’s time to share a few. I believe that a layer of appreciation in music comes from the hunt and listening to endless Gbs of tracks to find something you’ve never heard of but come to love. The goal of this website is to share with you all things I find interesting and worth sharing. I’m all about supporting up and coming artist. There is so much out there that not all of us can cover and these are the things I’ve come across that I find interesting, not only in music but in all genres of life.
Things I’ve worked on:
Owner/Admin of AfroMonk.com (250k+ visitors)
CEO of Afro Monk Records
Owner/Admin of LoungeTemple.com
Owner/Founder of Glitchhop.com
Glitch.fm DJ (2+ years)
Weekly column on TheUNTZ.com
Big Up Magazine Music Reviewer
WMC Slippery


EXPRESS SCRIPTS, Inc.


“Our Mission - Express Scripts makes the use of prescription drugs safer and more affordable for tens of millions of consumers through thousands of employers, government, union and health plans.
Our Story - 2010 Drug Trend ReportFounded in 1986 and never owned by a drug manufacturer, Express Scripts aligns its interests with those of plan sponsors and their members. This legacy of independence means that the company's programs and original research on the pharmacy benefit serve its clients. Express Scripts drives to lowest net cost by enabling better health and value at the consumer level. As evidence, Express Scripts' generic fill rate leads the industry. We call St. Louis home, but there are administrative, pharmacy, and customer service operations throughout the United States and Canada. Express Scripts continues to expand its services and today there are more than 13,000 employees focused on our mission to make the use of prescription drugs safer and more affordable. Our Code of Conduct (PDF file) provides the framework for our actions as we advance this mission in every aspect of our business.
Our Service - Express Scripts handles millions of prescriptions each year through Home Delivery and at retail pharmacies.
We share a common cause with each of our clients — to help offer a healthy prescription-drug benefit today and into the future. In support of this effort, we've launched The Consumerology® Advisory Board that includes nationally recognized experts in the science of human behavior and decision making. The Advisory Board provides forward thinking and key insights to drive better health and value in the pharmacy benefit. By combining insights from the Consumerology Advisory Board with Express Scripts' proven ability to develop, test, and implement industry-leading programs, we provide the greatest opportunity to encourage smarter prescription-drug choices and achieve the lowest total plan cost. Find out more about how our services help clients realize significant savings, while enabling better health and value in the pharmacy benefit.
Outcomes Conference - Learn about this annual event and how it relates to trends in the pharmaceutical industry.
Formulary Information - Discover the process of how formularies are created and managed.
Awards & Honors - See how Express Scripts is recognized for providing safe and affordable drugs.
Quality Accreditations - Get more information about various quality accreditations that Express Scripts has received.
Caring for Our Communities - Find out about Express Scripts' dedication to community involvement.
Supplier Information - Express Scripts conducts business with a broad array of suppliers. Access information about products and services we buy and learn more about doing business with us.
Government Relations - Express Scripts believes it is important to understand and engage in public policy matters that affect our ability to make prescription medicines safer and more affordable for our patients. Find more information on our corporate political contributions and on the activities of our employees' political action committee contributions.”



KARIN ANDERSEN


“Karin Andersen è nata in settembre 1966 a Burghausen, Germania. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Bologna, diplomandosi nel 1990 con una tesi sulle relazioni fra arte ed ecologia. Ha inoltre conseguito il diploma della scuola bolognese del fumetto "La nuova Eloisa" nel 1991. Sviluppato tramite varie tecniche (disegno, pittura, fotografia, elaborazione digitale, video e installazioni) il suo lavoro intende indagare il rapporto degli umani con l'idea del diverso e dell'alieno, sfumare i confini fra concetti come natura e cultura, ipotizzare interazioni creative e sorprendenti fra diverse forme di vita e diversi contesti naturali o artificiali. Le sue opere sono state esposte in Italia e all'estero in spazi pubblici e privati. Nel 2005 ha vinto il premio Maretti Valerio Riva Memorial. Dal 2006 fa parte del collettivo artistico internazionale Kuten con sede a Helsinki, con cui ha realizzato progetti di arte pubblica in varie città d'Europa. Ha collaborato alla realizzazione di video musicali e spettacoli teatrali. I suoi studi sui significati dello zoomorfismo nella storia dell'arte e nell'arte contemporanea sono stati presentati in pubblicazioni, seminari e conferenze. E' autrice, con Roberto Marchesini, del libro Animal Appeal, uno studio sul teriomorfismo, 2003, Hybris/Alberto Perdisa editore.

Principiali mostre personali: Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino; Bürgerzentrum, Burgkirchen (D), Studio d'Arte Cannaviello, Milano; Guidi & Schoen Arte Contemporanea, Genova; Studio Cavalieri, Bologna; Galleria Betta Frigieri, Sassuolo/Modena; Traffic Gallery, Bergamo; Galleria Franco Marconi, Cupramarittima; Il Campo delle Fragole, Bologna; Galleria Maniero, Roma.

Principali mostre collettive: Ca' D'Oro, Venezia; MUU Gallery, Helsinki; ID:I galleri, Stockholm; Artists Space, New York; Galleria d'Arte Moderna, Bologna; PAC, Milano; Flash Art Museum, Trevi; Kultfabrik, München; Haus der Kunst, München; Liebenweinturm, Burghausen (D); Strychnin Gallery, Berlin; Galeria de Arte Contemporanea Università de Talca, Cile; Art Production Center Kadırga, Istanbul; Centro Arte Contemporanea, Cavalese; Museo Laboratorio dell'Università La Sapienza, Roma; De Faveri Arte Contemporanea, Feltre; Mondo Bizzarro Gallery, Roma; Neon, Bologna.

Principali pubblicazoni: Andersen Karin, Sul brutto, in Francesca Iannelli, "Dissonanze Contemporanee, arte e vita in un tempo inconciliato", Ed. Quodlibet Studio, 2010
Andersen Karin, A Walk on the Wild Side, in "Degli Uomini Selvaggi e d'altre forasticherie" (cat.), Vanilla edizioni, luglio 2009
Andersen Karin, La nostra vocazione animale, in "D La Repubblica delle Donne" n°566, 22 settembre 2007
Andersen Karin, Monstrorum Historia, biotech e teriomorfismo, in "Cluster" #04, 2004
Marchesini Roberto & Andersen Karin, Animal Appeal, uno studio sul teriomorfismo, Hybris edizioni, 2003” (l’opera riprodotta è di Karin Andersen)




La verità sulla Massoneria parte 3


Gli occhi di mia figlia" (Lupo Editore/edizioni a nordest) di Vittoria Coppola “Un’autrice salentina entra nella classifica dei libri più venduti d’Italia”


"Gli occhi di mia figlia" (Lupo Editore/edizioni a nordest) di Vittoria Coppola, entra nella classifica dei libri più venduti in Italia (Servizio Classifiche di Arianna), tra il 20 e il 26 febbraio 2012. "Gli occhi di mia figlia", il romanzo di Vittoria Coppola, eletto libro dell'anno dal sondaggio del TG1/Billy il vizio di leggere, continua a riscuotere il successo dei lettori e si piazza al ventesimo posto nella classifica dei libri più venduti in Italia. Un risultato che premia la giovane autrice, Vittoria Coppola, dando un'idea dell'affetto e dell'interesse che il suo romanzo ha suscitato nel cuore dei lettori. Una bella sorpresa che arriva proprio dopo la sua partecipazione come ospite d’onore nel salotto di Sottovoce, storico programma condotto da Gigi Marzullo su Rai1. “Gli occhi di mia figlia”, dopo avere rapidamente esaurito la prima tiratura pubblicata da Lupo Editore, ha anche esaurito la prima ristampa, distribuita in tutta Italia, della coedizione con “Edizioni a Nordest”. Un risultato che premia la media e piccola editoria salentina che da diversi anni ‘intercetta’ diverse autori e realtà che non hanno nulla da invidiare a quanto troviamo negli scaffali delle librerie nel nostro paese.
Domenica 4 Marzo alle ore 20.30 Vittoria Coppola sarà ospite del programma “Senti chi parla”, condotto da Paola Moscardino su Tg Norba 24, la puntata andrà in onda integralmente e in contemporanea anche sul canale 510 della piattaforma Sky e in streaming, raggiungibile a questo indiizzo (http://www.xdevel.com/tv/tgnorba24/).

    
Info:
www.edizionianordest.com/


La classifica nazionale delle vendite stilata da Arianna (dal 20 al 26 febbraio 2012):

Trasmissione SOTTOVOCE con Gigi Marzullo, ospite Vittoria Coppola


Link della diretta di Domenica 4 Marzo alle ore 20.30 di “Senti chi parla”, programma a cura di Paola Moscardino, ospite Vittoria Coppola

venerdì 2 marzo 2012

Oggi mangio da … n. 170: Ristorante Poporoya


“La nostra società, Poporo srl, è stata fondata nel 1987 dal maestro Hirazawa Minoru, detto SHIRO diplomato alla prestigiosa scuola di cucina Tsuji di Osaka. POPOROYA è alimentari giapponesi e sushi bar. Siamo chiusi la domenica e lunedì a pranzo. Sull'altro lato della strada, prprio di fronte a noi al civico 20 Tel. 02 29512635 c'è il nuovo ristorante SHIRO della stessa società Poporo srl. Sono frequentati entrambi non solo da famiglie giapponesi residenti a Milano, ma anche dai Milanesi e da un pubblico internazionale.”


Il libro del giorno: Mondo Alieno di Umberto Visani (Arethusa)


Mondo Alieno



È giunto il momento di abbattere il muro di alibi dietro cui ci nascondiamo ogni volta che, per una scelta di comodo, classifichiamo tutto ciò che riguarda gli extraterrestri come un semplice fenomeno "non identificato". Umberto Visani, in questo puntuale e minuzioso saggio, ci permette di sgretolare un pezzo di questo muro perché sostiene, sulla base delle documentazioni raccolte dai ricercatori nel corso dei secoli, che la specie umana non sarebbe l'unica a dominare la Terra. A partire dagli incontri con le entità fatate del folklore occidentale fino ad arrivare ai più moderni ed eclatanti resoconti di contatti con esseri alieni, più conosciuti come abductions, la cronaca e gli studiosi hanno sempre avuto argomenti scottanti su cui dibattere. I Governi di tutto il mondo, invece, si sono sempre trovati a dover fare il possibile per smentire qualsiasi notizia legata a tali eventi, all'apparenza, "inspiegabili". Secondo un'opinione diffusa il fenomeno Ufo parrebbe avere origine extraterrestre, ma forse non si tratta dell'ipotesi più probabile. Mondo alieno infatti, muovendosi tra passato e presente, intende mostrare come l'operato delle "entità", oggi definite appunto extraterrestri, possa risultare sotto un certo profilo ingannevole, dal momento che i fenomeni "alieni" mutano al variare del contesto storico in cui si presentano. Si tratta forse di un inganno volutamente creato, nel corso delle epoche storiche, per nascondere altre realtà di natura totalmente differente? E quale sarebbe poi il fine di tale inganno? Attraverso le pagine della sua avvincente e rigorosa ricerca, Umberto Visani ci fornisce una risposta a queste e altre fondamentali domande su una realtà che, oggi più che mai, ha ancora molti lati oscuri, soprattutto per chi vuole continuare a nascondersi dietro al comodo muro del "non identificato".

La verità sulla Massoneria parte 2


Gli occhi di mia figlia di Vittoria Coppola (Lupo/edizioniAnordest) alla Secopstore di Corato


Presso la Libreria SECOPSTORE in via Monte Vodice, 6 a CORATO sabato 3 Marzo alle ore 19:30 ci sarà la presentazione del romanzo GLI OCCHI DI MIA FIGLIA  di Vittoria COPPOLA (Lupo Editore – Edizioni Anordest). L’opera è stata considerata come il caso letterario del 2012 appena proclamato Libro dell'Anno nel sondaggio della Rubrica Billy del TG1.

Quale ruolo gioca il destino nello svolgersi della nostra esistenza? E quanto di "nostro" c'è invece nell'imboccare strade sbagliate che porteranno inevitabilmente all'infelicità? In questa storia di "non detti", in cui egoismi e fragilità vanno a comporre un perfetto, perverso incastro, è rappresentato il misterioso e contraddittorio universo dei sentimenti umani: non basta essere genitori per saper comprendere i propri figli ed amarli come meritano; non
basta essere giovani e di cuore aperto per essere pronti ad affrontare la vita, né essere innamorati per non farsi complici della propria ed altrui sofferenza.
Dana, pur nei privilegi di ragazza circondata da benessere e raffinatezza, è soffocata dalla coltre iperprotettiva di una madre che ha deciso il suo futuro, ma la sua passione per André, fascinoso pittore di donne senza sguardo, si rivela una fuga più grande della sua acerba giovinezza, incapace di reggere all'infrangersi di un sogno. Armando, l'uomo che le offre un amore devoto e remissivo, nasconde un segreto destinato ad esplodere in modo bruciante.
Eppure esistono legami che sopravvivono al tempo e sono pronti a riservare luminose sorprese, nei giochi del caso e nel risveglio di coscienze troppo a lungo sopite.
Una storia di solitudini e di scelte, nella quale regge sovrana la solidità dell'amicizia, l'unica che non tradisce.

TJX COMPANIES, INC.


“The TJX Companies, Inc. is the leading off-price retailer of apparel and home fashions in the U.S. and worldwide, ranking 119 in the most recent Fortune 500 listings. With nearly $22 billion in revenues in 2010, more than 2,800 stores in six countries and over 160,000 Associates, we see ourselves as a global, off-price value retailer. Our off-price mission is to deliver a rapidly changing assortment of fashionable, quality, brand name merchandise at prices that are 20-60% less than department and specialty store regular prices, every day. Our great values and exciting treasure-hunt shopping experience appeal to a wide array of customers. We believe that our demographic reach is among the widest in retail, and we have continued to broaden it. Our core target customer is a middle- to upper-middle-income shopper who is fashion and value conscious and fits the same profile as a department or specialty store shopper. TJX operates four major divisions with chains that include T.J. Maxx, Marshalls, and HomeGoods in the U.S.; Winners, HomeSense, and Marshalls in Canada; and T.K. Maxx and HomeSense in Europe. At TJX, we believe that we operate one of the most flexible business models in the world. Year after year, our great flexibility, particularly for a company of our size, has enabled us to succeed through various economic and business cycles. In our 34-year history, we have delivered steady earnings growth, some of the highest returns on investment in retail, and seen only one year with an annual comparable store sales decline. Our stores have "no walls" between departments and our flexible business model enables us to move our inventory dollars from one category to another very quickly as market trends and customers’ tastes change. Our inventories turn rapidly, which allows us to buy close to need, with greater visibility into current fashion and pricing trends, which in turn drives continuous freshness in our stores and higher merchandise margins. We source merchandise globally from over 14,000 vendors in more than 60 countries and operate more like a sourcing machine than most retailers. Further, our financial strength gives us the strong foundation and flexibility to grow our business and simultaneously return value to shareholders. These elements of our flexibility have been at the root of our consistent, successful performance. These factors also give us great confidence in our ability to sustain strong profitability and continue our global growth. We are very proud of our strong overall performance in 2010. We grew the top and bottom lines substantially over extraordinary growth in the prior year. Customer traffic continued to be up over significant increases in the prior year, as our great values, exciting assortments and effective marketing campaigns are attracting new customers and our store remodel program is helping to retain them. We ran our business with very low levels of inventories and significantly reduced our costs, which fueled profitability. TJX’s Marmaxx (combination of T.J. Maxx and Marshalls), HomeGoods and TJX Canada divisions all achieved outstanding results in 2010 over very strong performance in the prior year. At our TJX Europe division, we grew a bit too quickly in 2010, so we are slowing the pace of its store growth in 2011 to focus on getting this business back onto its very solid track. We remain as confident as ever in our long-term outlook in Europe, where we have enormous growth potential. We have great opportunities in 2011 and beyond and are convinced that our strong top- and bottom-line performance will continue. We are extremely well positioned to capitalize on the value-conscious mindset of consumers, which we believe is here to stay. Our vast sourcing universe affords us enormous flexibility to react quickly to market trends and consumer preferences. We remain focused on running with lean inventories and controlling costs to drive profitability. We have plentiful growth opportunities and see the potential to grow our business over time to nearly 4,500 stores with our current portfolio of brands in our current markets. Our financial stability and flexibility have always been a strong foundation for our business and give us great confidence in our ability to navigate various economic and retail environments. Our strong operations generate tremendous cash flow, which we deploy with a careful balance between reinvesting in the business and distributing excess cash to shareholders through our share buyback and dividend programs. We have great confidence in the future of TJX and believe that, over time, we are capable of growing to twice our size today!.”


ELIO WASCHIMPS


“Elio Waschimps, comparve sulla scena dell'arte napoletana con la mostra personale del 1957 alla galleria Medea. Egli dimostrò sin da allora una rilevante capacità pittorica, alimentata da una vastissima esperienza dell'arte antica, i cui limiti potevano oscillare dai maggiori secentisti a Sountine, ma che risultavano tutti indirizzati alla scoperta di un mondo aperto e vivo mediante il quale cogliere il momento più palpitante del visibile. Questa disposizione di cui da principio Waschimps si giovò per evitare una secchezza programmatica della tendenza neo-realista verso cui nutriva simpatie e per scioglierne l'aridità in una vibrazione espressiva più ricca, lo trovò poi pronto ad accogliere ed a rielaborare il contributo più valido delle tendenza astratte, non tanto nell'accezione puramente informale, quanto in quelle assai più feconde dell'abstract-expressionism nel suo senso più vasto. Sempre questa disposizione gli ha consentito di pervenire oggi, dopo nuove esperienze e per un ulteriore svolgimento, ad un modo carico, intensamente lampeggiante, capace di animazioni espressive, ora sconvolte dall'impulso visionario, ora rassodato da una fede cocente ed irreprimibile nelle cose. Nel momento attuale, che ormai segna il declino anche della comoda accademia informale, dopo aver gettato in grave e irresoluta crisi la superficialità descrittiva dei neo-realisti, Waschimps si pone con questo su di una linea di nuovo impegno, tra un nuovo animato naturalismo ed una più sofferta partecipazione alla vita tutta, che ne segnala ad un grado molto alto l'attualità.” (l’opera riprodotta è di Elio Waschimps)






Valerie Janlois … the voice!


“SAN FRANCISCO, CA- On January 17, 2012, Bay Area singer songwriter Valerie JanLois will release her self-produced sophomore album, dos, the follow up to her 2010 full length debut, No Drop of Love (Is Ever Wasted). JanLois is donating a portion of the proceeds from album sales to PermanentPeace.Org. The goal of PermanentPeace.Org is to empower people everywhere with knowledge that can be used to create peace worldwide—timeless knowledge about the power of consciousness as brought to light by Maharishi Mahesh Yogi, and validated thoroughly in scientific research. “PermanentPeace.Org promotes the most cutting-edge, successful peace-creating technologies ever dreamed of,” says JanLois.  “It’s an amazing organization that needs to become more well-known.” Valerie believes strongly in giving back to the community. In addition to PermanentPeace.Org, Valerie is supporting two more non-profits with her new release: the Purusha Program and the Mother Divine Program. This new album includes some of JanLois’ most powerful piano filled ballads to date, while also incorporating the sounds of swing, folk, soul, jazz, and reggae. “dos is an album about following the bliss and choosing happiness,” says JanLois.  Her song “Mothers of the World” is about the the power that is within.  “We go within and light the way, literally; not only for ourselves but for the world,” explains JanLois.  “This dovetails perfectly with what PermanentPeace.Orgis all about.  It’s real. ’Concise’, the opening track on dos, is about how everything that we see, hear, taste, touch and smell, we digest and ultimately become.  One of my favorite tracks on the album, ‘Hearts of Angels’, is about how even in the depths of heartbreak we see our capacity for love.  The deeper we go, the higher we fly.”


giovedì 1 marzo 2012

Oggi mangio da … n. 169: Ristorante Al Pont de Ferr


“Incastonata nella Ripa di Porta Ticinese, sul Naviglio Grande che Leonardo costruì a Milano e che oggi è meta importante del turista che visita la città e della movida giovanile. E’ così che scopriamo l’Osteria Al Pont de Ferr, il nome dal ponte accanto cui si trova e quasi inosservata a chi passeggia distratto sulla Ripa. Varcando la sua soglia troviamo un ambiente rustico, fatto di mattoni e intonaco ruvido, un grande bancone in legno sovrastato da lunghe file di vini rossi, un carrello dei formaggi in bellavista e tavolini un po’ sbilenchi apparecchiati su tovagliette di carta. Sembra quasi che il tempo si sia fermato, si avverte che quello è un luogo ricco di energia ed infatti da più di 110 anni esso è dedicato alla ristorazione, semplice “tradizionale”. Da 25 anni l’Osteria Al Pont de Ferr è guidata dalla mano esperta di Maida Mercuri, sommelier e ristoratrice da una vita, che ha cambiato la destinazione da osteria bocconiana a osteria moderna. Il cliente del Pont de Ferr è avvolto e coinvolto in un atmosfera rilassata e rustica, calda e umana. L’accoglienza di Maida è generosa quasi quanto i suoi vini, raccolti in più di 500 etichette tra le quali troneggiano i migliori Champagne che la sommelier sceglie ed importa personalmente. Sulle tovagliette di carta stampate in rosso, le pagine storiche dei giornali che li hanno recensiti, un cestino del pane che emoziona, fatto di sei diversi tipi, tutti creati entro le mura della sua cucina. E poi arriva la sorpresa, i piatti che lo chef Matias Perdomo propone si fermano per un istante al piccolo pass di legno, un ultima occhiata e poi via: destinazione il cuore dei clienti, obbiettivo stupore e riflessione..”


Il libro del giorno: Ufologia Occulta di Roberto La Paglia (Cerchio della Luna Edizioni)


Nell'era della comunicazione globale istantanea - l'ufologia, anziché trarre  giovamento da un'informazione sempre più libera ed incontrollabile, ha subito un grave danno. Perchè oggi chiunque, nel più assoluto anonimato e senza avere un minimo di preparazione in materia, può impunemente riversare nel Web le informazioni più assurde, i falsi video più spudorati, le storie più inverosimili. Ed è stato così che, all'alba del terzo Millennio, di pari passo con la progressiva apertura di molti archivi governativi e militari, anziché assistere alla morte della «congiura del silenzio»  UFO (il sistematico insabbiamento di dati sino all'eliminazione fisica di chi sapeva o diceva troppo), abbiamo visto nascere la «congiura del rumore», vale a dire l'inondazione della Rete con materiale  fasullo, al   punto che oggi, persino per i ricercatori più esperti, diventa difficoltoso districarsi nella ragnatela di bugie. In quest'opera La Paglia non cedendo alla seduzione degli scoop da Web  ricostruisce  puntigliosamente quello che fu il substrato bellico e militarista in cui si manifestò per le prime volte in maniera palese il fenomeno UFO: il Ventennio fascista, la Seconda Guerra Mondiale, il maccartismo della Guerra Fredda. Fu in quest'ultimo contesto di spie, di   caccia alle streghe e di operazioni top secret USA che, nel Paese che ha il più alto numero di servizi segreti, iniziarono a muoversi misteriosi «silencers» dai sistemi spicci e violenti, i fantomatici Men in Black che oggi ispirano film e fumetti; e fu quello il periodo in cui si segnalarono orripilanti mattanze di uomini e animali, con modalità che di convenzionale avevano ben poco. E in barba a ciò, l'Amministrazione americana (presto imitata da quella sovietica) e la scienza ufficiale continuarono a negare, a non vedere, a non sapere.
O peggio, a dire di non sapere... Qui interviene l'autore, documenti alla mano, svelando anche la storia dell'ufologia  occulta, vale a dire quel rapporto,  spesso ignorato,  che lega gli UFO alle religioni, siano esse «tradizionali» (come il Cristianesimo e le sue manifestazioni mariane) o «pagane», come lo gnosticismo. Quindi scava a fondo nei segreti militari: dal progetto HAARP alle scie chimiche, dai Governi Ombra alle basi sotterranee; infine, passa al setaccio gli enigmi spaziali di questa e di altre terre, Marte incluso: scoprirete così le molteplici tipologie  aliene ed il modus operandi degli E.T. stessi, attraverso rapimenti UFO, sparizioni di feti, ma anche fenomeni di occultamento sottomarino e persino di «luci fantasma" e di «UFO di  ghiaccio».

MACY’S INC.


“Macy's, Inc., with corporate offices in Cincinnati and New York, is one of the nation's premier retailers, with fiscal 2010 sales of $25 billion. The Macy's brand includes about 810 Macy's department stores and furniture galleries in 45 states, the District of Columbia, Guam and Puerto Rico, as well as macys.com. The Bloomingdale's brand includes 41 department stores and home stores in 12 states, bloomingdales.com, and (as of April 2, 2011) four Bloomingdale's Outlet stores in three states. Bloomingdale's also operates in Dubai under a lease agreement with Al Tayer Group LLC. Macy's, Inc.'s diverse workforce includes approximately 166,000 employees. Prior to June 1, 2007, Macy's, Inc. was known as Federated Department Stores, Inc. The company's shares are traded under the symbol "M" on the New York Stock Exchange.”


FRANCESCO VERIO


“Francesco Verio: artista di seconda generazione - Tra i giovani artisti, emersi in questi ultimi anni, un posto di grande rilievo è stato raggiunto da Francesco Verio il quale, con tenacia e perseveranza, ha saputo farsi notare ed apprezzare da critici e dai collezionisti per la sua pittura fortemente espressiva alla quale va aggiunta la sensibilità dell'artista che la presenta in maniera originale e facilmente riconoscibile. Figlio di Alberto Chiancone, personalità di grande spicco della pittura napoletana, ha preferito rinunciare nella sua carriera artistica, al cognome del padre e a presentarsi come uno dei molti giovani che si affacciano nel campo dell'arte, per essere valutato liberamente senza i tanti pregiudizi che un tale cognome avrebbe potuto comportare sia positivamente che negativamente e questo va ad onore del giovane Verio! Si è formato all'Accademia di Belle Arti di Napoli sotto la guida di Armando De Stefano, Enrico Caiati, Alfonso De Siena ma, prima ancora gli era stato maestro il padre. Notevole quindi la sua preparazione, che influisce non solo sulle opere che egli realizza, ma anche sul carattere dell’uomo. Nel 1978, a meno di venti anni, partecipa alle prime collettive e rassegne d'arte e del 1985 sono le sue prime mostre personali. Delle opere di Francesco Verio, si è spesso parlato di neo-espressionismo. Ovviamente ogni definizione o categorizzazione porta con sé i problemi e i limiti di un'etichetta che cerca, in maniera predeterminata, di inquadrare il pensiero di un artista. Ciò che può riferirsi ad "espressionismo" per quanto riguarda il pensiero di Verio è la sua assoluta originalità e spontaneità nell'interpretare la realtà: nella sua pittura, non vi è neppure un velo di ottimismo; ma si può essere ottimisti quando si analizzano gli uomini, le cose e i problemi di tutti i giorni? L'arte non è frutto della vita, ma la vita stessa che viene fuori dai quadri e dai disegni; essa è la dura vita dell'uomo contemporaneo. Verio che infatti ha attinto arti e tecniche da una parte importante dell'accademia napoletana, ha imparato, più di altri, la lezione dei predecessori: ha tralasciato tutte le strade, per un percorso dove le figure non nascono incidentalmente, ma sono il risultato della sua azione pittorica. Non parlano per lui i colori caldi né le figure ordinarie e banali, né i soliti temi. Verio parla direttamente con la sua intelligenza e riesce a comunicare, con estrema semplicità, alla gente, la sua arte, rappresentata dal complesso sistema di impressioni della vita quotidiana e della incidenza che esse hanno sulla memoria: ogni dipinto, un fatto; ogni fatto, un personaggio; ogni personaggio, un mondo. La data di nascita lo fa considerare da molti certamente un pittore giovane, anche se Verio espone oramai da ventidue anni. Tuttavia, l'epoca che Verio ha vissuto come pittore coincide con uno svuotamento dei temi nelle arti figurative e nelle arti in generale, contemporaneo ad uno svuotamento totale dei valori umani nella realtà. L'individuo è gettato nella solitudine, emarginato nei suoi rapporti sociali, insoddisfatto del suo lavoro; triste e malinconico affonda. Le tele di Verio assorbono e mostrano pienamente questa sensazione violenta nei confronti di una realtà che vede l'uomo sempre più ripiegarsi in se stesso, vinto ma non prostrato, sofferente ma non morto. Verio, munito di linearità culturale e intellettuale, dotato di un grande talento di artista, riconquista alla pittura il quotidiano, ma crea figure delicate e orribili giocando coi semplici gesti delle persone per trasformarle in grotteschi simboli: il naturale diventa grottesco. La sua città natale, Napoli, da sempre in bilico tra cartolina oleografica e degrado sociale viene presa da Verio per giocarci. Reinterpreta ogni stereotipo, è ciò gli riesce con estrema facilità grazie alle sue capacità, e Pulcinella risulta cambiato, diverso, non più maschera, ma personaggio vivo con una propria vita interiore. Nelle composizioni di più figure, gli oggetti, le abitudini, anche quelle che si nascondono ai nostri sguardi distratti, prendono esistenza, cominciano a pulsare. E la sua interpretazione della vita si sostituisce a quella delle persone, oramai stanche di chiedere e di chiedersi!
Verio appartiene a quella generazione di persone che, nate in ogni epoca, si avvicinano alla realtà con ironia critica e mai abbandono. Per lui, ben si adatta ciò che Ventura, nella "Storia della critica d'arte " afferma: " la creatività appartiene all'uomo, senza distinzione di tempo e luogo, a qualsiasi uomo che sente ed immagina. Eppure l'immaginazione non si esaurisce nella creatività, ma partecipa aderendo o ribellandosi alla vita della propria epoca. Perciò, l'arte trascende la storia e nello stesso tempo partecipa alla storia". Supportato da tante valide capacità e da intelligenza non comune, il " giovane pittore " è da considerarsi ormai grande e la sua parabola artistica, lungi dal concludersi si pone svettante per il raggiungimento di ulteriori ambiziosi traguardi che non tarderanno a venire.” Intervento di Roberto Valentini (l’opera riprodotta è di Francesco Verio)




La verità sulla Massoneria 1


“Il respiro del buio”: la guerra annienta l’umanità e ci fa ritornare bestie. Intervento di Roberto Martalò


L’esperienza della guerra è quanto di più aberrante e atroce l’umanità abbia mai potuto concepire e sperimentare. Ciò che dovrebbe far riflettere è che da millenni l’uomo combatte se stesso e, addirittura, il numero dei conflitti nel mondo è sempre maggiore. Un’esperienza omicida, una sospensione delle qualità che differenziano gli uomini dagli animali: questa è la guerra. Soprattutto, è un carico di odio profondo e di bestialità che spesso si radicano nell’animo di chi è costretto a vivere in situazioni belliche. Uccidere e odiare per salvarsi, non avremmo potuto fare di peggio.
Nicolai Lilin racconta nel suo terzo romanzo dal titolo “Il respiro del buio” il problema dei veterani, tornare a casa e ricominciare una vita normale come se fosse possibile buttarsi tutto alle spalle con facilità. Più specificamente, l’autore affronta il problema del reinserimento nella controversa società russa, alle prese con un’oligarchia potente e criminale e una polizia corrotta che si sostituisce alla criminalità organizzata.
Di ritorno dal servizio militare in Cecenia, Nicolai, il protagonista del libro, non riesce più a ricominciare a vivere: soffre di disturbi post traumatici da stress, tipici dei veterani di guerra, perde coscienza e si ritrova a comportarsi come se fosse ancora un soldato. Congedatosi per sua scelta dall’esercito, si accorge di come lo Stato abbandoni chi ha difeso la bandiera e, addirittura, neghi l’esperienza militare di Nicolai.
Soprattutto, Nicolai odia. Il prossimo, i parenti, gli amici, gli sconosciuti: è l’odio profondo che pervade l’animo del giovane reduce e che lo tormenta. Un giorno, uscito con l’inseparabile pistola, una voglia forte di uccidere un bambino con sua madre a lui estranei rischia di diventare realtà. Questo episodio scuote il protagonista che, attraverso un viaggio in Siberia alla ricerca delle proprie radici, prova a ritrovare se stesso.
Se la via della guarigione individuale è lunga, ancor più difficile sarà il reinserimento in società. Così il giovane russo si troverà a vivere una realtà parallela alla vita di tutti i giorni, dove gli scenari sono più simili a quelli della guerra. Un mondo corrotto e violento che può redimersi solo con l’amore. Ma, a volte, per amore bisogna anche saper dire addio.
Il protagonista del libro si chiama come l’autore: questo dovrebbe indicarne un certo grado autobiografico nel racconto. Ciò ha portato, come nei precedenti lavori di Lilin, a delle polemiche sulla veridicità o meno di tali storie. Vere o verosimili poco importa, ciò che conta è la capacità dello scrittore di rendere percepibile l’orrore che un conflitto genera nell’animo di un uomo. E in questo, Lilin è bravissimo.

Il respiro del buio di Nicolai Lilin
Einaudi, 306 pag, 20€

PICCOLA PREISTORIA - Poesie di Leopoldo Attolico (LaRecherche.it)


“accade così di visitarsi / per tutta la vita / come si fa con un luogo caro, / innamorati di un segno o di una luce; / di ritrovarvi il silenzio delle parole / luminoso / una corazza a ricoprire il sangue nelle vene; / e di nutrirlo / accontentandosi / grati a un preludio che ci si porta via…”

Leopoldo Attolico vive ed opera a Roma, ove è nato il 5 Marzo 1946. Dalla seconda metà degli anni ‘80 si occupa principalmente di poesia performativa e delle sue modalità espressive foniche, ironiche / autoironiche e antistress. I suoi titoli di poesia:
Piccolo spacciatore, Il Ventaglio 1987, raccolta antologica di versi giovanili premiata l’anno successivo con il Mecenate da una giuria presieduta da Giorgio Bassani. Il parolaio, Campanotto 1994, con prefazione di Luigi Fontanella e una gouache di Ernesto Treccani. Scapricciatielle, El Bagatt 1995, compendio di poesia performativa, con una nota di Vito Riviello e due chine di Giacomo Porzano. Premio Franco Matacotta. Calli amari, Edizioni di Negativo, Bologna / Roma 2000. Mix, Signum Edizioni d’Arte 2001, con sette disegni di Ermes Meloni. Siamo alle solite, Fermenti 2001, con prefazione di Giorgio Patrizi e due chine di Giuseppe Pedota. I colori dell’oro, Caramanica 2004, con una nota di Giuliano Manacorda. La cicoria, Ogopogo Edizioni d’Arte 2004, con due chine di Cosimo Budetta. Mi (s)consenta, Signum Edizioni d’Arte 2009, con sette opere di Ester Ciammetti. La realtà sofferta del comico, Aìsara 2009, con prefazione di Giorgio Patrizi e postfazione di Gio Ferri. Suoi testi ed interventi critico / teorici sono apparsi in antologie, repertori, quotidiani e nelle principali riviste letterarie italiane. Numerose le letture nei licei e nelle università italiane e le presenze in readings e festival nazionali ed internazionali. Una scelta dai suoi testi è stata pubblicata negli USA, presso Chelsea, New York, nel 2004, nella traduzione di Emanuel di Pasquale. È stato tra i redattori di Poiesis e lo è attualmente di Capoverso.

Hanno scritto sul suo lavoro: Giancarlo Sammito, Elio Andriuoli, Fabio Simonelli, Nicola Vacca, Roberto Carifi, Rino Cerminara, Mario Bernardi, Daniele Giancane, Ester Margara, Davide Rondoni, Giuliano Manacorda, Marcello Verdenelli, Angelo Mancini, Marina Palmieri, Angelo Gaccione, Antonio Spagnuolo, Antonio Piromalli, Miro Renzaglia, Valentina Galdi Romanini, Luigi Fontanella, Alberto Cappi, Giorgio Linguaglossa, Gerardo Pedicini, Paolo Carlucci, Daniele Santoro, Roberto Corsi, Domenico Alvino, Sandro Montalto, Achille Serrao, Roberto Pagan, Mariella De Santis, Sebastiano Aglieco, Dante Maffia, Marco Giovenale, Giuseppe Tedeschi, Gianfranco Lauretano, Cristina Annino, Domenico Cara, Anna Grazia D’Oria, Luciano Nanni.



Andres Ubierna, Fundador & Presidente de Puerto Managers, Consultoría en Desarrollo Organizacional


Mi compromiso es ayudar las personas que integran las organizaciones a trabajar mejor generando más confianza y mayor felicidad, facilitando el acceso a la potencia inspiradora de los líderes, el alto desempeño de los equipos y el bienestar de su gente. Comencé este blog con la idea de compartir las últimas noticias sobre los proyectos en los que estábamos haciendo nuestro aporte de valor. Con el tiempo fui sumando otras áreas de interés sobre los desafíos del desarrollo organizacional: Tendencias, Reflexiones, Soluciones, Inspiraciones, Encuestas… Te invito a explorar estas páginas y a dejar tus comentarios. Y ahora, te cuento algunas cosas sobre mi. Hace 20 años que participo en el diseño y entrega de soluciones innovadoras y altamente efectivas a los desafíos particulares de desarrollo organizacional que enfrentan nuestros clientes con foco en los valores humanos. En esta área, trabajé durante varios años junto a Fredy Kofman, como consultor asociado de Leading Learning Communities. Sumé mi aporte a 450 proyectos con 17.000 ejecutivos de unas 120 empresas, en Argentina, Chile, Perú, Colombia, Costa Rica, Panamá, México y Brasil, para Procter&Gamble, Oracle, Pan American Energy, Bimbo, Citibank, Lilly, Chandon, Coca-Cola, Microsoft, Reuters, American Express, HSBC, Quilmes, EDS, YPF y Philips, entre otras.
Las áreas en las que me especializo son:
Coaching ejecutivo.
Liderazgo.
Self-management.
Desempeño de equipos.
Clima laboral.
Alineamiento estratégico.
Excelencia cultural.
Me recibí de ingeniero en el ITBA, y realicé luego estudios de posgrado en una amplia gama de disciplinas que integro en mi trabajo: Systems Dynamics en la Sloan School of Management del MIT, filosofía y psicología, liderazgo, trabajo en equipo, coaching organizacional y facilitación experta. Soy miembro de la American Society for Traning and Development (ASTD), la Society for Human Resource Management (SHRM), la International Facilitarors Society (IFS)  y de la International Coach Federation (ICF), y mi trabajo respeta los estándares word class fijados por estas dos organizaciones. Fui el mentor y primer Director Académico del Master en Coaching Organizacional de la USAL y entre mis desarrollos más recientes se encuentran:
MCIO (Modelo de Mejora de Clima Interno Organizacional)
MCLE (Modelo de Medición de Comportamientos de Liderazgo Efectivo)
PCL E-Learning (Programa de Coaching para Managers modalidad Blend Learning)
Vivo con mi esposa Martina, mi hija Camila y cinco perros, en Argentina, Pacheco, al  norte del Gran Buenos Aires. Me interesan la música (intento tocar la guitarra eléctrica), el cine, la filosofía y todo lo vinculado a la plena actualización de la humanidad.
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