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giovedì 3 novembre 2011

Il libro del giorno: "Manuale d'Intelligence" di Antonella Colonna Vilasi (Città del Sole Edizioni)






















L’intelligence. Questa sconosciuta..... - È uscito per i tipi di Città del Sole Edizioni l'interessante volume "Manuale d'Intelligence", primo manuale dedicato all'argomento scritto al femminile. Si tratta di un testo indirizzato non solo agli addetti ai lavori ma soprattutto a chiunque desideri capire come funziona l'Intelligence. Manuale di Intelligence: è un testo fondamentale che analizza le finalità dell'Intelligence nelle moderne democrazie occidentali. Tratta il processo e la selezione delle informazioni utili al decisore finale. L'introduzione è a cura di Stefano Folli, e la prefazione del Direttore dei Servizi Esterni Francesi (DGSE). Un'intervista all'ex Direttore dell'Ufficio Analisi dell'AISI completa l'opera.

Servizi segreti e sicurezza dello stato - È opinione largamente condivisa che i servizi d’intelligence siano sinonimo di mistero, di operazioni oscure messe in pratica dai potenti del mondo che, come in un teatrino dei burattini, muovono i fili per manipolare le sorti del mondo. Sono richiamati alla memoria periodi politicamente bui della recente storia italiana durante i quali la raccolta d’informazioni e ciò che viene comunemente chiamato spionaggio erano utilizzati a fini politici. Oppure, in una società multiculturale e multietnica come quella odierna, si ritiene siano indispensabili per prevenire qualsiasi forma di terrorismo. La sicurezza dello stato è, dunque, indispensabile soprattutto negli anni duemila, dove le nuove forme di terrorismo espongono il mondo a nuovi rischi e pericoli. Ma dietro il lavoro dei servizi d’intelligence c’è un mondo complesso, un volume indefinito d’informazioni da raccogliere, analizzare e selezionare.
Per demolire l'aura negativa che caratterizza l’intelligence bisogna eliminare tante scorie pseudo-ideologiche e far comprendere quanto siano importanti le funzioni che un servizio bene organizzato ed efficiente può svolgere a favore della collettività. Fare a meno dell’intelligence non si può, in un mondo in cui persino gli Stati faticano a sopravvivere alle nuove minacce che li incalzano.
Prima di tutto bisogna tornare alla definizione, non sempre scontata, del termine inglese “intelligence” che traducendolo letteralmente in italiano, significa “intelligenza” nell’accezione di raccolta d’informazioni utili, o “spionaggio” espressione che però induce a pensare a una funzione illegale o immorale dei servizi segreti, oltre che a imprese stile James Bonde. La traduzione del termine inglese non è, quindi, la migliore possibile in quanto esprime gli aspetti più che altro negativi delle attività di sicurezza. Volendo fornire una spiegazione che sia la più oggettiva possibile del termine intelligence, potremmo definirla come “l’insieme delle attività finalizzate all’acquisizione d’informazioni rilevanti per la sicurezza dello Stato”, sia che la si voglia intendere come una branca dell’attività governativa, sia che la si intenda come uno specifico campo di studio accademico che si occupa di rapporti internazionali, di politica estera e di sicurezza nazionale. Ma considerando l’aura di mistero e complotto che ruota intorno a questa tematica è facile comprendere quanto sia poco conosciuta dai cittadini e, se da un lato manca la comunicazione istituzionale da parte degli organismi dei servizi segreti, dall’altro è scarso o totalmente assente l’interesse dell’opinione pubblica verso i temi della sicurezza nazionale.
In un mondo come quello odierno, globalizzato, multiculturale, multietnico e in continua evoluzione gli stati si trovano ad affrontare sempre nuove minacce: alla sicurezza del territorio, alla stabilità dello stato, agli interessi nazionali. E anche il modo di perseguire la sicurezza è cambiato. I meccanismi che regolano le azioni d’intelligence sono paragonabili a quelli di qualsiasi altra scienza: viene privilegiato il metodo scientifico al fine di prevedere il futuro tramite lo studio minuzioso del materiale raccolto e l’ambiente circostante. L’analisi d’intelligence inizia con i dati, ma è finalizzata a formulare previsioni. L’intelligence, insomma, è funzionale all’attività di previsione che, a sua volta, è preliminare all’attività di pianificazione. Anzi, si può sostenere che non si ha intelligence senza previsione, e previsione senza intelligence. Fondamentali sono tre fasi principali secondo le quali s’articola tutto il processo: fase della descrizione, fase della spiegazione e fase della previsione.
Le nuove frontiere dell’intelligence -  Il panorama economico, politico, sociale e culturale mondiale, dopo il 1989 con la caduta del muro di Berlino, è completamente mutato con un conseguente rimodellamento delle attività dell’intelligence. Il bipolarismo, che vedeva la contrapposizione delle due super potenze Urss e Usa, ha lasciato spazio al multipolarismo con l’avanzata sulla scena di nuovi stati che fino ad allora avevano orbitato intorno a uno dei due protagonisti. A ciò si sono aggiunte nuove tensioni etniche e razziali che hanno alimentato ideologie terroristiche e d’odio verso l’Occidente sfociate nell’attacco alle Torri Gemelle di New York. Gli avvenimenti che hanno segnato gli anni tra il 1989 ed il 1991 hanno modificato il precedente scenario di riferimento internazionale: le situazioni tipiche di un sistema bipolare, gli interessi nazionali, le minacce e i fattori di rischio interagenti sulla sicurezza dello Stato sono crollati per subire una completa metamorfosi in riferimento ai nuovi rapporti del multipolarismo. Conseguentemente le attività d’intelligence hanno dovuto adeguarsi ed adattarsi.
Nella nostra epoca incentrata sulla rivoluzione digitale, gli organismi d’intelligence devono essere in grado d’affrontare nuove sfide incentrate soprattutto sullo sviluppo e sulla gestione dell'immensa mole di informazioni in loro possesso.

Lunedì 7 Novembre 2011 presso Cibus Mazzini in  Via Lamarmora, 4 - Lecce alle ore 19.30la scrittrice Antonella Colonna Vilasi presenta il suo libro "Manuale d'Intelligence" (Città del Sole Edizioni). Presenterà l'Autrice il giudice Salvatore Cosentino Modera il dott. Gianluca Pasca (Presidente dell’ass. Kalos Manfredi Pasca)



OGGI MANGIO DA … N. 56: RESTAURANG MISTRAL. Chef Fredrik Andersson
















“Stora skördemånaden på Mistral - Som vanligt så här års har vi den bördiga sörmländska jorden att tacka för att november lovar något  alldeles extra på Mistral. Nu fyller vi pannor, grytor och tallrikar med svamp, lamm, vilt, anka, pumpa  och nyskördade grönsaker. Boka bord medan hösten är som vackrast här i vår Enskedeidyll.  Se hur bladen på de vackra majestätiska träden skiftar i kapp med naturen i varje rätt.  Njut av lugnet och smakerna! Välkomna.
Råvaran regerar! - Mistral är en värld av naturliga smaker. Vår matlagningsfilosofi bygger på att få ut det yppersta av varje  säsongs råvara. Tillsammans med lokala odlare, småskaliga uppfödare, biodynamiska vinmakare och nyskapande konsthantverkare söker vi hela tiden det nära och äkta. Genom var och ens personliga uttryck vill vi plöja en ny fåra inom modern ekologisk gastronomi.   "Min mat är alltid ren, ärlig, utforskande och i konstant rörelse. Ett sätt att förhålla mig,  att finna min verkliga plats. Svävande mellan det logiska och det instinktiva, mellan det enkla och det komplexa,  mellan det eftertänksamma och det impulsiva. Jag vill beskriva min mat som lika självklar som motsägelsefull.  Traditionell och samtidigt progressiv. Lika expressiv som introvert." (Fredrik Andersson, Mistral)

Restaurang Mistral, Sockenvägen 529, Enskededalen (Barnvagnsfabrikens förra lokaler).   tisdag – lördag från kl. 18.  Bordsbeställning


HIGH























“DESIGN, QUALITY AND UTILITY ARE THE THREE CORE BRAND VALUES CITED BY HIGH’S BRITISH DESIGNER FASHION, “MODERN COUTURIER“ CLAIRE CAMPBELL, WHO IS RECOGNIZED AS A LEADING CREATIVE TALENT IN CONTEMPORARY CLOTHING DESIGN. A BREATH OF FRESH AIR IN TODAY’S FASHION SCENE, HIGH AIMS TO CREATE CONTEMPORARY CLASSICS OVER TRANSIENT FASHION, AND CLOTHING DESIGN FOR EVERYDAY USE OVER OCCASIONAL WEAR. AS CLAIRE CAMPBELL SAYS “THE WOMEN'S CLOTHING AND ACCESSORY COLLECTIONS DESIGNED FOR HIGH EXUDE A QUIET ELEGANCE AND WEALTH OF TRADITION THAT IS COMMUNICATED WHEN CLOTHES WORK AND BECOME PART OF A PERSONS LIFE“.
THE STARTING POINT OF THESE MULTI-PURPOSE, FUNCTIONAL CLOTHES AND ACCESSORIES IS A GREAT RESPECT FOR TRADITION AND CRAFTSMANSHIP, FOR BEAUTY BORN OF UTILITY. LOOKING BACK TO ORIGINAL, HAND-STITCHED, SOFT-WEARING FASHION CLOTHING, THE HIGH COLLECTIONS TURN CLOTHING ESSENTIALS INTO CONTEMPORARY CLASSICS FOR EVERYDAY. CLAIRE CAMPBELL HAS AIMED TO CREATE FUNCTIONAL YET SOPHISTICATED EVERYDAY COUTURE GARMENTS WITH A HUMAN TOUCH; CLOTHING MODELLED BY HAND, WITH ATTENTION TO DETAIL.
“WE USE GOOD QUALITY INGREDIENTS TO MAKE CLOTHES PEOPLE WILL WANT TO WEAR AND USE”, SAYS CAMPBELL, “LIKE BESPOKE CLOTHING FOR EVERYONE“.
BOTH THE TAILORED LINE, HIGH, AND THE CASUAL LINE, HIGH USE, EMBODY THE BRAND’S GUIDING PRINCIPLES OF HIGH DESIGN, HIGH UTILITY AND HIGH QUALITY.
“TODAY, THE EDGES ARE BLURRED BETWEEN CASUAL CLOTHING AND FORMAL DRESSING. THERE ARE NO LONGER ANY RULES TO LIMIT THESE TWO CATEGORIES FROM BEING COMBINED AND THIS IS THE ESSENCE OF CONTEMPORARY DRESSING“, EXPLAINS CLAIRE CAMPBELL.
HIGH IS A BRAND WITH A STRONG IDENTITY, THAT WILL RESIST THE VAGARIES OF PASSING FASHION.
WITH ITS LIGHTNESS OF TOUCH, HIGH IS A NEW AND ORIGINAL EXPRESSION OF CONTEMPORARY CASUAL CHIC."



Come Uscire Fuori dal Corpo di William Buhlman (Macroedizioni)


Come uscire fuori dal
corpo Buono



Esplorare altri mondi e dimensioni. Esperienze extracorporee da uno dei maggiori esperti del paranormale. Un'opera veramente completa che contiene quaranta nuove tecniche e un'infinità di informazioni per esplorare senza paure e limitazioni l'universo invisibile. William Buhlman spiega chiaramente che cos'è l'inferno, da chi è stato creato e come fare per distaccarsi definitivamente da questo pianeta uscendo dalla ruota della reincarnazione. Con l'aiuto di questo testo ognuno potrà liberarsi dei propri limiti fisici e mentali, imparare a contattare i propri cari scomparsi, oltrepassare la propria comprensione limitata della morte, ottenere la guarigione fisica e una maggiore consapevolezza. Apprenderete come guidare i morti in realtà vibratorie più elevate e come sperimentare la vostra vera essenza, facendo viaggi con la vostra coscienza all'interno del suo nucleo. Contiene, inoltre, racconti avvincenti di esperienze extracorporee basati su testimonianze di adulti e bambini provenienti da ogni parte del mondo.



THE FRONT PAGE

















“Siamo due vecchi arnesi della politica e della comunicazione; ne abbiamo viste tante e qualcuna l’abbiamo anche fatta. Quando ci siamo ritrovati, ci siamo chiesti come mai in Italia l’informazione politica sia diventata (quasi solo) pettegolezzo e propaganda. TheFrontPage nasce dalla convinzione che una buona informazione politica faccia bene non soltanto ai cittadini, ma prima di tutto alla politica. Abbiamo così coinvolto alcuni giornalisti molto informati per aprire un sito dedicato all’approfondimento, all’analisi, al contesto e agli scenari della politica italiana. TheFrontPage è completamente gratuito, e nessuno di noi riceve un compenso. I collaboratori, che si firmano con uno pseudonimo, scrivono in piena libertà. La responsabilità di ciò che si pubblica è in ogni caso nostra.” (Fabrizio Rondolino e Claudio Velardi)



mercoledì 2 novembre 2011

GQ n. 51: CAROLINE SALVIA … SEXY STYLE!



Il libro del giorno: SHANGHAI DEVIL N.1 (SERGIO BONELLI EDITORE)






















Ugo Pastore giunge a Shanghai nel 1897 per aiutare suo padre Enea, rappresentante della compagnia commerciale Caput Mundi. Sensibile com'è alle ingiustizie, si rende subito conto che le potenze occidentali tengono comportamenti vessatori nei confronti della popolazione locale. Fa amicizia con un giovane attore, Ha Ojie, che lo accompagna al bordello di Madame Niang, dove conosce Meifong, una prostituta tenera e inesperta, restandone molto attratto. La strada di Ugo, però, si incrocia con quella del losco Burke, un trafficante inglese che commercia in oppio: quanto quest'ultimo aggredisce Meifong, Ugo decide di fargliela pagare e indossa nuovamente la sua maschera d'argento. È il battesimo del fuoco di un misterioso giustiziere solitario, a cui i giornali inglesi danno il nome di Shanghai Devil!

Shanghai Devil n. 1, mensile
Il trafficante d'oppio
Soggetto e sceneggiatura: Gianfranco Manfredi
Disegni: Massimo Rotundo
Copertina: Corrado Mastantuono

OGGI MANGIO DA … N. 55: DEJONKMAN – sandra e fillip (Maalsesteenweg 438 Bruges Sint-Kruis)


















Filip Claeys kookte jarenlang aan de zijde van Sergio Herman van Oud Sluis, algemeen erkend als een van de creatiefste koks ter wereld. Zijn echtgenote Sandra werkte er verscheidene jaren in de zaal. Beiden beslisten om een eethuis over te nemen: De Jonkman, een vertrouwd adres in Brugge en omgeving. Niet alleen de omgeving is er prachtig, ook de eigen tuin is een juweeltje. Deze groene oase brengt de gastronoom meteen in de juiste stemming, zodra hij de private parking oprijdt. In de zomer zijn de tuin en de buitenterrassen een gedroomde plek om in alle rust te genieten van het aperitief en de maaltijd. In de eigentijdse keuken primeert het produkt en  de natuurlijke smaak . Dat versheid hierbij een must is, spreekt voor zich en dus wordt er enkel met seizoensproducten gewerkt uit eigen streek.  De chef houdt van eenvoud, van kwaliteitsproducten gebracht zoals ze zijn: gewoon lekker. Wat eens het jachthuis van het eertijds roemrijke kasteel Van Male was, is vandaag een van de meest gerenommeerde culinaire tempels uit de regio. De Jonkman heeft 1 Michelinster verworven en staat met 17/20 genoteerd in de Gault&Millau.
FILIP CLAEYS - Na de hotelschool, eerst Ter Duinen en dan Ter Groene Poorte kon Filip zich jarenlang bekwamen in drie superieure restaurants.  Zijn eerste baan na de hotelschool was bij Stefaan Buyens van Le Fox, De Panne waar hij een jaar bleef.  Dan maakte hij zes jaar deel uit van de keukenploeg van Geert Van Hecke in De Karmeliet in Brugge waar hij afzwaaide als souschef.  In die functie begon hij bij Sergio Herman van Oud Sluis waar Sandra in de zaal werkte.  Vijf jaar later, in 2006, was de tijd rijp voor hun eigen restaurant, waar Filip verder werkt aan de ontwikkeling van z’n persoonlijke stijl.


GUCCI






















Nel 1921, Guccio Gucci fonda un'azienda specializzata in prodotti in pelle e un piccolo negozio di valigeria nella nativa Firenze. Anche se la sua visione del marchio trae ispirazione da Londra e dal gusto raffinato della nobiltà inglese che aveva potuto conoscere quando lavorava all'Hotel Savoy, il suo obiettivo al ritorno in patria è unire questa elegante sensibilità alla maestria unica della natia Italia. In particolare, alla maestria degli artigiani toscani.  In pochi anni, il marchio ottiene un tale successo che i sofisticati clienti di livello internazionale in vacanza a Firenze affollano la bottega Gucci in cerca delle collezioni di borse, bauli, guanti, scarpe e cinture ispirate al mondo equestre. Molti dei clienti italiani di Guccio sono aristocratici del luogo con l'hobby dell'ippica e le loro richieste di abbigliamento da equitazione spingono Gucci a sviluppare la sua esclusiva icona del morsetto: un simbolo intramontabile della casa di moda e della sua estetica sempre più innovativa.
Trovatosi ad affrontare la carenza di materiali provenienti dall'estero durante i difficili anni della dittatura fascista in Italia, Gucci comincia a sperimentare materiali atipici per il lusso, come canapa, lino e iuta. Una delle più geniali innovazioni dei suoi artigiani è brunire delle canne per creare il manico della nuova Borsa Bamboo, la cui curvatura laterale è ispirata alla forma della sella. Ingegnoso esempio del motto “la necessità è la madre delle invenzioni”, la Borsa Bamboo diviene la prima di molti prodotti simbolo di Gucci. Amatissima da nobili e celebrità, la borsa con il manico brunito è un prodotto molto ricercato ancora oggi. Negli anni '50, Gucci trova ancora ispirazione nel mondo equestre con il suo inconfondibile nastro a trama verde-rosso-verde, che riprende il tradizionale sottopancia della sella. Il nastro ottiene un successo immediato e diventa un marchio di fabbrica immediatamente riconoscibile. Con l'apertura di negozi a Milano e New York, Gucci comincia a costruire la sua presenza globale come simbolo del lusso moderno. Alla scomparsa di Guccio Gucci nel 1953, i suoi figli Aldo, Vasco, Ugo e Rodolfo ereditano l'attività. I prodotti Gucci si affermano rapidamente per il design senza tempo e sono amati da star del cinema e personalità note per la loro eleganza nel mondo del jet set. Jackie Kennedy indossa la borsa a tracolla Gucci, oggi conosciuta come Jackie O. Liz Taylor, Peter Sellers e Samuel Beckett sfoggiano la borsa Hobo, non strutturata e unisex. Il classico mocassino Gucci con il dettaglio del morsetto entra a far parte della collezione permanente dell'Istituto del Costume del Metropolitan Museum of Art di New York. I prodotti Gucci si affermano rapidamente per il design senza tempo e sono amati da star del cinema e personalità note per la loro eleganza nel mondo del jet set. Jackie Kennedy indossa la borsa a tracolla Gucci, oggi conosciuta come Jackie O. Liz Taylor, Peter Sellers e Samuel Beckett sfoggiano la borsa Hobo, non strutturata e unisex. Il classico mocassino Gucci con il dettaglio del morsetto entra a far parte della collezione permanente dell'Istituto del Costume del Metropolitan Museum of Art di New York. Gucci risponde ad una richiesta personale di Grace Kelly con la creazione dell'ora famosa sciarpa in seta a motivi Flora per la principessa di Monaco. A metà degli anni '60, Gucci adotta il leggendario logo con le due G incrociate, creando un altro simbolo del fascino Gucci. Gucci continua ad espandersi all'estero aprendo negozi a Londra, Palm Beach, Parigi e Beverly Hills. Gucci prosegue la sua espansione globale e realizza le originali aspirazioni di Aldo, puntando all'Estremo Oriente. Vengono aperti punti vendita a Tokyo e Hong Kong. La società sviluppa le sue prime collezioni prêt-à-porter, che comprendono le camicie stampate con il motivo GG o le giacche con il medesimo logo sui bottoni e con guarnizioni di pelliccia. Il marchio diventa famoso per la sua combinazione unica di audacia innovativa e leggendaria qualità e artigianalità italiana. Le icone Gucci vengono reinventate in nuove forme e colori - marchiando la pelle con il logo GG - usando materiali sempre più di lusso, per esempio nei giacconi di coccodrillo per bambini con fermagli in argento a forma di testa di serpente. Nel 1977, la sua notorietà a Beverly Hills viene rinnovata grazie ad una Gucci Gallery privata, dove alcuni VIP privilegiati come Rita Hayworth e Michael Caine possono dare un'occhiata a borse da 10.000 dollari con catenella rimovibile in oro e diamanti o a copriletti in volpe platinata. Nel 1981, Gucci organizza la sua prima sfilata di moda a Firenze. Nel 1982, Gucci diventa una società per azioni, la cui guida passa al figlio di Rodolfo, Maurizio Gucci, che detiene il 50% delle azioni. Nel 1987, Investcorp, una società d'investimento con sede nel Bahrein, comincia ad acquisire Gucci, completando l'acquisto di tutte le azioni societarie all'inizio degli anni '90. Gucci ritrova la sua notorietà mondiale grazie alla straordinaria unione di tradizione e innovazione. Nel 1994, Tom Ford diventa direttore creativo di Gucci ed infonde nel marchio di lusso uno spirito audace e provocatorio che viene apprezzato dalle celebrità e dal mondo della moda. I tacchi a spillo e gli abiti in jersey di seta con inserti a vista e dettagli in metallo diventano immediatamente icone dell'inconfondibile stile glamour di Ford. Nel 1995, Domenico De Sole viene nominato Amministratore Delegato e Gucci compie la grande trasformazione, diventando definitivamente una società quotata in borsa. Gucci viene nominata "Società europea del 1998" dalla Federazione della Stampa Economica Europea per le sue performance economiche e finanziarie, per la sua visione strategica e per la qualità della sua gestione. Nel 1999, Gucci stringe un'alleanza strategica con Pinault-Printemps-Redoute, passando da società ad unico marchio a gruppo di prodotti di lusso multibrand. Gucci ha raggiunto uno straordinario successo mondiale ed è considerato uno dei marchi di lusso più desiderati al mondo (Nielsen company, 2007). Frida Giannini, già Direttore Creativo degli accessori, nel 2006 viene nominata unico Direttore Creativo. Studiando la ricca tradizione di Gucci e la sua incomparabile capacità artigianale, Frida ha dato vita ad una visione unica per Gucci, che coniuga passato e presente, storia e modernità. Le icone più note delle casa vengono reinventate in un nuovo stile: tra di esse Flora, La Pelle Guccissima, la New Jackie e la Nuova Bamboo, e la vocazione per l'innovazione della casa accelera sotto la guida di Frida Giannini. Gucci continua nel rafforzamento dei valori sui quali ha costruito la propria reputazione in quasi 90 anni di storia: esclusività, qualità, made in Italy, artigianalità italiana e autorità nel campo della moda. Unica nel suo settore di riferimento, Gucci è in grado di rivendicare un posizionamento che bilancia perfettamente modernità e tradizione, innovazione e artigianalità, trendsetting e sofisticazione. All’inizio del nuovo decennio, il marchio fiorentino ha presentato due importanti progetti, uniti dalla comune filosofia di rispetto e attenzione verso il prossimo, valori – questi – che da sempre fanno parte del DNA di Gucci e dei suoi dipendenti. Tali progetti sono un programma di iniziative eco-friendly per la progressiva riduzione dell’impatto delle attività dell’azienda sull’ambiente, e il lancio della prima collezione Gucci per bambini, che rafforza ulteriormente l’impegno del marchio per la qualità assoluta e il rigoroso made in Italy.




ESP – I POTERI EXTRASENSORIALI DI DOROTHY SPENCE LAUER (MACRO EDIZIONI)


ESP - Come Usare i Tuoi
Poteri Extrasensoriali Buono


Telepatia, chiaroveggenza, precognizione sono stati classificati come fenomeni della percezione extrasensoriale (ESP) in quanto danno luogo all’acquisizione di informazioni, non tramite gli organi di senso noti ma per vie anomale o sconosciute al mondo scientifico. L’autrice, che sin dall’infanzia è stata conscia dei propri poteri, sostiene che come lei ogni individuo li possiede, è in grado di utilizzarli coscientemente e, tramite essi, può ottenere qualsiasi cosa desideri. Qualsiasi.Il libro non è solo una descrizione della vita straordinaria di una persona eccezionalmente dotata, capace di leggere il pensiero altrui o di prevedere gli eventi, ma è soprattutto un’agevole guida alla portata di chiunque voglia conoscere e mettere in pratica i poteri ESP. Con accuratezza e serietà infatti Dorothy Spence Lauer conduce gentilmente il lettore attraverso i procedimenti da lei sviluppati in oltre 35 anni di pratica. Esempi e aneddoti tratti dalla sua esperienza favoriscono la comprensione delle possibilità insite nei poteri ESP, mentre chiari e semplici esercizi permettono di acquisire familiarità con essi, fino a padroneggiarli. L’uso consapevole dei poteri extrasensoriali porta l’uomo alla libertà dalle malattie e dalle paure, alla comprensione del valore del pensiero positivo, al raggiungimento di quegli obiettivi a cui aspira dalla notte dei tempi: pace interiore, autorealizzazione, ricchezza affettiva e materiale. E al loro sereno godimento. Tutti possono avere ciò che desiderano dalla vita. Io non sono speciale: tutti hanno i poteri che ho io. L’unica differenza è che io ho imparato ad usarli. Dorothy Spence Lauer

NICHI VENDOLA


















“Sono nato a Bari il 26 Agosto 1958, in una famiglia cattolica e comunista. Penultimo di due fratelli e una sorella. A casa mia, a Terlizzi, c’erano due grandi ritratti, uno accanto all’altro: Yuri Gagarin e Giovanni XXIII; ai miei genitori venne spontaneo trasformare il nome del santo patrono di Bari, Nicola, in quello dell’allora capo dell’Urss Nikita Kruscev. Già all’asilo tutti mi chiamavano Nichi.
La politica, il comunismo, l’ho incontrato con mio padre e mio zio, quando avevo i calzoni corti, tra i braccianti e i vecchi compagni di Terlizzi. Da piccolo mi piaceva disegnare e scrivere, divoravo libri che prendevo in prestito in biblioteca, ma non accadeva lo stesso per la musica, che già allora adoravo, perché non avevo il giradischi. Ho frequentato il liceo scientifico e, pur amando lo studio, ho scoperto il lavoro da giovanissimo. D’estate facevo il cameriere e d’inverno vendevo libri. Durante l’università facevo il correttore di bozze per la casa editrice De Donato che, in cambio, non mi dava soldi ma libri. Quando, alla fine del liceo, sono riuscito a comprarmi le opere complete di Pavese e di Brecht mi sono sentito davvero ricco. Mi sono laureato in Lettere e Filosofia all’Università di Bari con una tesi su Pier Paolo Pasolini. Il mio ambiente è stata una culla cattolica. Il cattolicesimo è un pezzo di Mezzogiorno che in Puglia diventa cifra di identità popolare, con una forte connotazione comunitaria, con le forme della sua pietà sempre al limite tra sacro e profano. La religiosità come dono e abbandono e dunque conversione, la religiosità inquieta, grondante di domande, esigente, capace di smarrirsi continuamente mi verrà sollecitata nel corso degli anni ’80 da Don Tonino Bello. Nel 1972 mi sono iscritto alla Federazione dei Giovani Comunisti, di cui sono stato membro dal 1985 al 1988. Nel 1990 sono entrato a far parte del Comitato Centrale del Partito Comunista Italiano, per me una scuola di intelligenze, una palestra della passione temperata dalla cultura. Un luogo di personalità severe o stravaganti ma tutte convocate a una specie di Olimpo del dibattito culturale. Al suo scioglimento, a caldo, scrissi “Non capisco e non mi adeguo”. Sono tra i fondatori del Partito della Rifondazione Comunista: il Prc è stato una mescolanza di passioni e di storie, un contenitore caotico, eppure necessario. L’unico punto di resistenza rispetto all’omologazione della sinistra storica sul terreno del pensiero unico del mercato. Con tanti e tante, sono stato fondatore dell’Arcigay Nazionale e promotore della Lila. L’omosessualità è un pezzo del mio scisma dalle “due chiese”, dalla chiesa comunista e dalla chiesa cattolica. Raccontava il nocciolo duro della mia dignità e libertà e ha rappresentato lo spazio di autonomia dalle mie fedi, o insieme di verifica delle mie fedi. Pensate come cambiano le cose: ho scritto su “La città futura” di Adornato. Poi su Rinascita e per alcuni anni, su Liberazione, ho curato la rubrica “Il dito nell’occhio”. Ho scritto alcuni libri: Prima della battaglia, Soggetti smarriti, Il mondo capovolto, Lamento in morte di Carlo Giuliani, Ultimo mare. Ho recitato in un cd di musica jazz versi di Rocco Scotellaro e poi, di recente, una piccola parte in un film pugliese “Focaccia blues”. Ho partecipato a diverse missioni internazionali, dal Tagikistan alla Colombia, dalla Bosnia al Guatemala. Sono stato eletto alla Camera dei Deputati, per la prima volta, nel 1992 e rieletto nel 1994, nel 1996 e nel 2001. Nell’XI Legislatura ho fatto parte della Commissione Cultura, Scienze ed Istruzione. Nella XII Legislatura della Commissione Giustizia e sono stato nominato Segretario della Commissione Parlamentare Antimafia, di cui nella XIII Legislatura, divento Vicepresidente. Dal 2001 al 2005 ho fatto parte della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, oltre che della stessa Commissione Parlamentare Antimafia. Nel gennaio del 2005 ho vinto le primarie con cui si sceglieva il candidato del centrosinistra alle consultazioni regionali del 3 e 4 Aprile 2005, in cui poi stato eletto Presidente della Regione Puglia. Da allora ho un anello al pollice, regalatomi da un pescatore di Mola di Bari, era la fede di sua madre. Rappresenta per me una specie di matrimonio con il popolo. Oltre a presiedere la Giunta Regionale, ho la delega al Coordinamento della Politica Estera, ai Rapporti Istituzionali, agli Enti Locali e al Decentramento, agli Affari Legali, al Legislativo e alla Protezione Civile. A gennaio del 2009 ho lasciato il Partito della Rifondazione Comunista e con tante e tanti ho dato vita al Movimento per la Sinistra per ricostruire una sinistra curiosa del mondo che cambia, all’altezza delle sfide del tempo presente, capace di stare nella realtà, di conoscere i territori e i luoghi di lavoro. Il 24 gennaio 2010 ho vinto le primarie con cui i cittadini pugliesi hanno scelto il candidato per il centrosinistra alle elezioni regionali di marzo. Il 29 marzo 2010 sono stato rieletto Presidente della Regione Puglia. Dal 24 ottobre 2010 sono il Presidente di Sinistra Ecologia Libertà.
Ci sono sempre due vocazioni in me. Il Nichi Vendola ludico, anarchico, infantile, narcisista. E quello instancabile, organizzatore, sorvegliato speciale delle sue stesse passioni, investito dei suoi doveri pubblici. Che è capace di piegare la sua indole e di scommettere le scommesse più paradossali della sua vita."


martedì 1 novembre 2011

GQ n. 50: ILARY BLASI …E’ TEMPO DI ILARI!


Il libro del giorno: L’ammutinamento dell’Elsinore di Jack London (edizione integrale per Mattioli 1885). Traduzione e cura di Livio Crescenzi e Silvia Zamagni.




















Ormai fuori catalogo e qui riproposto nella sua versione integrale, ecco che per Mattioli 1885 esce “L’ammutinamento dell’Elsinore di Jack London.  È uno dei libri meno conosciuti ma più belli e completi di London. Ha il passo e la forza del mistero narrativo che scava nella psicologia e nella dinamica degli avvenimenti, a loro volta capaci di farsi tutt’uno con l’ambiente naturale. London ci riporta al Gordon Pym di Edgar Allan Poe, per le atmosfere e la potenza della scrittura. Un libro imprescindibile “ (Davide Sapienza).
Partito da Baltimora e diretto a Seattle, lungo la difficile rotta di Capo Horn, a bordo di un equipaggio costituito da un’accozzaglia di uomini d’ogni risma, creature sbandate e fuori di testa, assassini e rifiuti umani intossicati di whisky, tenuti insieme solo dall’inflessibile brutalità del vecchio secondo. Ma, a bordo, anche due inconsueti passeggeri: un giovane scrittore annoiato dalla vita e del suo stesso grande successo e la giovane figlia del capitano West. Sullo sfondo il gelido mare, tempestoso e spietato, e le insopportabili condizioni di vita a bordo, la cui tensione sfocerà in un ammutinamento che non risparmierà nessuna crudeltà.



OGGI MANGIO DA … N. 54: TIM RAUE RESTAURANT (rudi-dutschke-str. 26 10969 – Berlin)





















“Wer will, was er muss, ist frei... ...so lautet unser Leitgedanke. Ein Gedanke, der uns geprägt hat und uns jeden. Tag antreibt. Er ist die Basis für unser Schaffen und hat uns daher auch zu unserem
Logo geführt, dem - KOLIBRI -
Mit dem Kolibri verbinden wir Aspekte wie Kreativität, Einzigartigkeit und Freiheit. Attribute, die gleichermaßen die Gestaltung unseres Restaurants als auch unsere Küche und unseren Service inspirieren. Für unsere Gäste bedeutet das, dass wir unserer Stilistik treu bleiben und eine asiatisch inspirierte Küche servieren, die als Verbindung der japanischen Produktperfektion, der thailändischen Aromatik und der chinesischen Küchenphilosophie charakterisiert werden kann. Unser Service ist ebenso charmant wie professionell und empfängt unsere Gäste in einem betont schlichten Ambiente, das von der urbanen Atmosphäre der Großstadt Berlin geprägt ist.”



GIUSEPPE ZANOTTI






















 
Giuseppe Zanotti è originario di una piccola città a pochi km dalla Rimini di Fellini, nota per la sua grande tradizione calzaturiera. Nei primi anni Ottanta è un appassionato DJ e frequenta ambienti eclettici e d’avanguardia. Di lì a poco la sua istintiva propensione verso l’arte, il design e la moda lo porta a seguire con attenzione le prime sfilate di prêt-à-porter di Milano e Parigi. Ma è l’innata passione per i piedi delle donne e l’interesse per la cultura artigianale respirata nella sua città d’origine che lo spinge a fare il grande passo verso questa professione. Così abbandona cuffie e dischi per dedicarsi unicamente alla moda.
In principio inizia a collaborare con piccoli artigiani come designer free-lance e poco dopo, grazie al suo talento ed alla sua energia, arriva a lavorare per le più importanti maison di moda. Nei primi anni 90, però, sente il bisogno di creare modelli e stili senza alcuna limitazione ed arriva la svolta con l’acquisizione del calzaturificio Vicini. In questo piccolo calzaturificio sposta il proprio ufficio stile, inserisce un reparto per la creazione dei gioielli, un altro per i tacchi ed assume abili ricamatrici, puntando tutto su una formula fatta di creatività e manifattura artigianale di altissimo livello. Nella mente di Giuseppe il calzaturificio è più simile ad una sartoria fatta per soddisfare le esigenze di ogni piede di donna, non un’industria che produce in quantità calzature noiose.
La prima collezione viene presentata a New York dove I buyer da subito la apprezzano dando così fiducia a questo designer esordiente ed alle sue calzature gioiello. Il successo e la popolarità arrivano poi rapidamente, riflettendosi nella crescita dell’azienda che da pochi addetti arriva a contare di lì a poco oltre 300 abili specialisti per la produzione di calzature eleganti. Nel 2000 apre la prima boutique a Milano. Seguono New York, Parigi, Londra, Mosca, Dubai a presidio delle maggiori capitali della moda e del lusso, per un totale di circa 50 punti vendita nel mondo. Nel frattempo non ha mai interrotto la passione coltivata sin dall’inizio di vivere e lavorare al fianco dei grandi creativi della moda e tuttora collabora con marchi come Balmain, Proenza Schouler, Thakoon, Christopher Kane, Delfina Delettrez, in una sinergia di creatività e sfide dai risultati sorprendenti.
In questi anni il suo spirito non è cambiato, naïf e rock ‘n’ roll, con un occhio al passato e alla tradizione manifatturiera ed uno al futuro e alla ricerca. Le sue creazioni mantengono le ispirazioni iniziali dove arte e musica sono emozioni fondamentali da tradurre in stile per il piede. Piede che Giuseppe non vuole coprire con modelli ma adornare in omaggio alla bellezza della donna e al mondo che le gira intorno. (nella foto EVAN RACHEL WOOD per GIUSEPPE ZANOTTI)


SOGNI LUCIDI DI MARK McELROY (MACRO EDIZIONI)


Sogni Lucidi Mediocre



Grazie alle semplici tecniche illustrate in questo libro, ben presto sognare diventerà per voi un’esperienza piacevole, creativa e gratificante, e soprattutto guidata dai vostri desideri. In queste pagine l’autore vi svela – anche attraverso le esperienze dirette di alcuni sognatori – le caratteristiche del sogno lucido, quello in cui il sognatore non subisce passivamente qualunque terrore o piacere il sogno porti con sé, ma fa ciò che vuole fare, vede ciò che vuole vedere e vive ciò che vuole vivere. Attraverso il sogno lucido, il sonno potrà diventare il prolungamento della realtà ordinaria, permettendovi di migliorare la vostra personalità e la vostra vita quotidiana. Pratico e di facile comprensione, il testo è di grande interesse per tutti coloro che desiderano approfondire il mistero del sogno. Le sue pagine sono arricchite da approfondimenti sulla qualità del sonno e sui fattori che lo influenzano, sui diversi tipi di sogni, sulle tecniche per facilitarli, ricordarli e interpretarli.


DISTANTI SALUTI a cura di GIOVANNI FONTANA






















Al secolo Giovanni Fontana, di secoli ne ha un quarto e tre quarti d’anno. È  un “mezzo” tutto, per non dire un tutto niente. Nasce a Firenze (vicino a un cimitero), concepito in Toscana (davanti a un cimitero), da madre toscana e padre americano. Abitava a Roma da una vita (accanto a un cimitero), laureandosi in filologia romanza alla Sapienza (di fronte all’altro cimitero). Ora è in Palestina a provare a dare una mano al futuro, e ne racconta in un Diario. Di qui, per non fare bella figura, scrive su riviste femminili. Highlights: da bambino voleva fare il capitalista, allora imparò tutte le capitali del mondo a memoria. Le conserva tutt’ora. Conserva un po’ di fiorentinità nella pedanteria linguistica e in una laurea con la maglia di Batistuta. E conserva lo spirito di Roma: l’unico posto al mondo dove se indugi un poco allo scattare del semaforo, il camionista ti fa: «a regazzi’, piuvverde deccosì nun ce diventa…». Cosa conserverà della Palestina? La rafforzata convinzione che “rispettare una cultura” è rispettare chi comanda in quella cultura; e la brutale evidenza che neutralità e connivenza coincidono: chi non fa, falla.


I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno

I prodotti qui in vendita sono per chi cerca di più della realtà

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