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lunedì 26 settembre 2011

GQ n.15: MARTINA COLOMBARI ... PLUS!


Ciò che i dottori non dicono di Lynne McTaggart (Macro edizioni)


Ciò che i Dottori non
Dicono Da non
perdere


Esiste oggi un’insana fede nelle capacità di guarigione della medicina moderna. Il problema è che la medicina non è una scienza infallibile. E a volte, purtroppo, non è nemmeno una scienza. Lynne McTaggart è una giornalista scientifica che da vent’anni indaga limiti e rischi della medicina. Il suo obiettivo non è quello di puntare il dito contro dottori e infermieri, ma di trasformare il lettore in un consumatore consapevole anche nell’ambito della salute, in un paziente attento e informato, in grado di porre domande, fare ricerche, analizzare pro e contro di quello che gli viene suggerito ed eventualmente dire NO al proprio medico. Il libro infatti mette in guardia da terapie inutili e da cure dannose, ponendo leciti dubbi sulla medicina preventiva, che cura – o danneggia ? – un corpo sano. Dalla pressione alta al colesterolo, dal PAP Test alla TAC, dalle vaccinazioni alla cura dei denti, l’autrice analizza i più diffusi strumenti di diagnosi e terapia, rivelando quanto spesso siano infondati e inaccurati, quindi pericolosi. Dall’altra parte Ciò che i dottori non dicono informa sulle molte alternative disponibili: terapie naturali, non invasive e soprattutto rispettose delle incredibili capacità di autoguarigione del nostro organismo. Ciò che i dottori non dicono vuole farci diventare dei “consumatori” ben informati anche nell’ambito della sanità. Grazie a questo libro possiamo evitare terapie inutili e pericolose, salvarci dalla medicina “preventiva”, che ci danneggia ancora prima che ci ammaliamo, scoprire i pericoli insiti in molte prassi mediche normalmente accettate e trovare alternative sicure, provate, per la diagnosi, la prevenzione e la cura di molte malattie. Ciò che i dottori non dicono sfata una delle certezze più solide con le quali siamo cresciuti, che afferma che la medicina moderna è una scienza nobile, basata su ricerche di laboratorio, con prove e riprove accurate. Scopre, infatti, “la logica spesso tortuosa degli studi della medicina ufficiale”: le terapie vengono adottate con una base scientifica povera se non nulla; molti degli errori più gravi, dovuti alla trascuratezza nella progettazione delle ricerche, vengono tralasciati; i risultati di ricerche, che dimostrano chiaramente come alcuni farmaci possano provocare il cancro, vengono superficialmente accantonati o travisati... Troppo spesso la medicina non è una scienza, ma un sistema di credenze così radicato, così insito, che qualsiasi verità che affermi il contrario viene rifiutata come blasfema.

KOOKAÏ

















Alive and ever-evolving, KOOKAÏ has been distinguished apart for 25 years by its knit creations and visual identity. Through these collections KOOKAÏ expresses its strength and sensitivity by offering a personal and creative interpretation of current trends. This legendary fashion brand is distinguished by a deliberately accessible high-range positioning. The dynamic and reactive company shares a passion for fashion with its designers. Stylists and model-makers have created a collection that is completed by an original accessories range.
Exclusive prints, rich fabrics, fashion details and fine cuts are hallmarks of KOOKAÏ collections and attract free-thinking strong women by weaving an emotional bond to the clothing. This emotion is linked to the pleasure of creating and is conveyed by the sales teams in the “industrial chic” style boutiques.
KOOKAÏ also proposes a little girl’s collection expanded from year to year with several trendy, comfortable and slightly flirtatious styles which thrill budding fashionistas and Mummies alike!
KOOKAÏ is a subsidiary of the Vivarte group and as such complies with the ethical charter that guarantees respect for working conditions and is also committed to ecological action to respect the environment.


Il libro del giorno: Verso la montagna sacra di Colin Thubron (Ponte alle Grazie)





















Il monte Kailash è la montagna più sacra del mondo, venerata da un quinto dell'umanità. Isolato alle spalle dell'Himalaya centrale, secondo il mito sarebbe la fonte dell'universo scaturito dalle acque cosmiche e dalla mente di Brahmà. La sua vetta non è mai stata espugnata, ma per secoli pellegrini indù e buddhisti ci hanno camminato ritualmente attorno. Colin Thubron si unisce a questi pellegrini, dopo un'estenuante camminata dal Nepal, attraverso gli alti passi del Tibet, fino ai magici laghi che riposano alle pendici del Kailash. Un bellissimo diario di viaggio dal ritmo incalzante che coniuga la forza e la poesia della scrittura di Thubron con la sua capacità di mettersi in sintonia con le persone che incontra. Parla con contadini isolati e con monaci rinchiusi in monasteri decadenti; racconta storie di esilio e di eccentrici esploratori occidentali. Ma Verso la montagna sacra custodisce un'ulteriore dimensione: l'autore ha di recente assistito alla morte della madre. Sta compiendo un pellegrinaggio anche lui. Il suo percorso attorno alla grande montagna, venerata da una moltitudine di altri pellegrini, risveglia un paesaggio interiore di solitudine, amore e dolore, ridando vita a preziosi frammenti delle sue stesse origini.

Oggi mangio da n.19: Ristorante Il Pagliaccio a Roma















Ristorante il Pagliaccio, un angolo di pace e tranquillità nel cuore di Roma, nella cornice tipicamente capitolina di via dei Banchi Vecchi, a pochi passi da via Giulia. La cucina del Ristorante il Pagliaccio è leggera e raffinata. La creatività,il gioco dei sapori, i colori ed i contrasti si ritrovano in ogni piatto del menù. Senza però dimenticare l’esperienza della grande cucina, anzi arricchendo ogni portata con suggestioni che solo una grande tradizione può inglobare, alla ricerca di nuovi traguardi di grande qualità.. I coperti sono 28, in uno spazio ideale per creare l'atmosfera adatta ad incontri sia privati che di lavoro. Aperto a pranzo ed a cena, è gradita la prenotazione.
Il ristorante Pagliaccio nasce da un’idea di Anthony Genovese, Chef e artigiano, e di Marion Lichtle, Chef pasticcera. Anthony nasce in Francia nel 1968 da genitori italiani e frequenta la scuola alberghiera francese. Dopo aver maturato il suo talento in vari ristoranti di prestigio e lavorato in svariati paesi (Italia, Francia, Giappone, Malesia, Thailandia), approda nella costiera amalfitana, presso Palazzo Sasso, a Ravello. Dopo pochi anni riceve la prima stella Michelin della sua carriera (1999-2000). Trasferitosi poi a Roma, rende omaggio a questa città di rara bellezza, creando piatti dove unisce con maestria le sue esperienze orientali con le tradizioni classiche della cucina internazionale, compenetrandole con quella italiana.. Nel menù si percepisce sia la creatività che l'esperienza professionale, che abbraccia i due mondi, l'oriente e ll'occidente, nella perfetta fusione di sapori e profumi differenti. Ogni piatto è curato con professionalità, unita all’amore per la cucina, e la creazione risultante è una gioia per la vista e un piacere per il palato. In ogni parte dei nostri menù sono sempre presenti i contrasti e le consistenze, la creatività, il gioco dei colori e dei sapori, ma tutti come complementi essenziali di una tecnica culinaria, talvolta anche sperimentale, ma sempre proiettata alla costante ricerca di un’eccellenza nella sublime arte del cucinare.
Le dolci tentazioni... Marion Lichtle, chef Pasticcera, ha lavorato in prestigiosi ristoranti londinesi prima di approdare anche lei a Roma assieme ad Anthony, conosciuto nelle precedenti esperienze lavorative a Londra. É nata in Alsazia, ma le sue professionalità di pasticceria sono naturalmente internazionali. I suoi dessert sono prima di tutto delle emozioni ed il suo grande merito sta nel pensarli con arte e sapienza, riuscendo a trasmetterli poi in modo indimenticabile, per il loro gusto al palato assolutamente nuovo e delicato. A fine pasto, a volte, tutto può sembrare diverso, tra golosi contrasti di ingredienti morbidi e croccanti, dentro a suadenti dolcezze. Talvolta sapori di frutta si mischiano assieme a sensazioni leggere, in matematiche alchimie. La nostra tradizione, attraverso l’amore e la passione per queste piccole dolci tentazioni di profonda delicatezza e semplicità, viene degnamente rappresentata dai dessert di Marion Lichtle.



IL DISINFORMATICO DI PAOLO ATTIVISSIMO















Nato a York (Regno Unito) nel 1963. Residente a Lugano, in Svizzera. Cittadino britannico e italiano. Scrittore (dal 1994) e giornalista informatico freelance, iscritto al Sindacato Svizzero Massmedia riconosciuto dalla International Federation of Journalists (ifj.org). Conduttore della trasmissione radiofonica settimanale Il Disinformatico della Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana dal 2006. Creatore e autore del blog Il Disinformatico (disinformatico.info) dal 2002; classificato nel 2006 fra i dieci blog di lingua italiana più influenti secondo Technorati, vincitore del premio Macchianera 2008 e 2009 per il miglior blog tecnico-divulgativo di lingua italiana. Consulente per RSI, Mediaset, RAI e altre emittenti su Internet, nuove tecnologie e disinformazione nei media. Relatore a conferenze e docente di corsi su Internet, sicurezza informatica e diritti del cittadino nell'era digitale, bufale e cospirazionismi.
Traduttore e interprete tecnico-scientifico italiano-inglese. Primo utente italiano a ottenere un rimborso per Windows inutilizzato (1999). Informatica e nuove tecnologie: autore di dieci libri (fra i quali "L'acchiappavirus", "Internet per tutti" e "Da Windows a Linux") e di articoli su Internet e nuove tecnologie per riviste online (APOGEOnline, Zeus News, Punto Informatico, The Register) e per Gazzetta dello Sport, PC Magazine, Linux Magazine, Computer Idea. Consulente per RSI (Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana): Il Quotidiano, ImpulsoWeb, Millevoci, La Consulenza, Falò, Storie, Patti Chiari, Il Giardino di Albert. Consulente per La Borsa della Spesa. Cospirazionismi, bufale e pseudoscienze: Creatore e autore del Servizio Antibufala (antibufala.info) dedicato alle indagini sugli appelli, gli allarmi e le dicerie che girano in Rete, e di articoli per la rivista Scienza e Paranormale. Autore del blog La bufala delle scie chimiche. Relatore a conferenze sulle bufale mediatiche.
11 settembre: Coordinatore e coautore del blog Undicisettembre (undicisettembre.info) dedicato alle indagini di smentita delle ipotesi di complotto riguardanti gli attentati dell'11 settembre 2001 Co-traduttore del libro "11 settembre - I miti da smontare" (Terre di Mezzo, 2007). Coautore di "11/9 - La cospirazione impossibile" (Edizioni Piemme, 2007) e di "Zerobubbole Pocket" (Ilmiolibro.it e Lulu.com, 2009). Autore di articoli per Diario e Altreconomia (2006) e dei video della serie "Misteri da vendere" (2007 e 2008). Consulente di Matrix per le puntate dedicate all'argomento (Canale 5, 2006).
Luna: Collaboratore dell'Apollo Lunar Surface Journal della NASA. Coordinatore e coautore del blog Complotti Lunari (Complottilunari.info), dedicato alla divulgazione dell'esplorazione della Luna e allo sbufalamento delle tesi di messinscena riguardanti gli sbarchi umani sulla Luna. Autore dei documentari Contact Light, Moonscape e del libro "Luna? Sì, ci siamo andati!"
Astronomia: autore di articoli per Meridiana (rivista della Società Astronomica Ticinese).

fonte iconografica tratta da Massimo Polidoro


domenica 25 settembre 2011

CUSTO BARCELONA





















Custo Barcelona fue creada a principio de los años 80 por los hermanos Dalmau, Custo y David, tras un largo viaje que les llevó alrededor del mundo. En su camino descubrieron no solo nuevos paisajes sino también las más variadas manifestaciones artísticas, culturales y filosóficas. Una de las cosas que más llamó su atención fue el estilo de California, expresado en el look de los surferos que vivían en el sur del estado, así como la psicodelia de la parte norte. La innovadora moda llena de color que encontraron allí les impresionó, especialmente un estilo de camisetas que no existía en España en aquella época. Usando esto como punto de partida, la marca se lanzó bajo el nombre de Custo Line. Los hermanos Dalmau empezaron a trabajar aprendiendo todo lo posible sobre técnicas de impresión y sus acabados, con una particular atención al área del diseño gráfico, en la que se sentían especialmente cómodos. Con el tiempo, la investigación en el uso del color y los estampados se convirtió en innovación, audacia y sofisticación. Algo más tarde, las camisetas estampadas que identificaban a Custo Barcelona fueron complementadas con todo tipo de prendas como faldas, pantalones o abrigos, construyendo colecciones completas. En la actualidad, se puede decir que Custo Barcelona existe como un estilo en sí mismo que en cierta medida sugiere una manera concreta de ver la vida.


GQ n.14: Rock Shock con Morgan e Asia Argento


Oggi mangio da n.18: Ristorante Lorenzo a Forte dei Marmi

















In una Versilia famosa quanto affascinante, a Forte dei Marmi nella prestigiosa Via Carducci , esiste da oltre 30 anni un luogo di riferimento per appassionati gourmet dove, nel tempo una trattoria si è poi trasformata in un raffinato ristorante, conquistando sin dai primi anni riconoscimenti e crescendo gradualmente nei voti della critica, del pubblico e delle più prestigiose guide gastronomiche sin dal 1984. Il patron Lorenzo Viani e sua figlia Chiara, eredi di una tradizione familiare di albergatori e nipoti del omonimo grande impressionista Lorenzo Viani , hanno saputo conferire all'ormai conosciutissimo locale, classe, eleganza e buon gusto unitamente ad un servizio impeccabile in un'ambientazione speciale. L'ambiente è elegante, con arredi di pregio ed opere d'arte, senza inutili orpelli poiché ciò che conta nella filosofia del patron e il massimo confort dell'ospite, che si traduce in cura nei dettagli, grande senso di ospitalità, sobria ed elegante apparecchiatura, servizio impeccabile. Sotto la regia dello stesso Lorenzo, il tutto collabora ad alimentare la bellissima storia di questo ristorante, che si fa così luogo di cultura, del mangiare, del bere e dell'incontro. Lo staff: Lorenzo e Chiara Viani con lo Staff di sala e di cucina, Giocchino Pontrelli (Chef);  Libero Musetti e Lorenzo Giannini (Sommeliers)


Il libro del giorno: Lo scalpellino di Camilla Läckberg (Marsilio)





















Al largo di Fjällbacka, nella nassa di un pescatore a caccia di aragoste rimane impigliato il corpo senza vita di una bambina. Nei suoi polmoni ci sono tracce d'acqua dolce e sapone: qualcuno l'ha annegata in una vasca da bagno prima di gettarla in mare. Mentre Erica, mamma da poche settimane, è completamente assorbita da una neonata che tutto le offre fuorché le "gioie deliranti della maternità" che si aspettava, Patrik guida le indagini. Ma chi può aver voluto la morte della piccola Sara? Il paese è alla ricerca di un capro espiatorio, la gente bisbiglia, i conflitti nutriti negli anni si fanno più aspri: dentro le case dalle facciate perfette affiorano drammi famigliari che il tempo non ha saputo placare. Al terzo romanzo della sua serie pubblicata in trentadue paesi, Camilla Làckberg, con occhio attento agli esseri umani e alla loro psicologia, intreccia le colpe del passato agli effetti devastanti sul presente, tracciando il ritratto lacerante di una psiche femminile sfrenata, affascinante, e mostruosa.

Robopocalypse by DANIEL H. WILSON (Doubleday Books and Random House)





















Daniel H. Wilson ha conseguito un Ph.D. nel campo della robotica presso la Carnegie Mellon University. E’ autore di fanta/fiction e ha esordito con due romanzi che da subito sono stati opzionati per l'adattamento cinematografico. In un prossimo futuro, in un momento che nessuno noterà, tutta la tecnologia del mondo si rivolterà contro di noi. Assumendo la personalità propria di un ragazzo umano piuttosto timido, un'intelligenza artificiale estremamente potente conosciuta come Archos entrerà nella rete e assumerà il controllo globale delle macchine che regolano tutto, dai trasporti alle utilities, dalla difesa alla comunicazione. Nei mesi precedenti a questo evento, difetti tecnologici sporadici vengono notati da alcune persone in diverse nazioni: una madre single sconcertata dalle “minacce intelligenti” dei giocattoli della figlia, uno solitario scapolo giapponese che è “vittima” del suo robot domestico, un “unità di pacificazione” che durante un’operazione bellica va in tilt, nonostante i controlli e la straordinaria manutenzione. Una ribellione latente che scatenerà una guerra robotica totale dove gli umani si stringeranno in un unico corpo combattente. Robopocalypse guarda a un ipotetico terribile futuro con i contenuti di un gigantesco thriller apocalittico meticciando stili e nuances che vanno da Max Brooks a Isaac Asimov a Philip K. Dick. Quando ho sentito parlare di Robopocalypse, ho pensato subito a Terminator. Ma mi sbagliavo, perché il romanzo di Daniel H. Wilson attinge ad un retroterra culturale che nulla ha da invidiare ai mondi fantascientifici di un immenso regista come Steven Spielberg! Robopocalypse è un romanzo che ti fa capire quanto poi in fondo nessuno riesce a superare la bravura di un Michael Crichton, anche perché secondo me nelle sue mani Robopocalypse sarebbe diventato qualcosa di speciale. Forse anche un capolavoro. Aspettiamo dunque il film (in uscita fra un anno), e forse l'adattamento sarà di gran lunga superiore al materiale di origine ...

sabato 24 settembre 2011

The Jim Henson Company and Google partner to honor Jim Henson's 75th birthday



The Jim Henson Company has remained an established leader in family entertainment for over 50 years and is recognized worldwide as an innovator in puppetry, animatronics and digital animation. Best known as creators of the world famous Muppets, Henson has received over 50 Emmy Awards and nine Grammy Awards. Recent credits include the Emmy® nominated "Sid the Science Kid," "Dinosaur Train" "Wilson & Ditch: Digging America" and "Pajanimals." Features include "The Dark Crystal," "Labyrinth," "MirrorMask," and "Unstable Fables" and television productions include "Fraggle Rock" and the sci-fi cult series "Farscape."
With additional locations in New York and London, The Jim Henson Company is headquartered in Los Angeles on the historic Charlie Chaplin lot, complete with soundstage and postproduction facilities. Independently owned and operated by the five adult children of founder Jim Henson, the Company is also home to Jim Henson's Creature Shop™, a pre-eminent character-building and visual effects group with international film, television and advertising clients, as well as Henson Recording Studios, one of the music industry's top recording facilities known for its world-class blend of state-of-the-art and vintage equipment.
The Company's Henson Alternative brand recently launched the New York run of "Stuffed and Unstrung," a live puppet improvisational show at the Union Square Theatre

HERE

DOLCENERA POSA PER PLAYBOY

















Dolcenera, nel 2009 ha collezionato una serie piuttosto nutrita di successi, e pare proprio che il nuovo album “L’Evoluzione della specie” non sarà da meno. L’album uscito il 17 maggio scorso, con il singolo “Il sole di domenica”, da subito entrato nella Top Ten dei brani più ascoltati del momento, ha segnato una vera e propria svolta per la cantante che ha abbandonato le sonorità pop precedenti per aderire alle nuances della musica elettronica. E ora sembra che il 2011 per l’artista salentina riservi “calde” novità che per i suoi fan saranno piuttosto ghiotte. E infatti per spingere il singolo, L’amore è un gioco (splendido!!!), posa quasi “nature”per Playboy. Nessuna volgarità ma lo splendore e il fascino di una donna come Dolcenera che ha fatto non solo dell’immagine la sua forza. Emanuela Trane compie dunque il salto di paradigma e si lascia guardare in tutta la sua forza e bellezza!

ROXY

















When Quiksilver decided to start a women's line in 1990, it was a gutsy move. The surf market has always been a fickle one. And female surfers, despite their achievements in and out of the water, hadn't drummed up nearly the notoriety nor the community that guys had long enjoyed. But great ideas always take some guts. And the company saw the untapped women's surf market as a huge opportunity. Turns out they were right. Like all things Quiksilver, Roxy was born in the water; initially a swimwear line, it debuted in late summer 1990 to immediate success. By the next year, a Roxy sportswear line was introduced, and that too prospered, with sales of over $1 million. 1992 saw continued expansion of the brand with a new denim line and key snowwear pieces. The fact that Roxy was a women's line offered by an authentic surf brand made it intriguing for both retailers and girls alike. It was the first of its kind on the market, and soon after, the other surf brands followed. By 1993, Roxy was on a serious roll. The ever-popular Roxy logo was born, a heart-shaped crest adapted from the recognizable Quiksilver logo. The brand's popularity was growing, as was its staff. And then one afternoon in Hawaii, as legend has it, the Roxy crew was sitting on a beach watching the surf when they came up with the idea of the women's board short. Offering fit and flexibility while still managing to be feminine, the women's boardshort was an innovation that forever changed the women's surf market. It was also the perfect example of what the Roxy brand had originally set out to be, in the words of Quiksilver's 1990 Annual Report: "Fun, Bold, Athletic, Daring and Classy". The boardshort became a huge trend. Roxy, and women's surfing along with it, was suddenly the next big thing. 1994 marks another major milestone for Roxy: Lisa Andersen, then the reigning ASP Female World Champion, became the first member of the Roxy team. Lisa went on to win three more world titles, and along with them, crossover mass-market fame. She is considered by many to be the most influential surfer in the history of women's surfing, and her contributions to the Roxy brand and the team continue to play a key role in Roxy's success. Under her guidance, the Boardrider's Team has grown into the most respected and accomplished pro team in women's surfing. Current team members include: Megan Abubo, Chelsea Georgeson, Veronica Kay, Kassia Meador, Kula Barbieto, 'tween surfing phenom Carissa Moore, and reigning world champ Sofia Mulanovich. A Roxy-branded professional event was a natural progression from team sponsorship, and thus the first annual Quiksilver/Roxy Women's Pro Surfing event was born. It took place in winter 1995 on Sunset Beach, Oahu's North Shore. Ten years later, the Roxy Pro Hawaii remains one of the most prestigious and exciting ASP World Championship surf events of the year. The success of this event led to other Roxy competitions, including: the Roxy Pro Fiji, the Roxy Pro Gold Coast (Australia), and the Roxy Jam UK, all ASP World Championship Tour events; the Roxy Pro Women's Surf Festival (Australia), one of the biggest World Qualifying Series events on the tour; and a series of amateur surf contests for young surfers the world over. With such substantial event sponsorship and an ever-expanding team, Roxy is proud to be the largest corporate sponsor of women's surfing worldwide. As Roxy's popularity has grown so has its product line and its audience. Accessories and eyewear joined the mix in 1995; footwear, watches, and Roxy Girl, a line for girls aged 7-16, emerged the following year. Roxy enjoyed its New York Fashion week debut at The Girl's Rule Show in 1996, the same year the brand was nominated for The "California Rising Star Award" for design innovation and excellence. A snow line including outerwear and accessories was added in 1997, along with Teenie Wahine, Roxy's children's line. 1999 was big, with jewelry, bags, backpacks, travel accessories, skate gear, and Roxy Room, a line of bedding, lamps, and posters. By the end of the '90's, Roxy had become the brand for girls everywhere, enjoying mass-market appeal without losing its core audience. The new millennium has brought an exciting and eclectic evolution of Roxy, with a full line of snowboards introduced in 2003, produced in partnership with industry innovator Mervin Manufacturing; Luna Bay, a Roxy Girl Series, seven young adult fiction novels also released in 2003; a new toddlers' line in stores Spring of 2005; a soon-to-be-debuted fragrance line; and the imminent arrival of Roxy Ski, a line of skis and boots produced in partnership with Rossignol's Dynastar brand. As Roxy's snow product line has expanded, so have its sponsorship efforts. The Roxy Chicken Jams, a series of all-girls pro snowboarding events, debuted in 2004 in Innsbruck, Austria and Park City, Utah. Roxy's pro snow team is bigger and bigger too, with recent world-class additions Torah Bright, Alexis Waite and Amber Stackhouse. And with some Olympic hopefuls in the mix, 2006 could be the year that Roxy brings home its first medal. Roxy has long been in the media spotlight. After garnering editorial merit from major publications like Lucky, Teen Vogue and In Style in addition to most of the U.S. and international surf and snow publications, it was only a matter of time before Roxy hit prime time. "Surf Girls", a collaboration of Roxy and MTV Networks, debuted on MTV in 2003 featuring Roxy's team manager Danielle Beck as host and Roxy team rider Heidi Drazich as a cast member. The series was a hit, and helped to further popularize women's surfing and Roxy's part in the sport. The series also gave Roxy two new team riders: Kula Barbieto and Aimee Vogelgesang. Strong retail presence is key to a strong brand, and Roxy retail stores were the perfect opportunity to showcase the Roxy lifestyle. The first freestanding Roxy store was opened in Hawaii in 1997, and another store followed in 2000 in Southern California's South Coast Plaza. The Roxy retail chain now features stores all over the world, offering a taste of the Roxy surf lifestyle to girls everywhere. Roxy is now a $400 million lifestyle brand, offering products for every aspect of the active girl's life. From handbag to Henley, wetsuit to tide watch, the key ingredient of our products is that inimitable Roxy spirit. "Daring, confident, naturally beautiful, fun, alive: Roxy".


La Storia Proibita (I Misteri delle Antiche Civiltà - Atlantide, i Maya e le Piramidi: le più controverse scoperte scientifiche finora nascoste) di J. Douglas Kenyon (Macro edizioni)


La Storia Proibita Da non
perdere


Quali sorprendenti scoperte hanno reso i Maya una civiltà così avanzata? Grazie a quali conoscenze e tecnologie sono potute sorgere le piramidi egizie? Siamo davvero alle soglie di un cataclisma globale simile a quelli che potrebbero aver distrutto le civiltà del passato? Dove giacciono i resti di Atlantide? La Storia Proibita raccoglie le più sensazionali e controverse ricerche e teorie scientifiche, archeologiche e antropologiche sugli antichi misteri della Terra: oltre quaranta articoli, pubblicati dalla prestigiosa rivista americana Atlantis Rising, per esplorare la storia da nuove prospettive. Dai limiti del darwinismo alle tracce di catastrofi planetarie, dai miti di Platone alla Bibbia, dal dibattito sulla fine di Atlantide e Mu alle influenze extraterrestri: un’affascinante viaggio in quei frammenti di storia che la comunità scientifica preferisce ignorare o negare. Egittologi, giornalisti, tecnologi e studiosi d’avanguardia offrono il loro puntuale contributo al mosaico che lentamente si compone, rivelando la tesi di fondo di tutto il volume: l’esistenza di una civiltà preistorica tecnologicamente avanzata che ha abitato la Terra prima di noi. Una guida ai tabù della storia, ma soprattutto una riflessione sul valore universale della tolleranza culturale, senza la quale non sarà mai possibile riconoscere e rispettare conquiste diverse dalle nostre.

GQ 13: SUPER ... EROS RAMAZZOTTI!


Il libro del giorno: Classico Ribelle di Giovanni Allevi (Rizzoli)





















Questo libro raccoglie il pensiero appassionato e profondo di Giovanni Allevi, il suo rapporto tra tecnica e ispirazione fino alla teorizzazione della definizione di musica classica contemporanea; l'impegno di costruire un linguaggio espressione del mondo in cui viviamo; il corpo a corpo fecondo con una Accademia che vuole perpetuare se stessa, incurante dello scorrere del tempo nella società che la circonda. Dalla sua esperienza e riflessione di musicista e compositore per cui la semplicità è una conquista quotidiana - in dialogo e superamento continuo rispetto alle influenze più varie da Pitagora a Bach, da Parmenide al falsificazionismo popperiano - emergono una filosofia della dedizione e un'etica fondata sulla ricchezza irripetibile dell'individuo. "Classico ribelle" ha il senso di una condivisione di lezioni apprese, di un inedito "metodo per armonia esistenziale", di una sorta di manuale di felicità laterale, in cui tutti potranno riconoscersi e ritrovare il senso della propria unicità. Per partire ogni giorno "alla ricerca di quel lampo di poesia che si nasconde tra le pieghe dell'esistenza".

Oggi mangio da … n. 17: MISTRAL RISTORANTE (Bellagio, CO)










Le pareti in legno e l'atmosfera evocativa dei grandi battelli del lago caratterizzano l'ambiente raffinato e informale del Mistral di Bellagio, recensito dalle migliori guide gastronomiche italiane e premiato con una stella dalla Guida Michelin. Il ristorante è diretto dallo chef Ettore Bocchia, appassionato cultore di cucina mediterranea, grande ricercatore di materia prima di altissima qualità e anticipatore di nuove soluzioni di eccellenza gastronomica. La carta propone piatti di ispirazione tradizionale legati alle stagioni e ricette innovative, compreso un intero menu degustazione di cucina molecolare, di cui Ettore Bocchia è il massimo esperto italiano. Un pranzo o una cena al Mistral offrono il piacere di una esperienza insolita e stuzzicante tra innovazione e tradizione sulle rive di uno dei laghi più belli del mondo. Il ristorante, situato nel complesso del Grand Hotel Villa Serbelloni, è aperto agli ospiti esterni ed è anche disponibile per party, feste e cene private.
Ettore Bocchia, lo chef del Mistral e di Terrazza Serbelloni, unisce l'amore per la cucina tradizionale alla creatività e alla passione per la ricerca.
E proprio il Mistral è stato il laboratorio gastronomico della ricerca di cucina molecolare italiana, che Ettore Bocchia ha iniziato avvalendosi della collaborazione scientifica di Davide Cassi, professore di Fisica della materia all'Università di Parma.
Studiando scientificamente cosa "succede in pentola" durante i processi di cottura, di raffreddamento, di abbinamento degli ingredienti, Ettore Bocchia è riuscito ad utilizzare la scienza al servizio della buona cucina. Ha scoperto come perfezionare ricette esistenti, ma ha anche trovato gli stimoli per creare nuove ricette, sperimentare nuovi metodi di cottura, proporre abbinamenti insoliti, ma sempre equilibrati e ricchi di sapore. Nascono così il gelato raffreddato con l'azoto liquido, il rombo cotto nella miscela di zuccheri fusi, le meringhe senza zucchero e altre prelibatezze che sono inserite nella carta o nel menu degustazione offerto al Mistral.
Per i più curiosi, Ettore Bocchia ha anche scritto un libro edito da Sperling & Kupfer: "Il gelato estemporaneo" in cui racconta la sua esperienza e presenta numerose ricette.


Homo interneticus. Restare umani nell'era dell'ossessione digital di Lee Siegel, traduzione di Alessandra Goti e prefazione di Luca De Biase (Piano B). Intervento di Nunzio Festa





















Viaggiando oltre Internet. Ovvero come si cerca di supererare la miriade di luoghi comuni e poi di loghi comunissimi che per i viaggi di e da internet si fanno. Pubblicato per la prima volta negli Usa presso Spiegele & Grau nel 2008, col titolo aggressivo “Against the Machine. Being Human in the Age of Electronic Mob”, il libro solamente quest'anno tradotto in Italia, grazie al lavoro di Alessandra Goti e all'idea della redazione della giovane e già notevole Piano B di Prato, che potremmo nominare simbolicamente nell'ex castelvecchiano Alex Pietrogiacomi, “Homo interneticus”, sottotitolato emblematicamente “Restare umani nell'era dell'ossessioe digitale, è scritto dal famoso saggista e critico statunitense Lee Siegel (classe '57): scrive su The New York Times, Harper's, The New Yorker ecc. e nel 2002 ha vinto il National Magazine Awards per la critica, appunto. Con la verve dei più grandi polemisti, dove persino quando cita Marx e “smonta” Lenin risulta credibile al mille per cento, Siegel non deve essere letto come saggista 'contro' Internet, ma finalmente intellettuale, molto preparato si capisce, capacissimo d'andare più in fondo del livello di banale che deve esser superato da chi volesse ragionare davvero su effetti positivi e negativi di internet. La scrittura davvero incalzante del giornalista Lee Siegel c'accompagna, finalemente, in una critica, più quindi che una visualizzazione, della dimensione on-line. Che lo spazio telematico, per Siegel, dobbiamo riconoscero almeno per quello che è: nonostante, e per comodità, voglia viverci parecchio dentro: che siamo in un mondo, insomma, apparentemente libero e democratico ma essenzialmente controllato dalla dimensione comerciale della vita, dell'esistenza divenuta possibilmente esposizione continua e costante nelle fittizia vetrina dove c'è la possibilità di fare soldi pur non essendo preparati in nulla. Proprio il saggista che mette, ed era ora, in discussione qualcosa, però arrivando alle basi del mezzo tecnologico, l'ultima innovazione realmente di massa. Spappolando testi saggistici ed esempi concreti, lo scrittore – utilizzando un linguaggio che è 'vincente' – cerca i vasi capillari d'internet. E li trova. Magari facendo storcere il naso a chi non accetta dubbi al pensiero forte e comune. Quando poi Siegel parla dei prosumer, non è più possibile dargli torto. Come è difficile non essere d'accordo con la lettura del fenomeno Bobo. L'edizione italiana del saggio, tra l'altro, è accopagnato dalla mirabile prefazione firmata De Biase. Che fa da plusvalore. Mentre il passaggio più illuminante per comprendere il passaggio “dalla cultura di massa alla cultura della popolarità”, lo troviamo lì dove Lee Siegel riprende (e qui pensiamo cadano le accuse d'operazione proposta da una sua ripicca personale) le vicende d'un incontro sentimentale avvenuto in una community virtuale degli Usa e risoltasi non solo con la rottura della coppia, ma bensì con l'ingaggio del partner maschile della sceneggiata a moderare i commenti d'un giornale statunitense quale premio per la bravura a gestire in pubblico le sue situazioni private persino facendole diventare territorio di discussione pubblica. Forse certi punti del testo appariranno banali, ma le argomentazioni sono fortissime e sostengono abilmente l'obiettivo che l'autore s'era fissato: graffiare l'intoccabile Internet che tutti mangiano e dal quale ci facciamo mangiare. Al tempo del consumo portato a normalità delle vite tutte.

venerdì 23 settembre 2011

SANDRONE DAZIERI – il blog















“Eccola lì la morte paziente. Sono abituato a quella feroce, che ti prende di colpo con un coltello o un proiettile. O a quella crudele, che ti lascia sanguinare sul pavimento. So come trattarla, a cosa pensare quando mi chino su un cadavere. Quella lenta, che ti scava dall’interno, mi incute timore. Non è un incidente di percorso che si possa scansare stando attenti. È il destino inevitabile, il saldo del conto.” LA CURA DEL GORILLA

Nato a Cremona nel 1964, all’anagrafe con il nome di Sandro, dopo le scuole medie lascia la sua città natale per trasferirsi nel collegio della scuola alberghiera di San Pellegrino Terme dove studia come cuoco, mestiere che comincia a esercitare a partire da quell’estate e che continuerà a praticare per una decina di anni. Intanto continua con la sua passione per la narrativa di genere – giallo, horror, fantascienza, spionaggio e fumetto – che ha cominciato a leggere da bambino e che lo accompagnerà per tutta la vita. E’ in questo periodo che cominciano i suoi primi tentativi di scrittura: reportage comici per il giornalino scolastico e un paio di racconti horror che invia senza fortuna ad alcune riviste. Con la maturità professionale si trasferisce poi a Milano e si iscrive a Scienze Politiche. Senza casa nella Milano da bere, passa i primi due anni di università dormendo sui treni della Stazione Centrale, poi occupando abusivamente alcune case sfitte. E’ in questo periodo che entra in contatto con il cosiddetto “movimento dei centri sociali” e soprattutto con il famigerato “Centro Sociale Leoncavallo” di cui diventa un attivista, impegnandosi in lotte ambientaliste e per il diritto alla casa. Durante una manifestazione contro la centrale nucleare Montalto di Castro nel 1986, all’età di 22 anni, viene arrestato per la prima volta e incarcerato per un breve periodo, anche se verrà in seguito prosciolto. E’ solo il primo dei tanti processi che lo vedranno imputato nei dieci anni a seguire, sempre come militante dei centri sociali, per reati che vanno dall’occupazione alla manifestazione non autorizzata, venendo regolarmente assolto. Le ruspe che distruggeranno il Leoncavallo nel 1994 segneranno il suo addio alla politica attiva (“non ho rimpianti”, dice “ma è un percorso che si è esaurito”). Nello stesso anno lascia l’università dove non si è laureato, il lavoro di facchino che ha sostituito quello di cuoco e si avvicina all’editoria come correttore di bozze nel service editoriale Telepress. Da correttore di bozze in breve tempo diventa giornalista pubblicista e comincia a collaborare con il quotidiano il Manifesto, come esperto di controculture e narrativa di genere. Diventa in seguito direttore del service editoriale, fino a quando, nel 1999, dopo la pubblicazione del suo primo romanzo Attenti al Gorilla, la Mondadori non lo chiama a dirigere i Gialli Mondadori, poi tutto il comparto dei libri per edicola. Scrive altri tre romanzi per adulti, sempre noir (La cura del Gorilla, Gorilla Blues, Il Karma del Gorilla), un romanzo per ragazzi (Ciack si indaga, premio selezione Bancarellino), numerosi racconti, alcuni soggetti per fumetti e sceneggiature per il cinema e la televisione. Nel 2004 viene nominato direttore dei Libri per Ragazzi Mondadori, incarico che lascia nel 2006 scegliendo di diventare scrittore a tempo pieno. Continua a collaborare con la casa editrice come esperto di narrativa di genere e scout di nuovi talenti. Sposato, vegetariano e pacifista, è testimonial di Medici Senza Frontiere.



MANTEBLOG – il blog di Massimo Mantellini














“Il titolare di questo weblog e’ nato a Forli’ quarantanove anni fa. Come gli diceva sua madre quando era piccolo “fa molte cose, tutte male“. Fra le altre scrive di tecnologia in rete e altrove da molti anni, ripetendo sempre piu’ o meno le medesime quattro cazz, stupid fondamentali intuizioni. Incredibilmente continuano a pubblicarlo. In una casa di sole donne nella medesima cittadina in cui e’ nato vive insieme a sua moglie Alessandra (che lo ha introdotto ai misteri dell’iconografia e della storia medioevale) ad Elisa (20 anni che lo ha introdotto ai misteri insondabili della musica del nuovo millennio) e a Francesca (8 anni) che lo ha avvicinato alle problematiche complesse della paternità  anziana. Se il titolare avesse un curriculum vitae questo sarebbe il posto giusto nel quale metterlo". (La foto e’ di Suzukimaruti).



Serpente di Luce – Oltre il 2012 di Drunvalo Melchizedek tradotto da Nicoletta Cherubini (Macro edizioni)


Il Serpente di
Luce Buono


"Solo la Madre Terra e gli Antichi Maya sanno cosa sta per accadere". Ogni 13.000 anni sulla Terra ha luogo un evento sacro e segreto che provoca un mutamento globale, un avvenimento che modifica letteralmente il corso della storia. Oggi questo raro evento è in corso, ma solo in pochi ne sono al corrente. Già da tempo la Terra ha cominciato quella trasformazione che porterà a un mondo nuovo: la sua energia Kundalini ha completato il proprio movimento e ha ormai raggiunto la sua nuova sede tra le montagne andine, da dove distribuirà energia su tutto il pianeta per i prossimi 13.000 anni. Drunvalo Melchizedek, in questo nuovo illuminante libro, ci racconta i retroscena esoterici di questi ultimi 30 anni, durante i quali è stato preparato l’avvento di un nuovo ciclo della coscienza umana e della Terra. Egli è stato protagonista in prima persona dei riti e delle celebrazioni che si sono tenuti in tutto il mondo per rendere adatta la struttura energetica del pianeta a ricevere le energie del nuovo ciclo, quello che sarà completamente iniziato quando si avvererà la profezia dei Maya conosciuta come la "Fine dei Tempi". I viaggi e i riti - con l’impiego dei cristalli sepolti in luoghi sacri - che lo hanno visto protagonista, vengono descritti in queste pagine con il ritmo incalzante di un romanzo, capace di toccarci in profondità e di risvegliare il nostro cuore. L’autore racconta, con dovizia di particolari, gli incredibili avvenimenti che gli hanno consentito di conoscere a fondo le più grandi e spirituali culture del passato, come quella dei Maya e degli aborigeni Waitaha, e come sia stato chiamato a svolgere alcuni rituali nei luoghi più sacri e segreti del pianeta al fine di aiutare alcuni popoli a rimediare agli errori del passato e permettere così alla "Griglia di Coscienza dell’Unità" di essere integrata e bilanciata. Un libro di grande speranza che illumina un futuro che molti vorrebbero tetro e terribile. Dalle parole di Drunvalo emerge quella nuova Età dell’Oro da molti profetizzata come il tempo in cui prevarrà il Cuore sulla Mente, e nella quale l’umanità si riunirà con i Fratelli dell’universo in armonia e pace!

Il libro del giorno: Aleph di Paulo Coelho (Bompiani)





















Nel suo romanzo più personale, Paulo Coelho torna con un meraviglioso viaggio alla scoperta di sé. Come Santiago, il pastore dell' "Alchimista", anche Paulo sta affrontando una profonda crisi di fede ed è alla ricerca di un cammino che l'aiuti nella sua rinascita spirituale. L'unica vera possibilità è di ricominciare tutto da capo. Così intraprende un viaggio che lo condurrà attraverso l'Africa, l'Europa e l'Asia lungo il percorso della Transiberiana, un viaggio che gli riporterà energia e passione. Quello che Paulo non sa è che incontrerà Hilal, una giovane violinista piena di talento, che ha amato cinquecento anni prima, ma che ha tradito con un gesto di codardia talmente estremo da impedirgli di raggiungere la felicità in questa vita. Insieme inizieranno un viaggio mistico nel tempo e nello spazio che li porterà più vicino all'amore, al perdono e al coraggio di superare tutti gli ostacoli che la vita, inevitabilmente, ci presenta. Meraviglioso e illuminante, Aleph ci invita a riflettere sul significato del nostro viaggio personale. Siamo davvero quello che vogliamo essere, facciamo davvero quello che vogliamo fare? Molti libri si leggono. Aleph si vive. ci presenta. "Aleph" è un romanzo che parla di come affrontare le proprie paure, credere nel proprio istinto e aprire la mente alle infinite strade che collegano tutti noi mentre affrontiamo insieme il viaggio della vita, pur seguendo percorsi diversi.

GQ n.12: Forza ... KRISTEN PAZIK!


Oggi mangio da n.16: Oliver Glowig (via Ulisse Aldrovandi a Roma)














La storia professionale di Oliver è segnata dal viaggio. Un percorso,  prima fatto di passi curiosi nei primi anni tedeschi insieme al padre, poi  divenuto uno sperimentare nuove arti. L’arte di Oliver, infatti, nasce con la sua fanciullezza. In Germania a fianco del padre. Ma è essa stessa un viaggio continuo tra sapori ed emozioni che guidano il suo percorso. Esperienze importanti in Italia ed all’estero segnate dal successo.
Oliver nel 2001 lascia la Germania, un anno dopo aver ottenuto la sua prima stella Michelin al ristorante  “Acquarello” di Monaco di Baviera. In Italia la scelta è sulla Costiera Amalfitana, al “Capri Palace Hotel & SpA” di Anacapri.
Lo chef è presto Executive Chef del ristorante “L’Olivo” e qui, nel 2004, gli viene riconfermata la stella già conquistata in Germania. Nel 2006, arriva un altro riconoscimento per la cucina di Oliver con l’arrivo  della seconda stella Michelin e i 17/20 dell’Espresso. Scoprire alimenti e ingredienti unici per la loro autenticità è la mission di Oliver, fulcro della sua arte. La cucina dello chef tedesco nasce dalla volontà di unire e sperimentare i grandi sapori. La varietà è caratteristica distintiva dei piatti di Glowig, leva del suo successo, che esalta la tradizione attraverso reinterpretazioni di virtuoso livello. Con l’ Italia nel cuore!


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