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domenica 1 marzo 2009

Cristiano Cavina a Bologna

Dalla A allo Zammù :: alfabeto letterario
a cura di Zammù Libreria e Casa Lettrice Malicuvata


Via Saragozza 32/a – Bologna


3 Marzo 2009 :: h. 19.30
Cristiano Cavina, I frutti dimenticati, Marcos y Marcos
introduce Michele Barbolini



IL LIBRO: Suo padre era sparito nel nulla. Con la sua assenza, aveva lasciato un vuoto clamoroso.
Ma la fantasia lo aveva trasformato in un uomo quasi magico, protagonista di imprese straordinarie.
Ora, quel padre da sempre ignoto è sbucato all’improvviso, lo ha rintracciato raccontando una bugia alla sua casa editrice. Di punto in bianco, lui dovrebbe chiamare papà un uomo che “per me non è niente, non è nessuno”. Proprio quando diventa babbo anche lui, ma con una compagna che è non più sicuro di amare, mentre tutto sembra sfuggirgli di mano. Non è facile diventare figlio e padre nello stesso momento. Non è facile separarsi dalla madre del proprio figlio proprio in quel momento. Per fortuna, c’è un pozzo segreto e senza fondo a cui attingere.

sabato 28 febbraio 2009

Nature Mutations

Domenica 08 marzo alle ore 19:30 con la spettacolare performance sul rapporto Uomo-Natura e dal vivo “Plink” ideata e curata da Massimiliano Manieri performer.

“Plink”,performance 2008

Progetto, regia e performer: Massimiliano Manieri (1968 Copertino, Le)
Assistente di scena e segretaria di produzione: Claudia Ingrosso (1972,Lecce)
Riprese : Andrea Federico (1980, Casarano, Le).
Montaggio audio e video : Emanuele Franchini (1977, Lecce)

“La tematica della mostra nasce dall’esigenza di indagare il rapporto tra arte, scienza, natura e nuove tecnologie. Con “Nature Mutations” entriamo nello specifico di una delle tante problematiche che assillano l’uomo ed il suo habitat cercando di analizzare ciascuno degli interventi proposti dagli artisti invitati.
La mutazione si sa, è il processo naturale dell’evoluzione.
Luce e creazione del cosmo nelle ipnotiche opere dell’inglese Paul Davies e dell’americana Karen Neill che porta in mostra il movimento fluido del cristallo liquido e della sua natura molecolare come anche nelle “mutazioni in oro” per l’artista irlandese TJ Miles (vive ed opera anche in Spagna). Al microcosmo ed ai suoi frammenti organici, guarda l’installazione di Pauline Thompson che porta in mostra cento tessere piccolissime. La mutazione indica la ciclicità evolutiva del cosmo, della Terra e degli esseri che la popolano. Sull’evoluzione della terra, gioca l’artista israeliana Liora Rosenman che porta in mostra la creazione dell’acqua e del fuoco, mentre l’americana Irina Kassabova ci invita ad osservare la struttura di creature fossilizzate. Esse parlano di forme viventi che oggi non ci sono più, si sono evolute ma rimane lo spirito come dicevano gli antichi dell’animale precedente. Sul concetto della Terra come una grande massa d’acqua popolano le strane meduse della pugliese Angioletta De Nitto, a metà tra esseri alieni e esseri acquatici che nuotano nello spazio o su esseri zoomorfi, né piante, né animali, né pietre con l’installazione della milanese Maria Luisa Imperiali che li preserva da un futuro remoto. Natura e mondo organico in generale nelle opere fotografiche dell’artista svizzera Shelley Vouga. Più onirica e sognante la trasformazione dello spazio, della natura e della sua storia con le opere pittoriche dell’americana Melissa Furness che gioca sugli esseri unicellulari a metà umani e per metà cellule. Ed ancora con i “cuori chirurgici ” del leccese Francesco Sticchi che riflette sul rapporto tra natura, medicina e scienza.
Sul rapporto Uomo-Natura riflette Massimiliano Manieri, Marco Utili e l’israeliana Dima Noff.
L’americano Doug Baird, guarda al cambiamento della natura incontaminata e alle contaminazioni dovute all’uso di sostanze inquinanti. Stesso concept per la canadese Mary Jane Jessen, che ci mostra paesaggi acquatici contaminati e ridotti ad una desertificazione innaturale. Natura come mutazione identitaria nelle opere dell’austriaca Helga Traxler e identità fantascientifica nelle opere di Miska Tor giovane artista del Sudan. Sulla tecnologia cibernetica e l’essere umano ma anche su certe malformazioni gioca la ricerca della artista belga Christine Ligi.”


Evento: NATURE MUTATIONS
Giorni e Orari Visite: dal lunedì al venerdì ore 11 – 19, sabato ore 17 - 20
Sede: Primo Piano LivinGallery
Indirizzo: Puglia - Lecce - Lecce | Viale Guglielmo Marconi 4
Telefono Sede: 0832.304014
Sito Web: www.primopianogallery.com
Email: primopianogallery@libero.it
Curatori: Dores Sacquegna
Artisti: Collettiva artisti internazionali
Catalogo available

venerdì 27 febbraio 2009

Minime

Libri Aparte presenta "Minime", un nuovo catalogo progettato e ideato dagli autori Mauro Bendandi e Roberto Pagnani che presentano dodici studi pittorici a tecnica mista dedicati agli oggetti. Lampadari, prese elettriche, pomelli di rubinetti, caffettiere, lampadine, zuccheriere, bicchieri, bottiglie e tazzine compongono una galleria di figure scaturita del desiderio di raccontare tutto ciò che capita
sotto mano nella profusione quotidiana degli oggetti con cui si entra in contatto e viene scelto per diventare occasione di sguardo e di sospensione.

Minime è composto da un astuccio quadrato contenente dodici cartoline dedicate ai particolari delle opere di Mauro Bendandi e Roberto Pagnani, presentate dal testo di Viola Giacometti e accompagnate da un inedito componimento del poeta Valerio Fabbri.

Venti esemplari del libro contengono una doppia incisione a punta secca dei due autori a tiratura limitata che sarà disponibile alla vendita solo sul sito www.libriaparte.it.
"Minime" è presentato in occasione della mostra "Casa di Cose", opere di Mauro Bendandi e Roberto Pagnani

Teatro Rasi - Ravenna
Inaugurazione venerdì 27 febbraio 2009
ore 18.00

Minime è disponibile presso il bookshop del Teatro Rasi e sul sito www.libriaparte.it

giovedì 26 febbraio 2009

Il sogno e l'approdo per Sellerio

Salvatore Ferlita presenta il volume Il sogno e l’approdo pubblicato dalla casa editrice Sellerio. Gli scrittori Maria Attanasio, Davide Camarrone, Giosuè Calaciura, Santo Piazzese, Gaetano Savatteri e Lilia Zaouali si confrontano in questo libro sul tema del rapporto tra la Sicilia e lo straniero.
Dai loro racconti verranno tratti degli spettacoli teatrali che il Circuito teatrale regionale siciliano metterà in scena nel corso del 2009 in sei teatri della provincia siciliana - Biancavilla di Sicilia, Caltagirone, Comiso, Modica, Racalmuto e Villafrati - nell’ambito del progetto “Scenario Mediterraneo” realizzato con il sostegno dell’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia.
Partecipa all’incontro l’Assessore al Turismo della Regione Sicilia On. Titti Bufardeci.
Saranno presenti gli Autori.

Il tema dello straniero, dell’altro da sé, in sei racconti inediti di altrettanti scrittori siciliani, o quasi (Lilia Zaouali da anni risiede a Palermo).
Sono racconti ambientati in epoche diverse sulle rive del Mediterraneo, mare che separa ma anche unisce “collezioni di regioni isolate che tuttavia si cercano costantemente le une con le altre, donde tra loro un costante andirivieni, nonostante le giornate di cammino o di navigazione da cui sono separate”, ha scritto Fernand Braudel.
Al centro la Sicilia, l’isola che meglio vale a illuminare la storia mediterranea, da sempre luogo di crocevia etnico, approdo di culture diverse, luogo strategico del mare nostrum e punto di attrazione irresistibile per viaggiatori di tutti i tempi e di tutti i paesi.
Nel Decalogo di Nordìa di Maria Attanasio una donna straniera si trova catapultata in un paranoico condominio di privilegiati a Nordìa, città immaginaria nata dopo la ‘Grande Emergenza’. Una storia fantastica, ma poi non tanto lontana dalla realtà.
Giosuè Calaciura, scrittore che ha già dato prova della sua sensibilità al tema dello straniero e all’Africa, assume nel Mare è piccolo ma Dio è grande il punto di vista di quelli che arrivano, per i quali l’approdo è una specie di visione, di allucinazione disperata.
In Questo è un uomo di Davide Camarrone Osea, immigrato di seconda generazione, giornalista, italiano a tutti gli effetti, si finge clandestino. Rinchiuso in un cpt siciliano, viene espulso e “rimpatriato” in Libia dove patisce sofferenze e degradazione fino all’annientamento.
Santo Piazzese racconta Il viaggio segreto di Niels Bohr a Palermo. Il Premio Nobel per la fisica del 1922, il danese Niels Bohr, si trova in città. Non è un viaggio di studio, ma nessuno conosce il vero motivo della sua presenza a Palermo. Una sera Bohr si ritrova all’Arena Perla, il cinema all’aperto dove danno vecchi film western.
Siracusa 1837, scoppia un’epidemia di colera. Un francese viene accusato di avere propagato il morbo. è L’infame agente Bainard di Gaetano Savatteri. La paura lo spinge alla confessione mentre la folla inferocita lo assale. Anni dopo un senatore siciliano fra i banchi di Palazzo Carignano racconterà la storia al collega Alessandro Manzoni.
In La pupa di zucchero di Lilia Zaouali, Faika, tunisina, viene a Palermo per incontrare la figlia Neyla. Faika è vedova, ha una nuova relazione che vuole regolarizzare con il matrimonio, ma non prima che la figlia si sia sposata; Neyla convive con Pietro, ma all’insaputa della madre. Segreti e bugie tra i mercati di Palermo, una commedia degli equivoci.

mercoledì 25 febbraio 2009

Porno Start

A Milano una rassegna artistica sul tema della pornografia e dell' erotismo.Una mostra non “facile” in una città che spesso ha adottato la censura come unico mezzo di confronto su questi temi.Porno start, un titolo certo provocatorio forse ancor più delle intenzioni curatoriali. Una collettiva che nasce dalla consapevolezza che l'erotismo, la pornografia e il sesso sono sempre stati temi centrali dell'arte e che la creazione artistica stessa possa essere interpretata come atto erotico che genera forti pulsioni vitali.Le opere in mostra, frutto delle più svariate forme espressive, mettono in evidenza le fantasie, i gusti e l’interpretazione che ogni artista dà sull’argomento.Dall’erotismo estetico di Buttò, alla poetica new pop dal taglio sottile e ironico di Papeschi alle immagini spesso sarcastiche di Benaim.I linguaggi artistici utilizzati spaziano dall'arte digitale alla pittura, dall'arte performativa alla fotografia.L'intento è di non mostrare una sessualità fine a se stessa, ma la componente erotica dell'arte in una grande varietà di stili e di ricerche. L'erotismo che appare in queste opere è quindi spesso solo allusivo. L'esposizione privilegia infatti un erotismo molto estetizzante. Un Eros in cui le figure rappresentate consumano poco sesso. La sessualità si consuma piuttosto nello sguardo dell'artista, nel suo rapporto creativo con l'oggetto raffigurato o in una riflessione critica e sociale del ruolo della pornografia e dell'erotismo.L’atteggiamento nei confronti del sesso e dell’erotismo è oggi cambiato?Indubbiamente c’è un grande interesse per le opere artistiche che mettono assieme letteratura, arte e pornografia. Partendo da questa certezza, possiamo ritenere che la mostra sia non solo accettabile, ma che possa riscuotere un forte interesse.PORNO START , start come inizio di una triade di collettive sui temi che muovono lo spirito e le dinamiche umane da sempre: il sesso, la religione e il potere.L'intenzione è di cogliere una visione finale che evidenzi i legami, le interazioni, le conflittualità e contraddizioni dell'una nei confronti delle altre.


ARTISTS: Andy, Angela Loveday, Danilo Pasquali, David Rosado, Emanuele Benedetti, Fabio Ballario, Gaetano Leonardi, Giuseppe Petrilli, Japi honoo, Laurent Benaim, Massimo Festi, Max Papeschi, Persefone Zubcic, Roberto Pattina, Saturno Buttò, Tom Porta, Xante Battaglia, Xena Zupanic, and more.


In Milan, the first art exhibition of pornography and eroticism theme.This is not a “simple” exhibition for a city which has often censured without comparison in this way.Porno Start under a title certainly provocative maybe ever more curatorial intentions.A collective exhibition born by knowing which eroticism, pornography and sex always was one of principal theme of art and also create it’s erotic note generating strong vital impulses.The works on show, in various forms of expression, show the fantasy preferences and interpretation from the single artist of argument.From aesthetic eroticism by Buttò to new pop poetic with subtle and ironic meaning by Max Papeschi to sarcastic images by Benain.The artistic language used to differentiate among themselves, from digital paint to performance art and photography.The intention does not show the sexuality's sake, but the artistic erotic component in more and different style and research. The eroticism which is shown, are often allusive.The exhibition favour a very aesthetic eroticism. The figures which are represented here, consume little sex, the sexuality is consumed in the artist’s creative relation with his object or in critical reflection of the role pornography and eroticism.Does the behaviour of the people change in front of sex and eroticism today?There is a big interest in artistic works which are combined with literature, art and pornography.Starting from this point, we can believe that the exhibition will be not only accepted by the people but also will take their attention.PORNO START, start like one of the beginning triad collections on themes which move the spirit and human dynamic from ancient times; sex, religion and power.The intention is the combine the final vision which demonstrate relations, interaction, conflicts and contradiction between each subjects.

ARTISTS: Xante Battaglia, Saturno Buttò, Andy, Xena Zupanic,Laurent Benaim, Max Papeschi, Danilo Pasquali, David Rosado, Roberto Pattina, Persefone Zubcic, Massimo Festi, Giuseppe Petrilli, Anonimo, Emanuele Benedetti, Japi Honoo, Tom Porta and more.


Ufficio Stampa:
VOGHERA11 ARTGALLERY
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lunedì 23 febbraio 2009

I Templari di Arcadia su Salento web Tv


Stefano Donno intervista Valentino Zanzarella, Gran Maestro dei Templari di Arcadia di Lecce. Che senso ha oggi, definirsi ed essere un templare? I Templari usano la Rete? Sono su Facebook? In questo nuovo appuntamento di Hi-Pop si parlerà anche di cool technology con la presentazione della rivista XL di Repubblica e del game per PS3 e X-BOX Assassins, di chiara ispirazione templare.

Questo è il link:
http://www.salentoweb.tv/index.php?option=com_seyret&task=videodirectlink&Itemid=2&id=334

sabato 21 febbraio 2009

Il Bardo ... una casa editrice al femminile a cura di Paola Valentino, Anastasia Leo, Ludovica Leo

“Il Bardo” nasce nel 1991 dalla necessità di far conoscere la storia e la cultura salentina. Il primo numero esce nel settembre di quello stesso anno, contiene pochi articoli e qualche poesia. Non si può certo definire un bel giornale, però ha attirato la curiosità di alcuni storici salentini. Infatti, dal secondo numero, pubblicato nel dicembre dello stesso anno, inizia la collaborazione con grandi firme della cultura salentina: Giancarlo Vallone, Cosimo Franco, Giovanni Cosi, Fernando Verdesca, Mario Cazzato, Alvaro Ancora, Arturo Alessandri, Vittorio Zacchino, Antonio De Meo, Alessandro Laporta, Gino Pisanò, Giovanni Greco, Ennio Bonea, Donato Valli, Luigi Manni, Mario Marti, Elio Paiano, Antonio Faita, Paolo Vincenti, Maurizio Nocera e tanti altri, che a titolo gratuito, hanno dato la loro collaborazione per la realizzazione di questi “fogli di culture”. Nel novembre 1995, nasce “Allestimento – Prove di scrittura-“ fortemente voluto dal direttore editoriale Maurizio Leo, il quale annovera tra i suoi collaboratori i nomi più conosciuti del panorama poetico salentino, come Carlo Alberto Augieri, Stefano Donno, Walter Vergallo, Pierpaolo De Giorgi, Arrigo Colombo, Giuseppe Conte, Antonio Errico, Nicola De Donno, Anna Maria De Benedittis Presicce, Pierlugi Mele, Antonio Iaccarino, Salvatore Caliolo, Vito Antonio Conte, Carlo Stasi, Eugenio Giustizieri, Rossano Astremo, Massimo Manieri, Rosanna Gesualdo, Elio Coriano, nonché lo stesso Maurizio Leo e altri ancora. Sempre nel Novembre ’95, Caterina Gerardi inizia la sua collaborazione grafica fornendo le foto per la prima pagina de “Il Bardo“ e per “Allestimento “ .
Nel 1992 nasce la piccola casa editrice “I quaderni del Bardo” , paragonabile solo per qualità editoriale alle pubblicazioni di Vanni Scheiwiller. Non ha una distribuzione, né un catalogo, non ha un ufficio stampa, non ha un correttore di bozze, eppure fra i suoi 16 titoli troviamo nomi come Paolo Valesio, direttore del dipartimento di italianistica dell’università di Yale, di cui pubblica nel 1999 lo splendido “Anniversari” E ancora un inedito di Vittore Fiore “Nicola a Copertino” (2003), ha fatto ruotare attorno a sé nomi come Rina Durante, Massimo Melillo e Domenico Fazio. 5 i titoli che Maurizio Leo pubblica con “I Quaderni del Bardo”: “Dogmaginazione” (1992); “L’Albergo di latta” (1994); “Fobia” (1995); “non suona più il jukebox nell’appartamento di Allen” (1998); “Il bazar delle parole scomposte” (2002). Nel 1993 Vittorio Zacchino con “Religiosità e tradizione nelle poesie di San Giuseppe da Copertino”; nel 1996 Eleandro A. Buongiorno con “Varvara, Q6 – tra i pispilî del tempo”, Armando Giorgi con “Le pantere grigie”, Carlo Tundo con “Nequizia”. Nel 2000 Stefano Donno pubblica “Monologo - +” , mentre nel 2003 Giovanni Cosi edita “Sette lustri di vita lequilese”; ed ancora nel 2004 “Figli di vostro padre uccidete” di Maurizio Nocera e “Dolorosa impotenza del mestiere delle parole” di Elio Coriano. Nel 2000 viene pubblicata “Absentia” piccola antologia che raccoglie i contributi, di quanti sono in prima linea sul piano poetico, a diretto contatto con un pubblico, quello dei pub, molto spesso non sempre disposto all’ascolto. Hanno scritto per questo volume: Stefano Donno, Maurizio Nocera, Elio Coriano, Rosanna Gesualdo, Mauro Marino, Piero Rapanà, Antonio Tarsi, Massimiliano Manieri, Antimo Margiotta e Maurizio Leo.





IL BARDO
Via Regina Isabella, 2/D
73043 Copertino (LE)
Info: foglidiculture@libero.it

venerdì 20 febbraio 2009

Il Centenario di Pietro Argento a Gioia del Colle il 7 e 8 marzo 09


Il 7 marzo del 1909 nacque a Gioia del Colle il Maestro Pietro Argento, celeberrimo direttore d’orchestra e compositore pugliese. L’Assessorato alla Cultura del Comune di Gioia del Colle unitamente alle Associazioni “Daniele Lobefaro”, Amici della Musica “ P. Falcicchio”, Associazione Turistica Pro Loco e la Biblioteca Comunale “Don V. Angelilli” hanno voluto celebrare il centenario della nascita del musicista gioiese con alcuni importanti appuntamenti che si terranno a Gioia del Colle il 7 ed 8 marzo 2009.
Le celebrazioni si apriranno il 7 marzo alle 10,00 con l’ inaugurazione della via intitolata al M° P.Argento (ex trav. via Pastore).
Dalle 9,00-12,00 “Pietro Argento e Gioia del Colle”, per gli studenti delle Scuole Medie e Superiori a cura del dott. Gianfranco Amatulli del prof. Franco Giannini, della dott.ssa Paola Sorrentino.
Alle 11,00 presso l’ ex Distilleria (via Paolo Cassano) si terrà l’ inaugurazione della mostra fotografica “Banda, bandisti, Maestri”. A seguire, dalle 11,30 e fino alle 17,00 visione del dvd sulla figura del Maestro a cura dell’ Ass. Musicale “Daniele Lobefaro”, post produzione di Matteo Notarnicola.
Nel pomeriggio, alle 17,30 sempre nell’ ex Distilleria (via Paolo Cassano) si terrà il convegno “Pietro Argento e il suo tempo “.
Interverranno: il Sindaco dott. Pietro Longo; i figli del Maestro: Signora Teresa e dott. Giampiero Argento; dott. Franco Chieco; dott. Gianfranco Amatulli, prof. Franco Giannini, M° Michele Marvulli, avv. Gianvito Pugliese, dott. Nicola Sbisà, dott.ssa Paola Sorrentino, Sig. Giuseppe Vasco.
Il giorno 8 marzo, alle 19,30 si terrà il concerto conclusivo che vedrà in scena al Teatro Comunale “Rossini” il Quartetto Meridies (ingresso libero).


Pietro Argento, nato il 7 marzo a Gioia del Colle nel 1909, iniziò gli studi musicali sotto la guida del padre Prof. Giacomo Argento compianto e mai dimenticato solista di flicorno tenore del Premiato Concerto Bandistico Città di Gioia del Colle.

Proseguì i suoi studi al Conservatorio di Napoli ove studiò pianoforte, organo e oboe e conseguì il diploma di composizione sotto la guida di F. Cilea e di direzione d’orchestra. Presso l’Accademia di Santa Cecilia sotto la guida del M° B.Molinari, conseguì il diploma del Corso superiore di perfezionamento per direttore d’orchestra.

Dopo essere stato maestro dell’orchestra sinfonica dell’Accademia di Santa Cecilia è stato direttore stabile dell’Orchestra sinfonica della RAI di Milano, dell’Orchestra dell’Urbe, dell’Orchestra da camera della “Società del quartetto” di Roma e direttore stabile dell’orchestra sinfonica di Bari.

Strepitosi i successi in Austria, Cecoslovacchia, Francia, Germania, Grecia, Portogallo, Svizzera e URSS. Si ricordino per tutte, le numerose tournées ufficiali nell’ex Unione Sovietica (Mosca, Leningrado, Kiev, Odessa, ecc.) alla presenza del mondo artistico, culturale e politico del Paese. È stato il primo Direttore d’orchestra occidentale ad incidere con l’Orchestra Sinfonica di stato dell’ex URSS a Mosca.

Ha diretto i più grandi nomi del concertismo mondiale: Oistrach, Rubistein, Kempff, Rostropovic, Magaloff, Bachaus, Gilels, Malinin, Stren, Navarra Orsovsky, Wiessemberg, Ferras, Milstein, ecc..

Ha composto musica sinfonica, da camera, di scena, musica da film e documentari.

Docente titolare della cattedra di direzione ed esercitazioni orchestrali del Conservatorio di Santa Cecilia dal 1952.

Ha registrato per la R.C.A., Mercurio, Angelicum, Urania ecc..

È stato insignito di varie onoreficenze nazionali e straniere. Nel 1963 il Presidente della Repubblica gli ha conferito la Medaglia d’Oro di I classe di Benemeritodell’Arte e della Cultura.

E’ scomparso nel 1994.

giovedì 19 febbraio 2009

Domenico Protino torna a Vina del Mar in Cile

Il cantautore Domenico Protino è pronto a partire alla volta del Cile, dove parteciperà al 50° Festival de La Canción Internacional de Viña del Mar (23/28 febbraio 2009) che ha vinto lo scorso anno con il brano "La guerra dei trent'anni" e che riproporrà in questa edizione straordinaria che prevede la gara tra le canzoni vincitrici degli ultimi anni (2001-2008), per festeggiare il 50° anniversario della manifestazione. Il brano "La guerra dei trent'anni" affronta l’attuale tema della meritocrazia e della tenacia necessaria nel perseguire i propri obiettivi.
Il Festival della canzone di Viña del Mar è la kermesse musicale più importante di tutta l’America Latina e molto spesso è la porta di accesso al ricco mercato sudamericano e occasione di promozione intercontinentale. Oltre alla gara lo spettacolo prevede la partecipazione di importanti ospiti nazionali ed internazionali. Domenico Protino avrà l’onore e l’onere (come unico rappresentate italiano in gara) di condividere il palco con i Simply Red e il grande Santana oltre alle star del firmamento musicale sudamericano.
Sarà possibile seguire la manifestazione in televisione (con l’antenna parabolica) oppure collegandosi al sito internet http://www. canal13.cl Domenico Protino ha da poco pubblicato in Italia il suo album d’esordio prodotto da Progetto Musica e distribuito dalla Warner Music Italia. Attualmente il singolo “La Guerra dei trent’anni” sta imperversando anche nelle radio cilene entrando direttamente in classifica. A breve verrà lanciata la versione spagnola de “La guerra de los treinta años” che anticiperà l’album realizzato interamente in spagnolo e che verrà proposto in tutta l’America Latina.

venerdì 13 febbraio 2009

NOMADINCONTRO

Fino a ieri era il popolo Nomade ad andare da Augusto, oggi è Augusto a bussare alle case di tutti coloro che ne hanno amato la voce, la personalità, il carisma e l’umanità. Il XVII° tributo ad Augusto Daolio, indimenticato cantante dei Nomadi, si terrà sì a Novellara sabato e domenica prossimi, condotto da Red Ronnie, ma sarà anche possibile seguirlo comodamente da casa, in diretta in tutto il mondo su www.macy.it, la televisione musicale ad alta definizione diretta da Massimo Cotto, e su www.nomadi.it


L'evento della diretta sul web – con i concerti, le interviste, i dietro le quinte, gli omaggi e la magia di un raduno unico in Italia - è realizzato in collaborazione con Pulsemedia, una casa di produzione multimediale con sede a Barco di Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia, specializzata nella realizzazione di webTV e nella distribuzione di contenuti video su Internet. Tra le pochissime in Europa, è dotata di una regia mobile con link satellitare dedicato in grado di trasmettere eventi in diretta sul web in alta definizione da qualsiasi parte d'Europa. L’intera struttura di Macy.it si sposterà a Novellara per il prossimo weekend, per testimoniare un incontro davvero speciale.



Sarà quindi sufficiente accedere alla homepage di www.macy.it e poi tramite link dedicato godersi i Nomadi, Giusy Ferreri, Ligabue, Massimo Bubola, Domenico Protino e la grande musica di Nomadincontro. Comodamente a casa tua, ovunque tu sia

fonte iconografica Ginko53

martedì 10 febbraio 2009

Frammenti di un interno di Vito Antonio Conte

Vito Antonio Conte, torna in libreria con un secondo romanzo dal titolo Frammenti di un interno (Luca Pensa editore pp. 114, euro 12), all’interno della collana AlfaOmega.
Ne proponiamo un estratto:
"Alex e Chiara, un tempo non lontano, si erano amati, poi perduti e rincorsi senza più trovarsi. Nessuno dei due aveva mai dimenticato i giorni e le notti, i lunghi viali alberati a palmizi sino a vecchie dimore patrizie abbandonate e le spiagge tanto desolate quanto belle fuori stagione, inutilmente percorse (tempo dopo) da soli.
Non s'erano più incontrati.
Pensavano sempre la stessa cosa l’uno dell'altra.
E si rincorrevano.
Si cercavano senza incontrarsi.
In esistenze parallele.
Dove non erano riuscite le loro nostalgie malate arrivò l'Agenzia.
Ma, quando videro se stessi riflessi nello specchio degli occhi dove riposa l’unica verità, le loro anime non erano più le stesse.
Li ho visti abbracciarsi come fratelli.
Come fratelli litigare.
E scambiarsi casti baci.
Senza più passione.
Tutto il sentimento bruciato a cercarsi in tracce concentriche.
Io, invece, ero perduto già da molto tempo quando li conobbi.
Irrimediabilmente perduto.
O, forse, perso (che rende meglio l'idea a coloro i quali non hanno mai visto i miei passi per strada).
Perso di sogni e nei sogni.
Perso di sconfitte non scritte.
E di vittorie mai celebrate.
Ma soprattutto nello spazio e nel respiro librato nel cielo quando ormai il tempo non ha più alcuna importanza.
Walles e basta.
Nessuno mi aveva mai chiamato in modo diverso.
Walles!
Walles dei passi mai finiti.
Dei bar notturni.
Degli inciampi.
Dei tempi chiari e delle tempeste.
Degli sbandamenti e degli errori… quanti errori, ma soprattuto quel…
l'unico errore della mia vita
a parte la scelta della facoltà universitaria e, dopo, il lavoro
l'unico errore dicevo
a parte la decisione di vivere in quel cazzo di posto o in quel posto del cazzo (che, poi, non è come dire esattamente la stessa cosa)
l'unico errore che, invero, considero tale
a parte quel viaggio non fatto
ma l'unico vero errore
se non considero quell’altro viaggio che, invece, ho fatto
l'unico errore che riconosco davvero
prescindendo da quella volta che
e, insomma, l'errore vero
se mal non ricordo
che errore
quando Elena mi chiese l'accapatoio, nuda nella doccia del bagno di casa mia, e poi mi chiamò e mi chiese cos'era quel piccolo rigonfiamento sulla sua coscia destra (adiacente un altro monte, però mitico) e io ignorai il grande rigonfiamento tra le mie di gambe passandole la Prep (quella mirabile e miracolosa pomata pluriuso e, in quel caso, unica crema a disposizione –me tapino- per lenire l’infiammo da puntura di zanzara, lasciando in fiamme ben altri rossori)
alla fine
l'unico errore degno di tal nome
se non tengo conto delle altre... punture di zanzara
ma sì, quel cazzo di errore
aiutami a rammentare, cosa?
dici che ho sbagliato tutto? - SARA'!?!
Ma senza quegli errori non avrei visto gli orrori e sarei niente e niente sarebbe rimasto della purezza, di quella purezza che porta all'errore e lo contiene, di quella purezza che si tiene al largo dagli orrori, di quella purezza... così pura."

(Estratto da "Frammenti di un interno", capitolo VII, "Ogni pretesto è buono se è seguito da... un testo")

lunedì 9 febbraio 2009

Tra melma e sangue. Lettere e poesie di guerra, di Clemente Rebora, a cura di Valerio Rossi, Interlinea edizioni. Recensione di Nunzio Festa

Tra melma e sangue è un’opera da custodire. Rossi, il curatore dell’imponente lavoro, ha compiuto un’operazione che potrà essere segnalata per anni. Le righe di una recensione, lunga o breve che questa sia, non potranno mai presentare in maniera adeguata il volume. Che tanto per cominciare, le poesie sono tutte commentate. Eppure è indispensabile e doveroso dire. Clemente Rebora, il Rebora di queste poesie e lettere, da più parti definito tra i migliori poeti del Novecento italiano, suda versi in tempo di Prima guerra mondiale che fanno marcire ogni pur piccolissima idea sul fatto che la guerra possa non essere la più grande barbarie voluta dall’uomo. Siamo di fronte a un dramma e il dramma vitale di Clemente Rebora è scritto con poesia drammatica. Due pezzi estorti al libro servono per argomentare l’unico punto che forse con meno forza era venuto fuori. “La sciagura ritmava in lontananza; / Or s’avvicina. Il patrio terreno / In bilico, già crolla: / E’ un invito di danza… / Signori, alla coda!”. Il secondo: “Poesia, arpeggiante / Zanzara che succhi dal sangue, / Or ciascuno t’intende / E si difende”. I due estratti, in parallelo, ci spiegano di un elemento unico. La poesia di Rebora, nei contenuti, dimostra quello che la guerra provoca nell’individuo oltre che nelle categorie e persino nelle classi. Il canto individuale ma frutto di una sostanza collettiva, il canto spropositato in quanto pure privo a grandi linee di liricità, dice di quello che la guerra combina in ogni uomo e non solamente negli uomini tutti. La tanto citata spiritualità di Rebora è proprio questa prova. Il prima e il durante la guerra, con tutto il suo dopo, sono la poesia stessa di Clemente Rebora, anzi un pezzo della sua esistenza appunto provata dallo sconvolgente avvenimento. I versi di Rebora, ma persino le lettere, riproducono (termine qui utilizzato in chiave comunque salvifica per l’autore) l’animo dell’io di ciascun individuo a contatto con la tragedia.

sabato 7 febbraio 2009

HiPop: la seconda pelle della scrittura. Ospite Luisa Ruggio

On line la seconda puntata di Hi-Pop su salento web tv dal titolo La seconda pelle della scrittura. Ospite in questo secondo appuntamento la scrittrice, giornalista e blogger Luisa Ruggio che parla del ruolo della scrittura non solo negli ambiti strettamente letterari ed editoriali, ma anche tra le maglie e i pluriversi della Rete. Viene inoltre presentata l’interessante pubblicazione de Il Sole 24 Ore in collaborazione con Nova su Facebook dal titolo Il fenomeno Facebook – La più grande comunità in Rete e il successo dei social network. Ovvero: il fenomeno Facebook ai raggi X, i legami, i gruppi di amici, i comportamenti, i dati e le condizioni, le regole e le avvertenze.
La seconda puntata di Hi-Pop è visibile a questo link:
http://www.salentoweb.tv/index.php?option=com_seyret&task=videodirectlink&Itemid=2&id=296

mercoledì 4 febbraio 2009

Non è un gioco. Appunti di viaggio sulla poesia in America Latina, di Carlo Bordini, Luca Sossella editore 2008. Recensione di Nunzio Festa

Bordini attraversa un paesaggio vivo e poetico. Con Non è un gioco, Carlo Bordini da a lettrici e lettori d’Italia, mediante un opuscolo sentimentale, la possibilità d’entrare in contatto con la visione della poesia e non solamente con la poesia stessa d’America Latina. Il piccolo fiore di Bordini è “il rapporto” del suo viaggio nella colombiana Bogotà in occasione del festival di poesia. “Mi sono imbattuto in una società piena di gravissimi problemi (una guerra civile che dura da moltissimi anni, il traffico di droga) ma animata da una grande tensione etica per cercare di risolverli e, soprattutto, da una tensione etica che si avvale del veicolo della parola, della poesia, come uno degli strumenti necessari e portanti per rifondare la società”. Così apre per presentare il volume, Bordini. Per aggiungere, ancora, che “la realtà che tanto mi aveva appassionato non era circoscrivibile all’area della Colombia, ma che quest’area doveva essere allargata”; dunque, “in questo piccolo libro ci sono anche delle testimonianze che riguardano l’Argentina, il Messico e anche la Spagna, una realtà così vicina e oggi tanto lontana da noi”. L’autore mangia e beve la tensione etica e il desiderio che incontra in pezzetini giganti di periferia che nei momenti più forti arrivano persino a innalzare la poesia a esperienza più importante da sostenere. A volte, addirittura, quale unica possibilità di futuro. Grazie a Carlo Bordini sappiamo cosa ci stiamo perdendo invece da queste parti. Ovvero dove la poesia, e persino la semplice parola, non vale praticamente più – molto spesso - un cavolo. L’America Latina invece presenta l’amore per la parola. L’America Latina ha eletto a forza capace di giorni e notti la poesia. In Colombia, per esempio, può persino succedere che un sodato fra tutti quelli che devono pattugliare la nazione si fermino per bloccare un poeta e chiedere lui un autografo o la lettura di un verso.

Non è un gioco. Appunti di viaggio sulla poesia in America Latina, di Carlo Bordini, Luca Sossella editore (Roma, 2008), pag. 62, euro 7.00.

venerdì 30 gennaio 2009

Marcello Buttazzo

Dal cielo notturno
cadono giù
frammenti
di stelle ferite
e polvere nera.
I pugni chiusi
afferro
ruggine di ricordi
limatura di ferro
residui di sogni
voli
sul bianco destriero.
Volo fra scintille di fuoco
marosi d'amore
e ritrovo
il mio angelo in pena
le ali spezzate.


Angelo
mio dannato angelo
ti aspettai
invano
nelle albe color giacinto.
L'anima
solcata di rosso tormento

da Di Rosso tormento, Calcangeli 2008

martedì 27 gennaio 2009

Latitanze di Mauro Daltin a Udine















Rassegna Parole in circolo
libri, poesia, narrativa

VENERDI' 30 GENNAIO - ORE 21.00

CIRCOLO ARCI MIS(S)KAPPA
VIA BERTALDIA 38
UDINE

OGNI LATITANZA HA IL SUO NOME


Presentazione dei libri

Latitanze
di Mauro Daltin

e

A ogni cosa il suo nome
di Francesco Tomada



Introduce
Vincenzo Della Mea (poeta)

Ogni Latitanza ha il suo nome è il titolo di questa serata dove Mauro Daltin presenterà la raccolta di racconti Latitanze (Besa editrice) e Francesco Tomada presenterà il suo libro di poesie A ogni cosa il suo nome (Le Voci della Luna). Il tutto sarà coordinato da Vincenzo Della Mea. Un reading e molte chiacchiere per raccontare un libro di poesie assieme a un libro di narrativa, entrambi freschissimi di stampa.

Mauro Daltin lavora nell’editoria da alcuni anni, ora come responsabile editoriale. Ha fondato la rivista "PaginaZero-Letterature di frontiera". Collabora come autore con il Touring Editore, conduce programmi radiofonici e spesso si diverte a leggere in pubblico. Ha pubblicato il libro L’eretico e il cattolico. Intervista a Elio Bartolini (Kappa Vu) e la raccolta di racconti Latitanze (Besa Editrice). Latitanze è anche un blog: http://latitanze.wordpress.com

Francesco Tomada è nato nel 1966 e vive a Gorizia. I suoi testi sono apparsi su numerose riviste e pubblicazioni in Italia, Slovenia, Canada, Francia, e sono stati tradotti anche in inglese e cinese; è inoltre presente nelle raccolte Frantumi e Intrecci (Sottomondo). L’infanzia vista da qui è la sua prima raccolta, edita nel dicembre 2005. Nel 2008 è uscita la sua seconda raccolta A ogni cosa il suo nome (Le Voci della Luna).

sabato 24 gennaio 2009

La ladra di Sara De Giorgi


Stamane l’ombra è volata via
assieme a quella ladra che covava
il suo nido sul mio capo
le tempie si sono fatte più sottili
sfiorando l’osso
a voler trattenere il trotto vermiglio
a voler comprimere i rami di vene.

E l’asfalto mi ha disserrato gli occhi
su un terreno invisibile
estensione ingovernabile
d’una luce orba e pietosa
sopra vi era un aumento gravido
di rose artificiali
su escrescenza di tubero
su linee fetali
moltiplicazione inaugurale
del mercato d’animali
riempimento esponenziale
di sacche umane
riconoscimento
del palpito cosmico.

Sono loro che si adattano
alle righe del tempo
ascoltano le modificazioni paradossali
ci si immergono
si incuneano
nelle fessure, nelle piaghe
ed io che mi dolgo ancora
nella rigidità obsoleta
di vecchie immagini
di antiche icone
imparo così
ad avvicinarmi all’aderenza
del fango al ghiaccio
lentamente
mentre odo la ladra
innalzarsi in volo dal mio capo
ove aveva fatto il nido.

venerdì 23 gennaio 2009

Hi-Pop ... now!

SalentoWeb.Tv lancia un nuovo format. Ideato e curato da Stefano Donno, HI-Pop sarà un contenitore di idee e riflessioni, dialoghi e spunti, una finestra aperta sul mondo del web dove tutto è in continuo divenire. La rivoluzione digitale sta mutando i gusti, le tendenze, l'immaginario collettivo. Cambia anche il rapporto di ciascuno di noi con i prodotti di consumo di massa, che diventano sempre più easy e sempre più free. HI-Pop si occuperà di questo e di molto di più.

Ospite della prima puntata Stefano Cristante, sociologo delle comunicazioni di massa (Università del Salento)
Si parlerà di www.gamestar.it e di Dante Alighieri ... più pop di così ...
anzi più Hi-Pop!!!

Segui il link
http://www.salentoweb.tv/index.php?option=com_seyret&task=videodirectlink&Itemid=2&id=261

giovedì 22 gennaio 2009

CAVERNA OLIMPO di Silla Hicks

2 anni prigioniero
in un cubo di un metro
senza aria nè luce
non riesco a sedermi:
immagino un mondo
di statue di creta
muoversi fuori

anche uscissi domani
non saprei camminare
abbagliato
stordito
striscerei sulle piaghe

coperto di polvere
roso di pulci
ti sfido a indovinare
che - una volta -
ero
un uomo

CAVERNA OLIMPO(16 febbraio 2009)

mercoledì 21 gennaio 2009

Toghe Rosso Sangue. Segnalazione a cura di Nunzio Festa

Agostino Pianta, ucciso da un detenuto, Pietro Scaglione ucciso dalla mafia, Francesco Ferlaino, ucciso dalla ‘Ndrangheta, Francesco Coco ucciso dalle Brigate Rosse, Vittorio Occorsio ucciso da Ordine Nuovo, Riccardo Palma ucciso dalle Brigate Rosse, Girolamo Tartaglione, ucciso dalle Brigate Rosse, Fedele Calvosa ucciso dalle Unità combattenti comuniste, Emilio Alessandrini ucciso da Prima Linea, Cesare Terranova ucciso dalla mafia
Nicola Giacumbi ucciso dalla colonna “Pelli”, Girolamo Minervini ucciso dalle Brigate Rosse
Guido Galli ucciso da Prima Linea, Mario Amato ucciso dai Nar, Gaetano Costa ucciso dalla mafia, Gian Giacomo Ciaccio Montalto ucciso dalla mafia, Bruno Caccia ucciso dalla mafia,
Rocco Chinnici ucciso dalla mafia, Alberto Giacomelli ucciso dalla mafia, Antonino Saetta ucciso dalla mafia, Rosario Angelo Livatino ucciso dalla mafia, Antonio Scopelliti ucciso dalla ‘Ndrangheta e dalla mafia, Giovanni Falcone e Francesca Morvillo uccisi dalla mafia, Paolo Borsellino ucciso dalla mafia, Luigi Daga ucciso da terroristi islamici. Sono venticinque i magistrati uccisi dalla criminalità tra il 1969 e il 1995. “Toghe rosso sangue. La vita e la morte dei magistrati italiani assassinati nel nome della giustizia”, che da domani 22 gennaio sarà in libreria, è un atto civile utile a ricordare quelle vite umane messe nel macero della storia. Il volume del giornalista Paride Leporace, fra le cose più importanti, ricostruisce la carriera professionale dei giudici assassinati in Italia, spiega il contesto in cui maturò il loro omicidio, raccoglie tante testimonianze fino a quelle dei carnefici. Le pagine sono pensate per salvare dall'oblio coloro che diedero la vita per l'esercizio della giustizia. Leporace, direttore del “Quotidiano della Basilicata”, già fondatore di “Calabria Ora”, autore di innumerevoli reportage ad alcuni dei più eclatanti casi di cronaca nera italiana, da alle stampe il suo primo volume per la Newton & Compton, collana Contromano. Un testo civile. Dove con la scrittura dei fatti Paride Leporace entra nelle vicende di coloro che furono eliminati in quanto colpevoli di servire lo Stato. “Venticinque vite umane sacrificate sull’altare di oscuri disegni eversivi e colpite senza pietà, vittime cancellate dalla memoria collettiva. Così, per molti magistrati caduti nell’esercizio delle loro funzioni, si è assistito a un deprecabile processo di rimozione del loro impegno – oltre che della loro vita – dalla faticosa storia della Repubblica italiana”. Da Agostino Pianta a Falcone, per tratteggiare le figure “la figura dei magistrati italiani uccisi da mafiosi, criminali comuni e terroristi”.

venerdì 16 gennaio 2009

Dell'eroico furore - corso di scrittura creativa a cura di Michelangelo Zizzi

1 Cos'è un testo letterario. Cosa significa leggere. Il problema della lettura come problema ermeneutico.

2 Differenza tra poesia e prosa: tempo della prosa e della poesia, oggettività, soggettività ed intersoggettività.

3 Poesia: cenni di storia della poesia del Novecento.

4 Poesia: suono, ritmo, figura, immaginazione, polisemia.

5 Poesia: il silenzio, l'anamnesi, l'inventare, il produrre, il creare.

6 Poesia: creatività e psicodinamica. Tecniche di liberazione dell'immaginario creativo. (Laboratorio di Scrittura)

7 Narrativa: cenni di storia del romanzo del Novecento. (Laboratorio di Scrittura)

8 Narrativa: intreccio, fabula, tempo del racconto e tempo del raccontare. (Laboratorio di Scrittura)

9 Narrativa: senso e polisemia della narrazione. (Laboratorio di Scrittura)

10 Narrativa: il flusso di coscienza, la coscienza ricognitiva. Tecniche dell'abbandono. (Laboratorio di Scrittura)

11 Risultati, confronti e rapporti con editoria e pubblico.


Organizzazione temporale: il corso si articola in 11 incontri di full immersion di 3 ore ciascuno, con cadenza settimanale.






Scheda bio-bibliografica

Michelangelo Zizzi è scrittore, performer, critico letterario. È laureato in filosofia, in medicina ed è dottore di ricerca; si è occupato di narratologia, storia della letteratura moderna e contemporanea, storia della letteratura meridionale e salentina, scrittura creativa. Ha insegnato in un Liceo privato per 7 anni.

Attualmente non vincolato da alcuna amministrazione, organizza e conduce corsi di scrittura creativa in proprio e per scuole, istituti, associazioni culturali, fondazioni private e pubbliche; ed è consulente filosofico.

A livello di critica letteraria, si è finora prevalentemente occupato di letteratura poetica e narrativa dell'Otto – Novecento e in particolare di Dino Campana, Vittorio Bodini Girolamo Comi, sulle cui figure ha pubblicato svariati articoli e saggi monografici.
Tra questi ultimi:
 'Il Sud e la Luna. Per una geografia dell'immaginario in Vittorio Bodini', Levante editore, Bari, 1999.
 'Autoritratto con monade. Fenomenologia della poesia in Girolamo Comi', Multimedia Pensa, Lecce, 2000.
 'L'orfismo in Comi', Multimedia Pensa, Lecce, 2002.

Inoltre dirige la collana di teoria e critica letteraria Lo spazio letterario per l'editore Levante di Bari e la collana di Scrittura Creativa Incipio per Lupo Editore di Copertino e collabora come consulente esterno a numerose case editrici nazionali, tra le quali Mondadori.

È considerato da alcuni autori (Dario Bellezza, Maurizio Cucchi, Paolo Valesio, Leonardo Colombati, Pietrangelo Buttafuoco; quest'ultimo gli ha dedicato un'intera puntata del suo programma 'Giarabub' su La7) uno dei massimi poeti italiani. Oltre 3000 pagine web attestano la continuità del suo lavoro di scrittore, conferenziere e performer.

Tra le opere poetiche uscite in volume singolo ricordiamo:

 'La casa cantoniera' ne La collana di Maurizio Cucchi, Stampa, Varese, 2001
 'La primavera ermetica', Manni, Lecce, 2002
 'Del sangue occidentale', Lietocolle, Como, 2005.

Suoi testi in antologie poetiche sono presenti presso gli editori Guerini & Associati, Crocetti e Marcos y Marcos.

Riguardo alle pubblicazioni di critica letteraria apparse in volume collettivi o riviste, conta circa 35 articoli specifici, nonché 7 prefazioni a volumi di narrativa e poesia.

E' collaboratore di riviste nazionali ed internazionali: Nuovi Argomenti (Mondadori), L'Immaginazione (Manni editore), YIP (Yale University), Gradiva (New York University), Poesia (Crocetti), Atelier, ecc.

In uscita nei prossimi mesi il suo primo romanzo 'La perenne ed improbabile storia di Giovanni Attanasio e del suo vascello di polistirolo' (del quale sono uscite anticipazioni su 'Il Riformista', 'Il Giornale' e su 'Nuovi Argomenti'; il romanzo è considerato da alcuni critici, come nel caso di Luigi Mascheroni ne 'Il Domenicale' del 21 aprile 2007, una vera opera rivelazione).
Ha pubblicato con eteronimi romanzi noir e fantasy.
In uscita per novembre (presso Lupo Editore) 'Teoria della Scrittura Creativa', saggio di fenomenologia e prassi della letteratura.

nella foto Michelangelo Zizzi e Diana di Lietocolle

HiPop su Salento web tv


SalentoWeb.Tv lancia un nuovo format. Ideato e curato da Stefano Donno, HI-Pop sarà un contenitore di idee e riflessioni, dialoghi e spunti, una finestra aperta sul mondo del web dove tutto è in continuo divenire. La rivoluzione digitale sta mutando i gusti, le tendenze, l'immaginario collettivo. Cambia anche il rapporto di ciascuno di noi con i prodotti di consumo di massa, che diventano sempre più easy e sempre più free. HI-Pop si occuperà di questo e di molto di più.
La prima puntata sarà on line da venerdi 23 gennaio 2009 alle ore 12,00. HI POP avrà cadenza quindicinale e, come tutti i prodotti targati SalentoWeb.Tv è aperta al contributo di idee e suggerimenti ed alla partecipazione di tutti.
Se siete sopravvissuti a Matrix, ai viaggi a velocità warp di Star Trek, se pensate che "Il signore degli anelli" sia solo un film, non avete visto HI-Pop. Hi-Pop sarà presentato in web conference da Icaro Internet & Cafè a partire da martedì 20 alle ore 12,00 su www.salentoweb.tv
Interverranno Stefano Donno, ideatore e autore del programma e Francesca Angelozzi, art director di salentoweb.tv

Vi aspettiamo su SalentoWeb.Tv!

giovedì 15 gennaio 2009

Il Fondo Verri lancia "Attore opera viva - basta una sedia?!

Fondo Verri/Teatro Blitz
Laboratorio teatrale “attore opera viva”
basta una sedia!?


Il TeatroBlitz/Fondo Verri riprende il percorso laboratoriale sull’arte dell’attore condotto dall’attore -regista G. Piero Rapanà
Il corso è rivolto ad un massimo di 10 partecipanti che vogliano avvicinarsi al mestiere dell’attore in un lavoro pratico sulle tecniche e i modi del fare teatrale, e in particolare sul Teatro di Parola.
Un percorso di ricerca e sviluppo delle capacità espressive , percettive e creative del proprio essere corpo/voce, per acquisire gli strumenti necessari per un lavoro di creazione del proprio essere “ autore/attore”.
Un lavoro sull’ascolto, sulla percezione e scoperta delle capacità fisiche, sensoriali, emozionali , attraverso la pratica delle tecniche essenziali del lavoro attoriale. Il corso avrà inizio il 31 Gennaio e si concluderà il 30 Maggio Frequenza bisettimanale, ogni martedì e giovedì dalle 19,30 alle 22.30.

Per info
Tel. 0832.304522
fondoverri@tiscalinet.it

mercoledì 14 gennaio 2009

Genesis P- Orridge



Genesis P-Orridge e gli Psychic Tv. Se n'è occupato negli ultimi due numeri di XL di Repubblica Carlo Lucarelli. Ma non basta. Dietro alla performatività artistica di G.P.O. esiste l'imperativo categorico della ri-definizione della persona e della personalità non solo in chiave organico-fenomenologica, ma anche in simmetrica decostruzione programmatica e continua della personalità ad ogni latitudine sovrastrutturale. Ma questo mi si potrebbe obiettare, l'ha fatto la Orlan ... certo, se escludiamo i rimandi ad Aleister Crowley e alla sua mistica!

sabato 10 gennaio 2009

Cristiano Ferrarese - 1976 (Hacca)

I matti non sono rivoluzionari. I matti non cambiano il mondo. Chi li ha strumentalizzati per fini ideologici, ha commesso un crimine. I matti sono malati: malati gravi che non sovvertono il mondo, ma che sono interiormente devastati da crolli, deformazioni visive, angosce, certezze assurde e sentimenti apocalittici. I matti non sono «buoni» e rassicuranti, né sono gli sconfitti del capitalismo, o le vittime dell'ordine sociale. I matti non vedono verità che altri non vedono. I matti hanno la testa infilata nelle centrifuga, e hanno il cuore in tumulto, come un tornado (e le mani bollenti di febbre). I matti parlano una lingua che non si capisce. E solo le «anime belle» fanno finta di capirci qualcosa. Nella trilogia di Cristiano Ferrarese - giunta al suo secondo tempo, dopo 1967 e prima di 1985 - la follia è ancora un «altrove» di questo mondo. E sempre, in Ferrarese, la metamorfosi, la mania, la paranoia sanno trasformarsi in discorso civile e politico. Il suo «delirio», però, non è utilizzabile dai turisti dell'antipsichiatria. E' un denudamento osceno. E non è una calligrafia dell'inferno, questo 1976. Non vi è il romanzo, il maledetto romanzo «cartesiano». La narrazione è sbriciolata, come dopo una granata. C'è solo odio, rabbia, nostalgia - e amore impossibile. Come nel paranoico per eccellenza (sua altezza Louis-Ferdinand Céline), anche qui la totalità è frantumata e sgretolata, e le parole mai sono belle, ma dette con sublime violenza: singhiozzando, piangendo, odiando, in una dolorosa condizione che è, insieme, sorgiva e terminale.

Andrea Di Consoli
www.hacca.it

domenica 4 gennaio 2009

MONICA SILVA - LIFE ABOVE ALL







ARTE FIERA OFF
BOLOGNA, 22 - 26 GENNAIO 2008


LIFE ABOVE ALL
FOTOGRAFIE DI MONICA SILVA da l’Antologia di Spoon River




Le opere di MONICA SILVA selezionate per l’evento di ARTE FIERA OFF costituivano il corpus centrale della mostra Life Above All, liberamente ispirata ai personaggi dell’Antologia di Spoon Rriver del poeta americano Edgar Lee Masters e tenutasi dal 18 settembre al 23 ottobre da MAZZOLENI ARTE – Milano.
Gli scatti di Monica Silva sono caratterizzati dall’uso di colori dal forte impatto emotivo in modo da sottolineare il paesaggio interiore del personaggio ritratto, messo in posa in ambientazioni eloquenti, scarne e al tempo stesso ricche di particolari come in un raffinato gioco di incastro in cui tutto è ugualmente imprescindibile. I personaggi descritti nei testi vengono interpretati con rara sensibilità dalla fotografa che, come sottolinea il titolo della mostra, per comunicare il messaggio che le ha trasmesso l’opera di Masters ha scelto come soggetti non persone anziane ma giovani nel pieno della loro vita: testimonianza dell’imperitura energia vitale.
Life Above All è opera prima da artista dell’autrice, finora nota in Italia e all’estero per i suoi intensi ritratti di volti noti dello spettacolo e della musica, nonché per i reportages pubblicati in note riviste di viaggio. Non che finora il suo lavoro non fosse artistico, semplicemente non era il risultato di un progetto che, come questo, partisse da una sua esigenza personale oltre che artistica: quella di dare un corpo ed un volto – anche psicologico – a quegli spaccati di umanità che hanno popolato l’infanzia di Masters nella provincia america del Mid-West all'inizio del XX secolo.


DATE:
22 – 26 Gennaio 2009. Le fotografie resteranno esposte fino al 9 Febbraio 2009
SEDE:
I Portici Hotel – Via Indipendenza, 69 – Bologna www.iporticihotel.com/
INFORMAZIONI:
Monica Silva info@monicasilva.it www.monicasilva.it
Mazzoleni Arte – Via G. Morone, 6 – Milano
tel +39 02 795026 - valeria@mazzoleni-arte.com


UFFICIO STAMPA

LIFE ABOVE ALL:

ANNA ORSI
STEFANIA SCHINTU
cell. 335 6783927
tel./fax 0289010225
cell. 347 0082416 fax 010383756
anna.orsi@alice.it
anna.orsi@pressart.eu i
nfo@stefaniaschintu.it
www.stefaniaschintu.it

venerdì 2 gennaio 2009

Giuseppe Petrilli ... pure troppo!


Riprendo le redini di questo mio spazio volendo farvi conoscere da subito per il nuovo anno (su segnalazione della esplosiva Claudia Laricchia) un personaggio, Giuseppe Petrilli, che mi ha colpito molto ... pure troppo direi! E il riferimento allo scrittore pulp (quello della Gialappa's di Mai dire Tv di qualche anno fa) Thomas Prostata non è a caso dal momento che nella mia escursione on-line sul sito e sul myspace di quest'artista mi sono venuti in mente un paio di icone mentali pop: per la letteratura Hank "chinaski" Bukowsky quello della "Macchina del sesso", "Donne", "Storie di ordinaria follia" e Allen Ginsberg e il suo "L'Urlo"; per il cinema "Sin City" e "Pulp Fiction"; per la musica Genesis P-Orridge degli Psychic TV ... E i riferimenti provenienti dal mercato spettacolare della sociologia delle comunicazioni di massa, per questo artista potrebbero aumentare esponenzialmente (è cosa buona e giusta che sia stato recensito sulla stampa periodica di Coniglio) dal momento che come Idra dalle mille teste la sua fame di iconografia viene a essere colmata proprio da ciò che sotto i nostri occhi costituisce il nostro pane quotidiano ovvero l'esserci per Youtube, Wikipedia, YouPorn e affini. Le immagini sono hi-speed-teck, ovvero ad alta definizione, o iper-definizione per essere ancora sui crinali della contemporaneità, nulla viene lasciato all'immaginazione, il tratto deciso è dermograficamente pulsante tanto che i corpi, non assurgono più a ruolo di image di idea del corpo, ma di puro feticcio da consumare nello shock per lo shock di una spinta ketaminica del produci-consuma-crepa. Così parla di lui sul suo myspace: "Dipingo e suono il Blues. Dipingo il “blues” come Kerouac scriveva il bebop… intendendo con questo termine uno stato d’animo, un insieme di sensazioni: ciò che mi muove, sia nella musica, che nella pittura è la passione, nient’altro. Così mi rifaccio a ciò che più mi piace e mi emoziona: il cinema, la musica, ma soprattutto la sensualità e la seduzione femminile. Il subbuglio emotivo che ne deriva si tramuta in segni, curve morbide e colori, per rivivere all’infinito nell’opera d’arte. Sono direttore artistico del jazz club "Lupus in Fabula" di Lucera."

Questi i suoi riferimenti:

www.petrilliartworx.it/
www.myspace.com/giuseppepetrilli

Le opere riportate in questa sede sono di Giuseppe Petrilli

sabato 27 dicembre 2008

Domenico Protino il 30 dicembre 2008 al Fondo Verri di Lecce

VIII Edizione de Le mani e l'ascolto
a cura di Mauro Marino e Piero Rapanà

Fondo Verri, via S. Maria del Paradiso 8, Lecce

Show case di

Domenico Protino

30 dicembre 2008 ore 21,30




Domenico Protino si appassiona alla musica all'età di cinque anni per poi scoprire il suo amore per la chitarra, la musica cantautoriale italiana e il pop internazionale.
A partire dal 2000 si esibisce con diverse cover band e partecipa, in qualità di cantautore, a concorsi canori nazionali che gli permettono di prendere confidenza con dei palcoscenici sempre più importanti,. Domenico viene premiato insieme a grandi esponenti del panorama musicale italiano quali Laura Pausini, Nek, Francesco Baccini, Fabio Concato, Antonella Ruggiero, Avion Travel e tanti altri.Questo premio gli apre le porte a importanti Festival come il Premio Mia Martini, il Solarolo Song Festival, il M.E.I., Sanremoff e Premio Bindi.Sempre nel luglio 2007, Domenico si aggiudica il Premio Salentino con il brano "La nuova aurora", scritto per una produzione televisiva che in seguito andrà in onda su emittenti RAI.Nel 2008 viene selezionato per rappresentare l´Italia al Festival Internazionale della Canzone di Viña del Mar del Cile (il più importante festival dell´intera America Latina); vince con il brano "La guerra dei trent'anni" aggiudicandosi due "gaviotas de plata" ovvero i premi come migliore autore e migliore interprete.


Per info

fondoverri@tiscali.it

Tel 0832.304522

mercoledì 24 dicembre 2008

La mani e l'ascolto 2008 al Fondo Verri

Associazione Culturale Fondo Verri - Presidio del libro
presenta

Le Mani e l’Ascolto, 26 dicembre 2008 – 6 gennaio 2009

Presentazione de “Le mani e l'ascolto” e le prime due serate

Si apre, venerdì 26 dicembre, con Livio Minafra ed Erica Mou, l'ottava edizione de Le mani e l'Ascolto, rassegna di suoni e di parole del Fondo Verri di Lecce, un appuntamento che si rinnova in occasione delle festività per il capodanno.
Libri, esperienze autoriali, ricerche sonore e visuali in una maratona di ascolti che avrà luogo e pubblico dal 26 dicembre al 6 gennaio sfruttando l'acustica della sala a botte che ospita dal 1999 il Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso a Lecce.
Il costante contatto con la scena creativa (musicale e letteraria) è una delle prerogative della storica associazione culturale leccese. “Le mani e l’ascolto” rinnovano il desiderio di costruire avventure sonore proponendo repertori che hanno il pianoforte come elemento di guida e di raccordo delle performance, pretesto di incontri, scambi, creazioni, in una tensione di ricerca che attraversa i generi, i modi d’espressione, l’arte con le sue con-fusioni esistenziali e con il rigore che interviene a fare stile, segno, lingua. I musicisti invitati quest'anno provengono da esperienze diverse: formazione classica, studi di conservatorio, rock – band, jazzisti, blues man, cercatori di suoni, cantautori.
Il programma si apre venerdì, 26 dicembre, alle 20.00, con il pianista Livio Minafra che presenta “La fiamma e il cristallo” performance in solo al pianoforte che è anche un compact disc pubblicato dalla notissima etichetta tedesca Enja. Sedersi al pianoforte e inventare, pensare, ricordare e perché no, nel mentre, anche giocare con gli oggetti e fischiare, cantare insieme agli 88 tasti. Una musica sfuggente e misteriosa Per sfuggente e misteriosa che sia, la musica del giovine pianista e compositore Livio Minafra potrebbe, in fondo, essere così definita: un'idea, o meglio, un concetto che ti balza subito in testa specie se lo ascolti meditando.
Segue alle 21.30, la cantautrice Erica Mou con “Bacio ancora le ferite”, disco d'esordio prodotto da Marco Valente creatore della casa di produzioni musicali “Auand” che è prendi, afferra, in dialetto barese. Raffinata come Irene Grandi, innovativa grazie alla tecnologia che le ha consentito di “campionare” i suoni appena prodotti sul palco e a cantarci sopra, tradizionalista come è solo chi riesce ad incantare il pubblico grazie ad un bicchiere di vetro vuoto fatto vibrare con la percussione di una bacchetta per tamburo.
Sabato, 27 dicembre, alle 20.00, la tastiera è affidata a Massimo Carrieri con “Seven” performance per piano solo. Massimo Carrieri è nato a Martina Franca, ha trentatre anni e qualcosa da dire e da dare con la musica. Le sue sono composizioni corpose, di quelle che lasciano trasparire il lavoro che esiste alla base, nelle fondamenta. Autore giovane, ma sufficientemente navigato, sgambettato dalla scarsa visibilità: sin qui. Perché assorbito da studi lunghi (di arrangiamento e orchestrazione, con Luís Bacalov), in Italia e anche all'estero (al Berkler College of Music di Boston, per esempio). Perché il ritorno alle origini (la Puglia, appunto) è un avvenimento ancora abbastanza giovane.
Segue la presentazione del libro giallo a cura di Alessandra Bianco e Teo Pepe di “Apri gli occhi” del giornalista Pino Ricco. Lo sappiamo, la frase "Apri gli occhi!" - a Bari può essere un semplice saluto, un incoraggiamento, un augurio, una battuta o anche una pesante minaccia e questo diventa per il protagonista del racconto, una vera e propria persecuzione! Cose che capitano alle nostre latitudini!
L'ottava edizione de Le mani e l'ascolto è realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Lecce, il Paese Nuovo e la società cooperativa “Nuova generazione” di Martano.

Il calendario degli altri appuntamenti

Domenica, 28 dicembre
ore 20.00, Irene Scardia con “I giorni del vento”, testi di Annamaria Amabile.
con la partecipazione di 'Vuaolè vocal quintet' e di Federica Siciliano
Poesia: Massimiliano Manieri presentazione del singolo "Delirio di Collirio"

Lunedì, 29 dicembre
ore 20.00, Mauro Tre pianoforte
ore 21.30, Ivan Davoli - Gian Luca De Rubertis in “Appunti per un ernia al disco”

Martedì, 30 dicembre
ore 20.00, Anna Maria Sabino Pasquale e Paolo Loperto concerto clavicembalistico
“Quattro mani e un clavicembalo”
ore 21.30, Domenico Protino con “La guerra dei trent’anni”

Venerdì, 2 gennaio
ore 20.00, recital-Lirico con Fernando Greco baritono, Adriana Martello soprano
Michele D’Elia pianoforte con “Arie e duetti da Donizzetti, Mozart, Rossini”
Libro: Vito Antonio Conte, “Frammenti di un interno” (romanzo anomalo), Luca Pensa

Sabato, 3 gennaio
ore 20.00, Claudio Prima organetto e voce, Emanuele Coluccia piano, Matteo Bortone contrabbasso, Maria Pia Romano poesie da "La settima stella"

Domenica, 4 gennaio
ore 20.00, Donatello Pisanello composizioni originali per liuto cantabile
Libro: Daniela Liviello “E madonne sorridenti”, Manni
ore 21.30, Irene Bello “Eneri” pianoforte e voce

Lunedì, 5 gennaio
ore 20.00, Paolo Loparco pianoforte, Maria Maringelli chitarra
Musiche da F. Liszt, F. Schubert, N. Jommelli, L. A. Koželuh, J. K. Vaňhal, A. Vivaldi
ore21.30, Raffaele Vasquez, pianosolo, Giusto il tempo di un cioccolatino

Martedì, 6 gennaio
ore 20.00, Concerto per Gabriela
Triace di Emanuela Gabrieli, Alessia Tondo, Carla Petrachi, Giorgia Santoro, Vito De Lorenzi, Adolfo La Volpe, Valerio Daniele
Ospiti: Luigi Bubbico e Stefano Cristante
Un concerto di raccolta fondi per aiutare Gabriela.
Gabriela è una bimba nata con dei problemi cerebrali a causa della mancanza di ossigeno al cervello. Per migliorare le sue condizioni di vita, ha bisogno di cure costose presso una clinica americana. I genitori stanno smuovendo il mondo per aiutare la loro piccola Gabriela e anche noi vorremmo contribuire a dare il nostro aiuto.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.aiutiamogabriela.it

Per info.fondoverri@tiscali.it 0832.304522

lunedì 22 dicembre 2008

Almadressa e Livio Romano

Maria Beatrice Protino
Alias Almadressa

Presenta

“Transizioni: passaggi di sistema”
27 Dicembre – 31 Dicembre 2008, Oria (Br)
Palazzo Martini, p.zza Domenico Albanese


Special Guest :
Livio Romano, scrittore Marsilio ed Einaudi



“Transizioni: passaggi di sistema”
La trasformazione, il passaggio tra diversi linguaggi per un unico scopo: arrivare attraverso le immagini ad un’analisi del sociale che muta la cognizione dell’uomo in una realtà sempre più caotica e sempre meno comprensibile. Le immagini proposte in questa mostra di grafica artistica intendono essere non solo un semplice momento di manifestazione culturale fine a se stessa, ma vogliono rappresentare un momento di profonda riflessione su quanto circonda e agisce il nostro quotidiano. L’utilizzo della computer grafica aumenta l’impatto iconografico, venendo a porre l’attenzione su come i corpi, gli oggetti, le sensazioni si fanno messaggi continui di analisi e riflessioni sui loro stessi mutamenti.
Vivendo in un’epoca in cui la sociologia delle comunicazioni di massa, della pubblicità e dei media in generale impoveriscono qualsiasi dinamica relazionale, dove, come sostiene Noam Chomsky, ciascuno sta davanti al proprio televisore e poco importa di ciò che accade al vicino di casa, l’iconografia in questa sede presentata vuole farsi sintomo di ‘transizioni’ tra diversi linguaggi, culture, generi: per questo il “trans-gender” delle immagini non è meticciamento e dunque mancanza d’identità, ma tutt’altro: è recupero di una prospettiva “trans-culturale” e “multi-culturale”.
In linea con questa visione, la scelta dell’artista di un linguaggio comunicativo che prende da più parti: dal disegno alla pittura, al collage, all’utilizzo della grafica computerizzata sotto il segno di un’intenzione che travalica il desueto modello artistico del pittore che utilizza il pennello sulla tela per far proprio, invece, un dinamismo visivo e comunicativo che utilizzi più codici interpretativi.

giovedì 18 dicembre 2008

Lo sciopero d'autore di Franz Krauspenhaar

"Questa è la colonna videosonora del mio sciopero dell’autore, ispirato allo sciopero dell’autore di cui si è ampiamente parlato sulle colonne doriche di Nazione Indiana, e poi ripreso dal blog multiautore Ibridamenti.
Nel frattempo, io con il mio blog personale www.markelo.net e altri scrittori, abbiamo tambureggiato. Tra i propugnatori dello sciopero dell’autore, come Vincenzo Ostuni, si è deciso di creare un sito internet www.scioperodellautore.org nel quale vengono immessi i vari contributi alla discussione. La discussione è uscita dai blog entrando dalla porta trionfale del social network Facebook, dove sono stati pubblicati altri interessanti contributi
".


"Ecco, l’autore rischia la propria vita, nel senso della propria dignità, senza la possibilità di parare i colpi. In un mondo letterario e giornalistico assurdo. In un mondo letterario e giornalistico italiano assurdo, che pretende di far vivere la cultura con il volontariato dell’autore. Perché in Italia la cultura è considerata un lusso per pochi eletti. Eletti che, per poter fare bene il proprio lavoro, devono sacrificare molte cose, e vivere a volte con grosse difficoltà economiche".

"In un mondo letterario nel quale i bookjockeys (felice neologismo creato anni fa da Tiziano Scarpa) dettano le regole, nel quale i D’Orrico, sprezzantemente, promuovono la letteratura che fa loro comodo, come se un lettore diventasse critico, come se i lettori dei siti come Anobii potessero fare critica e spiegare cosa è un libro agli altri lettori… In questa carneficina della giustizia e del buonsenso, tra le stanze puzzolenti della “pescheria-letteratura”, cioè sui banconi del “pesce-libro” che viene sostituito a breve, perché puzza presto, sostituito da altro pesce-libro destinato anch’esso a marcire in fretta, l’autore è spesso il pescatore di pesci di razza che non vengono nemmeno acquistati per un assaggio".



Questi sono tre estratti dall'intervento di Franz Krauspenhaar su Nazione Indiana.
Questo è il link,
http://www.nazioneindiana.com/2008/12/18/siamo-i-fangio-della-cultura-che-non-paga/
leggete, e fate girare ... non è un imperativo categorico, ma è segno di responsabilità e onestà intellettuale aderirvi

Stefano Donno

lunedì 15 dicembre 2008

Due appuntamenti con l'ultimo libro di Edita dal titolo "Con te"

Edita presenta il libro "Con te" :
martedì 16 dicembre 2008
presso la libreria Icaro Libri e Caffè, via liborio romano, Lecce, ore 20:30
sabato 20 dicembre 2008
presso la libreria e Book, piazza d'italia, Lecce, ore 19:30.

Accorrete numerosi e acquistate una copia per aiutare i bambini maltrattati accolti presso l'associazione Aurora.
Se dovete fare un regalo acquistate una copia di "Con te"... consegnerete ai vostri amici una lettura che arriva al cuore....

domenica 14 dicembre 2008

Angelo Semeraro, Hypomnémata, Besa, Nardò 2008, pp. 224

Angelo Semeraro pubblica con i tipi di Besa “Hypomnémata”, un libro completo, vasto, di ampio respiro e soprattutto gradevole sia per i palati meno smaliziati rispetto a determinate questioni e approfondimenti sociologici, psicologici, pedagogici e filosofici o di storia del pensiero e delle idee, sia per quelli che masticano complessità tematiche dalla mattina alla sera. Il primo e ahimè per me, unico riferimento leggendo questo lavoro è stato il lavoro della maturità ( e in questo caso l’autore di esperienza sul suo tracciato biografico e speculativo ne ha veramente tanta) di Voltaire, ovvero il "Dizionario filosofico” che all’epoca dei fatti riprendeva lo spirito antisistematico e divulgativo dell'Encyclopédie affrontando con stile polemico e aneddotico i capisaldi del pensiero illuminista. In parole povere una critica alle religioni rivelate, l'insolubilità del problema del male, la ridicolizzazione di ogni dogmatismo, la dissociazione della morale dalla fede, l'elevazione della ragione a unico strumento di indagine e comprensione, l'elogio della tolleranza, dello stato laico e della libertà. Un’opera che fondalmente ha rivelato con che spirito sottile e ampiezza di visione critica Voltaire aveva ripercorso i grandi temi del suo orizzonte culturale consegnandoci una sintesi che riluce, allora come oggi, per il suo provocatorio gusto della verità. E il sentiero percorso da Angelo Semeraro in questa sua ultima fatica vuole, come novello Voltaire, prendere in esame, e lettera per lettera, le diverse sfaccettature di come lo spirito del tempo (o meglio sarebbe un sano wolkgeist?!) si trovi a combattere per far emergere la verità veramente in una tetra notte dove tutte le vacche sono nere. Per meglio intenderci, in una discesa agli inferi verso il centro dell’ipercomplessità della nostra epoca (di turbocapitalismo direbbero i Wu Ming) dove i contorni scompaiono, Dio è morto e al suo posto ci si affanna tentando di resuscitarlo cercando paranoicamente il Bosone, ecco che occorre fare ordine e capire la destinalità della sociologia delle comunicazioni di massa, della filosofia, dell’etica, della letteratura, della pedagogia e chi più ne ha più ne metta. In questo libro sarete soddisfatti dell’acquisto fatto perché ci ritroverete tutto (quasi si procedesse per corollari spinoziani e si va dunque da Adorno sino a Zavattini, passando per identità, immaginario, neoumanesimo etc, etc) e tutti (da Platone ad Heidegger) secondo una modalità di procedere in maniera puntuale e rigorosa. Il sottotitolo dell’opera è lessico di comunicazione sensibile e dentro sono raccolte i monologhi/dialoghi dell’autore sviluppati lungo la circonferenza della sua memoria. Un colloquio umano con il lettore compassionevole certo, terapeutico nel non appesantire mai oltre il dovuto problemi di grande portata. Le “voci” raccolte ruotano attorno a concetti-chiave della nostra vita, che migrano dalle forme dell’umanesimo classico alle nuove forme dell’umanesimo classico alle nuove forme(e ai nuovi doveri) dell’umanesimo di frontiera. Un libro insomma da gustare sino in fondo

ANGELO SEMERARO insegna nel corso di Scienze della comunicazione dell’Università del Salento. Tra i suoi lavori più recenti: Omero a Baghdad, Roma 2005 (premio internazionale “lo stile d’oro” di Pedagogia 2006); Del sensibile e dell’immaginale, Lecce 2006; Pedagogia e comunicazione. Paradigmi e intersezioni, Roma 2007. Dirige dal 2000 il “Quaderno di Comunicazione” (www.quadernodicomunicazione.com)

questo mio articolo è uscito ieri su Paese Nuovo nella pagina cultura curata da Mauro Marino

venerdì 12 dicembre 2008

Una nuova poetessa dal Brasile: Jaqueline Nascimento


EU INABITADA

A minha lucidez é assustadora
Reviro meus pertences
outrora enterrados com minha alma
encontro as tais palavras,
aquelas nas quais um dia me perdi

Prefiro estar vazia
o desconhecido não provoca tanto medo
encontrar-me seria insuportável
Por ora aceito andar nas trevas,
a luz queimaria os meus olhos
Os signos, vocábulos ou qualquer coisa pronunciável
ainda me causam inexplicável prazer
E estes rabiscos livram-me das correntes
Desejo ser um mistério
que nem mesmo a pena possa explicar.


NO TEU MAR
Afoga-me neste mar cheio de provas
fazendo com que eu sufoque minha alma
e em delírio me perca nas direções

Prende-me às ondas de intempérie insana
matando-me para poderes viver
e confundir o rumo das tempestades

Naufraga as minhas ilusões incômodas
com teu barco repleto daquilo que
um dia chamou-se saudade

Amordaça as minhas palavras em ímpeto
para mais tarde dá-las aos peixes
e deliciar-se com o mal estar

Atormenta-me com teus olhos falantes
fatigando a correnteza de minhas entranhas
perturbando-me com tua maresia

Não há de me enlouquecer
porque já não sei mais quem sou
e não se enlouquece o que não se define

Ainda que me falte o ar
e que se imobilizem os desejos
Eu hei de lutar contra o tormento

O teu oceano de incalculável extensão
dá vazão aos meus pensamentos
que oscilantes encontram um farol

Toca-me a pele fria e morta
com a eloqüência do teu silêncio
nas variadas definições do amor

Entrego-me, elevo-me, desfaleço
deixando afundar o meu corpo
morto pela tua indiferença

Afoga-me em teus sonhos miraculosos
imploram os meus membros a se debater
mata-me agora, eu quero viver.


Jaqueline Nascimento è nata a Timbó, Santa Catarina, nel sud del Brasile. Si appassiona per la letteratura all’età di 12 anni leggendo qualche romanzo della letteratura brasiliana.
È laureata in Lettere per la “Pontifícia Universidade Católica do Paraná” (PUCPR), dove ha studiato oltre la língua portoghese, l’inglese. Nella sua laurea ha vinto il Premio Marcelino Champagnat, merito accademico per il suo studio durante il corso. Nel 2007 ha ottenuto menzione d’onore nel “18º Concurso de Contos Paulo Leminski”, realizzato per L’Università Estadual do Oeste do Paraná (UNIOESTE), con il racconto “A mulher do Peixeiro”. Attualmente partecipa dell’Oficina di Letteratura a Curitiba con lo studio della teoria. Studia anche l’italiano nel Centro di Cultura Italiana. Scrive poesie e racconti. Tra gli scrittori che le hanno influenzato, sono Clarice Lispector, Machado de Assis, Dostojevski e Florbela Espanca.

mercoledì 10 dicembre 2008

Paolo Vincenti con il suo Danze Moderne (I Tempi cambiano) - Agave edizioni - a Sannicola

Il nuovo libro di Paolo Vincenti, Danze moderne (I tempi cambiano) ( Agave Edizoni 2008 ), verrà presentato sabato 13 dicembre, presso il Centro Culturale di Via Oberdan, a Sannicola, nell’ambito della manifestazione nazionale “Ottobre piovono libri”. Questo libro si caratterizza come una sorta di parte 2 de L’orologio a cucù, pubblicato da Vincenti circa un anno fa. A giudicare dai sottotitoli dei due libri in questione, sembra proprio che l’autore stia compiendo un cammino umano ed artistico, con quella evoluzione-involuzione che ogni mutamento porta con sé. Infatti, se quelli de L’orologio a cucù erano good times, “bei tempi”, con Danze moderne, invece, i tempi cambiano, come il titolo di una famosa folk song di Bob Dylan, “times they are a’ changing”, posta in apertura del libro, ci ricorda. Anche Danze moderne si può considerare una specie di blob cartaceo, dove alle citazioni dai cantautori italiani più amati dall’autore, si uniscono i testi, alcuni in prosa e altri in versi, in una magma verbo-visivo apparentemente informe. Un filo conduttore però c’è, e viene individuato da Antonio Errico che firma la Prefazione: “Il tempo di Narciso” ( mentre a Maurizio Nocera sono affidate le conclusioni, nella sua Postfazione : “Danze di parole”). Il libro verrà distribuito gratuitamente a tutti i partecipanti alla serata, che si potrebbe definire come una performance totale, che comprenderà parole, musica, intrattenimento e recitazione. Infatti, mentre a relazionare sul libro, alla presenza dell’autore, saranno Stefano Donno e Carmen De Stasio, gli Amistade (ai quali si unirà lo stesso Vincenti) offriranno della raffinata musica dal vivo , mentre l’attore Antonio Calò leggerà dei brani tratti dal libro. E’ previsto un intervento dell’Assessore alla Cultura del Comune di Sannicola, Danilo Scorrano.

Coordinerà i lavori Elisa Rizzo.

martedì 9 dicembre 2008

Maurizio Nocera, Il labirinto metrico e altri scritti, Edizioni Rovello, Milano, 2008, pp.162 (esemplari in n. di 275)

Maurizio Nocera, come sempre tenta di stupire sia per la singolarità delle sue proposte editoriali, sia per i contenuti delle opere che sovente in prima persone redige e cura. Come in questo caso il suo ultimo lavoro, per le edizioni Rovello di Milano in ben 275 copie numerate, Il Labirinto Metrico e altri scritti di Bibliofilia con una splendida prefazione di Oliviero Diliberto. Maurizio Nocera è persona degna di considerazione non solo per la mole gigantesca di libri prodotti e curati, ma anche per una lunghissima carriera di operatore culturale portata avanti con dedizione da tempo. Il libro in oggetto parla di un Sud, del Mezzogiorno d’Italia, del Salento, il nostro orizzonte in parole povere, quello dei labirinti letterari nei quali si sono perse le parole magiche di Comi, Bodini, Pagano, Toma, Verri, Ruggeri, delle librerie di testi antichi non solo musei della storia dell’editoria con la loro collezione di tomi impolverati e consunti, ma centri di studio del prodotto editoriale, amore infinito per questo oggetto, dedizione ancestrale al particolare e alla sua fenomenologia. Penso a Il Manuale Tipografico di Alberto Tallone. Un opera quella di Nocera, generosissima sia nella trattazione delle vicende narrate, in cui si incontreranno personaggi del calibro, di Neruda e Zigaina, Tallone ed Eco, Rafael Alberti e Moravia, sia nei multiversi che appariranno al lettore come tangibili, praticabili, assumibili come parte di una Storia, che è la stessa che accomuna quanti tra le pagine dei libri amano sognare e riscoprire nuove narrazioni. Un esempio all’interno del volume è il Il "Labirinto metrico di O. P. Macrì" che si riferisce all’artificio letterario del Nostro, che si serve dell'arte combinatoria per costruire un testo che deve dar vita ad una figura. Un divertissement, creato dalla fervida fantasia di un giovane ventunenne, che lo compose al termine dei suoi studi liceali in onore del suo precettore, il sacerdote Paolino Piccinno, prima di fare ingresso anche lui nel seminario di Otranto, dove, divenuto sacerdote, esplicò per un certo periodo l’attività di insegnante, attività che continuò in seguito nel seminario di Gallipoli.

foto di Toni Pecoraro

giovedì 4 dicembre 2008

Musamelica - Nova

I neri e i rossi di Mirco Dondi a Bologna

ISTITUTO STORICO REGIONALE FERRUCCIO PARRI
ISREBO – (Istituto
della Resistenza e dell’età contemporanea – Bologna)

Presentano

l’11 dicembre 2008 a BOLOGNA VIA S. ISAIA, 18, ore 21

il libro





I NERI E I ROSSI
TERRORISMO, VIOLENZA E INFORMAZIONE
NEGLI ANNI SETTANTA
a cura di Mirco Dondi
© Edizioni Controluce




PARTECIPANO:
LUCA ALESSANDRINI
(direttore Istituto storico regionale Ferruccio Parri)
FULVIO CAMMARANO
(docente di Storia Contemporanea, Università di Bologna)
GIUSEPPE GIAMPAOLO
(presidente Istituto storico regionale Ferruccio Parri e avvocato difensore delle parti civili nei processi per le stragi del treno Italicus e della Stazione di Bologna)
MIRCO DONDI
(curatore del volume, docente di Storia Contemporanea, Università di Bologna)
ALDO GIANNULI
(un autore, consulente delle Commissioni parlamentari stragi e Mitrokhin, docente di Storia contemporanea, Università di Milano)

Saranno presenti in sala anche altri autori:
Marilù Oliva, Luca Pastore, Marika Tolomelli

mercoledì 3 dicembre 2008

Luisa Ruggio a Più Libri Più Liberi presenta La nuca


Sabato 6 dicembre 2008
Roma - "Piu' Libri piu' Liberi"


Luisa Ruggio

Presenta

La Nuca (Edizioni Controluce)

Palazzo dei Congressi Eur

Start h.20

Sala Ametista


Intervento di Annamaria Ferramosca


Medioevo. Terra di Hydrunte. Una bellissima adolescente, sospettata di stregoneria perché innamorata delle parole, si traveste da uomo per diventare l'allievo di uno Scriptorium particolare.
Un luogo pieno di libri e inchiostri dove i maestri sono due fratelli. Un alchimista eremita e un arabo che colleziona nuche femminili, alla continua ricerca di quella perfetta per la stesura di un codice fatto di puro erotismo.
Insieme scopriranno la mistica della sensualità. E la forma più spirituale dell'amore.
Dopo le calde atmosfere di Afra, Luisa Ruggio torna a incantare i lettori con una favola gotica sul potere del desiderio. Una storia che è anche un commovente omaggio alla Scrittura, un tributo alla potenza incantatoria della Parola, sull'osmosi tra Filosofia occidentale e Favola orientale e un falso storico sulla vita immaginaria dell'alchimista di Soleto Matteo Tafuri.
Con una prosa poetica che batte un ritmo profondo, La nuca è l'analisi in forma di racconto dell'alchimia segreta che anima tutte le relazioni umane: la fascinazione, qualunque essa sia.
Un magnetismo ingovernabile che da secoli feconda la letteratura.

Luisa Ruggio, giornalista e scrittrice, vive e lavora a Lecce.
Ha scritto saggi sul cinema e la psicanalisi. Il suo romanzo d'esordio, Afra (Besa, 2006), ha vinto tre premi letterari.
È autrice del blog dedicato alla scrittura "Dentro Luisa" (www.luisaruggio.blogs.it). La nuca è il suo secondo romanzo.

I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno

I prodotti qui in vendita sono per chi cerca di più della realtà

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Tower of god. Vol. 13 di Siu

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