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lunedì 25 febbraio 2013

In libreria per Lupo Editore dal 28 febbraio 2013 il nuovo lavoro di Giuseppe Cristaldi dal titolo “Macelleria Equitalia”. Con una nota di Michele Placido



Cinque racconti. Cinque drammi esistenziali determinati dalla crisi odierna. Uno scenario intimamente operaio e contadino, devastato dal propagarsi inarrestabile della macchina istituzionale, che attraverso i suoi apparati di riscossione forzata dei tributi, Equitalia, attiva pignoramenti di mobili prima e immobili poi.  E dopo ancora, la nascita di un’organizzazione criminale, posta tra Equitalia e il cittadino insolvente, dedita alla compravendita illecita dei beni. L’aggressione definitiva di un popolo indifeso e ridotto alla miseria, dove anche la vergogna e l’umiliazione fisica rientrano nella salvaguardia economica. Macelleria Equitalia è la precisa analisi dell’ultima Italia, delle meccaniche di un sistema malato che costringe all’esclusione violenta dell’uomo dallo Stato, ma è anche il ritorno a quella umanità spoglia, nuda, essenziale dove i reduci sono blocchi di pietra abbandonati a loro stessi, perché se a una statua cambi la postura, anche di poco, ne va del santo.

Giuseppe Cristaldi, classe 1983. Nel 2007 pubblica il suo primo romanzo Storia di un metronomo capovolto , con nota di Franco Battiato. Nel 2008 prosegue il suo impegno civile pubblicando il docugramma Un rumore di gabbiani – Orazione per i martiri dei petrolchimici con un cameo filmico di Franco Battiato e prefazione di Caparezza. Coincide con l’uscita di quest’opera la sua prima esperienza in campo registico. Del 2010 è il suo romanzo Belli di papillon verso il sacrificio , con prefazione di Teresa de Sio. Del 2011 Nefrhotel (CMEditore – Promo Music, 2011)

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mercoledì 20 aprile 2011

Tognazzi. L'alterugo del cinema italiano a cura di Massimo Causo (Besa editrice)














“Uomo e personaggio prima, e solo poi veniva l’attore”: così Marco Ferreri raccontò l’amico Ugo Tognazzi, sottolineando il più autentico tratto distintivo di questo interprete formidabile del versante “normale” e medioborghese della commedia all’italiana: l’umanità. Una caratteristica dissimulata nel personaggio e manipolata dall’attore, ma mai disabitata dalla persona.
A poco più di vent’anni dalla scomparsa di Ugo Tognazzi, questo libro ripercorre l’esperienza di un attore che ha offerto alla nostra società l’immagine spesso complessa, a volte acida, a tratti surreale, ma sempre ironica e profondamente umana, dei propri vizi e delle proprie virtù, delle debolezze e delle grandezze, delle illusioni e delle irrimediabili sconfitte.
Il tutto per offrire il ritratto di quello che non è certo difficile immaginare come l’alter ego del cinema italiano. Anzi, l’alter... Ugo.


Massimo Causo, critico cinematografico, fa parte del gruppo “Sentieri Selvaggi”, è curatore della sezione “Onde” del Torino Film Festival e consulente del Festival del Cinema Europeo di Lecce. Critico del quotidiano “Il Corriere del Giorno” di Taranto, è redattore della rivista “Il Ragazzo Selvaggio” e collabora con “Duellanti”, “Cineforum”, “Filmcritica”, “Panoramiche/Panoramiques”. Ha insegnato storia e critica del cinema all’università del Salento e, oltre a numerosi saggi su autori e tendenze del cinema mondiale, ha pubblicato monografie su Kathryn Bigelow, Francesco De Robertis, Michele Placido, Ugo Tognazzi, Andrej Konchalovskij, Andrzej Wajda, Maurizio Nichetti, Lucia Bosè, Margherita Buy, Valeria Golino.

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