Tutto ciò che mangiamo
lascia dei residui nelle pareti del tubo digerente, che finisce per irritarsi
o, nel peggiore dei casi, intasarsi. Pertanto il corpo si ritrova appesantito,
meno reattivo e più esposto a disturbi come mal di schiena, emicrania, insonnia
e problemi circolatori. Da oltre trent'anni il naturopata e osteopata Frank
Laporte-Adamski promuove un metodo alimentare finalizzato a trattare nel modo
migliore il "secondo cervello" che abbiamo nella pancia e da cui
dipendono non solo la digestione, ma anche il 70% delle funzioni del nostro
sistema immunitario. Qual è il principio alla base del Metodo Adamski?
Alimentarsi tenendo separati cibi a caduta veloce (30 minuti) e cibi a caduta
lenta (4-5 ore). È assolutamente da evitare l'abbinamento di alimenti lenti e
veloci: se questi vengono mescolati, i tempi di digestione aumentano
mostruosamente, l'apparato digerente non riesce a eliminare del tutto i
residui, e le tossine in accumulo vanno a danneggiare gli altri organi. Alla
cura dell'alimentazione Adamski suggerisce poi di accompagnare l'esercizio
fisico, che sollecita il diaframma, e i massaggi al ventre, essenziali per
riattivare la circolazione sanguigna e ridurre il gonfiore addominale. Il
Metodo Adamski si sta diffondendo a macchia d'olio e sono già diversi i
personaggi dello spettacolo, come Francesca Neri e Claudio Santamaria, che lo
seguono con enormi benefici.
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