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sabato 26 novembre 2011

BELLA CIAO


















“Attraverso successive trasformazioni del testo, Bellaciao divenne prima una canzone di lotta delle mondine della Val Padana, poi un canto di protesta contro la I guerra mondiale e infine la canzone simbolo della Resistenza italiana, notissima anche fuori dei confini della Penisola. Collettivo Bellaciao, dunque, per indicare la volontà dei suoi militanti di ispirarsi, praticandoli, ai valori della Resistenza italiana ed europea, cioé quelli dell’antifascismo, della democrazia diretta, del diritto all’indipendenza dei popoli da ogni sfruttamento coloniale e neocoloniale, nel rispetto dell’uguaglianza fra etnie, religioni e culture diverse e del rifiuto della guerra per risolvere le controversie internazionali. In considerazione della volontà del Collettivo di collocarsi sul terreno della sperimentazione politica, della ricerca di vie nuove in uno spirito di attualizzazione, trasformazione e rifondazione dei principi sopra delineati, questa breve presentazione del Collettivo costituisce una prima bozza di un documento che sarà perennemente aperto ai contributi, alle modifiche, agli arricchimenti che la pratica dei suoi militanti suggerirà. Attraverso il sito Internet bellaciao.org, esso coltiva un progetto politico-culturale che comprende molteplici aspetti, che sinteticamente qui indichiamo:
1. Informare sulla partecipazione del Collettivo a manifestazioni, dibattiti, trasmissioni radiotelevisive, iniziative culturali e musicali e far conoscere le sue idee.
2. Diffondere a Parigi e nel suo territorio i documenti più significativi della sinistra antagonista italiana e francese;
3. Mettere a disposizione un’agenda aggiornata delle manifestazioni che settimanalmente si svolgono a Parigi sui temi principali della lotta politica e sindacale in Francia, della lotta contro la guerra, della lotta per i diritti dei migranti;
4. Informare gli italiani residenti a Parigi delle visite in Francia di rappresentanti di Berlusconi per trasformare tali visite in altrettante occasioni per denunziare le aberrazioni istituzionali e politiche della sua "squadra"- nella quale le pulsioni autoritarie, il liberalismo affarista, l’impunità legale, la xenofobia, il nazionalismo, la propaganda razzista, l’apologia del fascismo, il disprezzo delle minoranze, gli ardori bellicisti coesistono con il monopolio dell’informazione, l’illegalità diffusa, l’attacco ai diritti economici e sociali acquisiti, la repressione della contestazione, la violazione dell’articolo 11 della Costituzione - e combattere ogni possibile permeabilità in ambito europeo della politica dell’attuale governo italiano.
5. Offrire la consultazione di una rassegna della stampa italiana ed estera;
6. Informare della pubblicazione di quei libri che approfondiscono le questioni essenziali della politica e dell’economia, della storia e della società italiana e francese;
7. Tenere a disposizione di quanti sono interessati ad effettuare ricerche archivi ricchi di materiale di indagine;
8. Aprire a chi é interessato spazi di discussione on line e di approfondimento mediante links;
9. Ospitare le lettere dei frequentatori del sito.
10. Mettere a disposizione uno spazio per la pubblicazione quotidiana di articoli e riflessioni sui problemi interni ed internazionali
Si tratta di obiettivi parziali, che non hanno la pretesa di collocarsi al livello di quelli che si porrebbe un partito. Ma é proprio grazie al basso profilo di tali obiettivi che il Collettivo, che é una struttura di movimento, aspira all’adesione di un numero di militanti molto maggiore di quello che aderirebbe ad un partito.
Il Collettivo, che aderisce al Forum Sociale Europeo, risponde ad un bisogno di massima unità, contro ogni divisione e strumentalizzazione, fra donne e uomini di generazioni diverse che lottano per il conseguimento di obiettivi specifici che la loro pratica sociale di volta in volta propone. Il raggiungimento di tali obbiettivi aumenterà, ne siamo convinti, la fiducia dei militanti nelle proprie forze, nella possibilità di un cambiamento della società globale e radicale.
Il Collettivo aspira a divenire una scuola di lotta e di autoformazione ed una palestra di democrazia. L’esistenza del Collettivo non é concorrenziale a quella dei partiti che, su un piano più alto e globale, si ispirano agli stessi valori, ma intende offrire il suo contributo per impedire che essi si riducano ad un’attività puramente propagandistica ed elettorale, continuando per quella china che ha loro alienato la simpatie e la fiducia di masse crescenti di aderenti, soprattutto delle giovani generazioni.
Il Collettivo sostiene che i partiti possono imparare dai movimenti, che é proprio militando nei movimenti che tanti compiono un salto dalla parzialità al piano del politico. Nei movimenti la presa di coscienza sull’insufficienza della militanza esclusivamente movimentista prima o poi attraversa gran parte degli attivisti.
Il Collettivo intende contribuire a sviluppare il contatto con altri movimenti, per integrare i suoi militanti ad una visione strategica, perché comprendano la necessità di una lotta più complessiva, contro il dominio non solo di classe, ma anche di genere, etnico, generazionale e di orientamento sessuale. Anche se alcuni militanti del Collettivo si ispirano ai valori della sinistra antagonista o militano in partiti di tale area, il Collettivo Bellaciao sottolinea la sua autonomia piena dai partiti, il suo rifiuto di essere un loro terreno di caccia, la vigilanza contro ogni strumentalizzazione ed egemonia. Parigi, febbraio 2003”


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