Dopo lo splendido volume edito da Pensa MultiMedia dal titolo “RIPENSARE GRAMSCI. Tra idealismo, pragmatismo e filosofia della prassi” a cura di Irina Di Vora e Umberto Margiotta dove si avvertiva per tutto il lavoro compiuto dai due autori, la necessità di ripensare Gramsci, per il ruolo baricentrico che i suoi “Quaderni del carcere” hanno avuto nell’ispirare molto del dibattito sia pedagogico che politico-educativo in Italia, dal 1947 ai giorni nostri, ecco su Gramsci un’altra splendida sorpresa editoriale che consiglio caldamente. Parliamo di “La formazione culturale di Antonio Gramsci (1910-1918)” per i tipi di Aracne editrice di Michele Marseglia con la prefazione di Abdon Alinovi che sostiene: “Il saggio di Michele Marseglia sulla formazione culturale di Antonio Gramsci è un lavoro di notevole pregio e va inscritto nella ripresa degli studi gramsciani. Esso offre con chiarezza i lineamenti della formazione culturale del giovane Gramsci. Viene alla luce nel momento giusto per contribuire a un elevamento dello spirito pubblico e della politica”.
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