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martedì 1 giugno 2010

Incoronata pazza di Gaia Servadio (Salani)


















"Tra i più appassionanti enigmi che la Storia propone c’è quello di Giovanna la Pazza, regina di Spagna e delle Americhe, del Napoletano, delle Baleari, della Sicilia, delle Canarie e molto altro ancora, figlia dei re cattolici, madre di sei re due dei quali imperatori, Carlo V e Ferdinando I. Eppure alcuni testi storici non la nominano neppure; fortunatamente gli archivi di Simancas e la corrispondenza segreta di Carlo V fanno luce su molti episodi. Era davvero pazza? Era un’eretica? Perché venne rinchiusa, sepolta viva? Perché le fu tolto il trono, il potere più esteso del mondo?"

Giovanna di Trastamara, o Giovanna di Aragona e Castiglia detta la Pazza, ad altre latitudini linguistiche Juana la Loca (Toledo, 6 novembre 1479 – Tordesillas, 12 aprile 1555). Figura controversa sul palcoscenico della Storia, una donna sacrificata alle ragioni politiche e personali di un padre padrone prima, di un figlio poi, e di un marito malvagio e spietato. Tutto perché era Regina e colpa ancora più grave anti-conformista. Ma si sa che purtroppo argomenti come questi non sono oggetto di studio accademici, e dunque se non ci fossero ricercatori come Gaia Servadio, molte narrazioni ancora non prenderebbero corpo, soprattutto quando entra in gioco la follia, come nel caso specifico del contenuto di questo libro. Di questo in sostanza parla l’accativante libro della Servadio, edito da Salani e con il titolo “Incoronata Pazza”. Giovanna di Castiglia, donna dalla grande e ferrea volontà, arguta, a tratti eccentrica, figlia di Ferdinando II e di Isabella I, aveva nel sangue autorevolezza, sex appeal, passione. Non amava le formalità di corte, contraria all’Inquisizione, fu sempre al centro dell’attenzione della vita politica e sociale a cavallo tra il quindicesimo e sedicesimo secolo. Amata dal popolo, e stimata in tutte le corti europee. Figura quasi perfetta, e per questo passibile di persecuzione: ed ecco che dal primo all’ultimo personaggio che ha popolato la sua vita (compreso il figlio Carlo), ogni cosa è stata organizzata e architettata al fine di esautorarla e strapparle la sovranità dei regni a cui aveva diritto. Accusata di essere pazza, fu costretta fino agli ultimi giorni della sua vita a una dura prigionia che affrontò con una fermezza e una dignità senza eguali. L’autrice di questo volume, si riconferma una grande indagatrice dei multiversi della Storia, muovendosi con delicatezza ma grande acume, sulle ragioni di Stato e sulle forme discriminatorie di natura sessista che hanno causato il declino di una grande donna


Gaia Servadio, scrittrice e giornalista, vive a Londra. Molto nota nel mondo culturale inglese e italiano, ha tenuto lezioni e conferenze in varie università, ha realizzato documentari per la Rai e la Bbc. Il suo primo romanzo, Tanto gentile e tanto onesta è stato bestseller in sei paesi e tradotto in dodici lingue. Per Salani ha già pubblicato Il Rinascimento allo specchio.

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