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sabato 3 aprile 2010

Sai dove impiccano la notte? di Dino De Mitri (Palomar)


















16.
i tg dicevano "stanotte in America alle
quattro sarà giustiziato un uomo di colore
che si dichiara innocente" non riuscivo
a dormire adolescente aspettavo
le quattro m'immaginavo la radiocronaca
attimo per attimo dell'esecuzione
con gli applausi alla fine - al boia

La casa editrice Palomar pubblica il primo lavoro di Dino De Mitri, dal titolo "Sai dove impiccano la notte?" (pp. 96, euro 9), un Romanzo in 146 stanze con un sottotitolo che è tutto un programma: Videoclips, sbronze mistico-pulp, black bloc e tremodia rock. Non saprei se definirlo un romanzo o meno, ma quello che colpisce è senza ombra di dubbio una scrittura post-cyberpunk, dove scompare il senso di un qualsivoglia Io narrante, e prevale la massificazione mediatica della coscienza. Libro "arrabbiato" sotto ogni punto di vista, visionario, psico-cosmico, scrigno radioattivo di una lingua abitata da una desolazione pervasiva e onnipresente. È un romanzo irriverente, quello di De Mitri, con l'entusiasmo dell'ibridazione umano-cyborg più visionario e poetico. La trama è semplice: la cattura e la detenzione in una terra dismessa, Kolyma-City - un atroce lager-gulag-guantanamo - dove la vita ondeggia di memorie inutili e mostri di un futuro impronunciabile; l'esodo da un luogo che non sogna più nessuno. Dino De Mitri ha partecipato nel 2008 allla ventiduesima edizione del Premio di Poesia Lorenzo Montano e ha ottenuto una menzione di merito per la raccolta L'odore del mattino.

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